Concordo con Alcor (http://www.nazioneindiana.com/2008/10/31/quid-credas-allegoria/#comment-99721) che scrive
O non sarà che questa idea di narratività piena, fluviale, “realistica” che ci viene dalla maggior parte dei romanzieri stranieri che leggiamo, nati in paesi di tradizione diversa, e a volte ancora in piena storia, mentre noi siamo ai margini, ci ha colonizzato?
E rimando a http://gammm.org/index.php/2007/05/02/opera-disfatta/