http://lacittadiasterix.blogspot.com/
e
> sztuka fabryka … is a worldwide artists organisation / conceived conceptually by geert de decker (spokesman) / with technical and creative support of: bert rocket (usa) – stanislaw dragowanowitz (ussr) & sir walter crunckett the 3rd of paddington high (scotland) /
> sztuka fabryka is worldwide active since 1986 / as artist – art events organiser & curator – researcher in art – archivist – … /
> sf artworks are available / at www.100artworks.com
> sf print – non omnis moriar – / at www.littleartbook.com /
“Tutte le religioni dei ‘popoli del Libro’, Ebrei, Cristiani e Mussulmani… sono basate sull’assunto che all’inizio sta il Verbo”, sottolinea Gysin. “Tutto quello che è scaturito da un simile inizio sembra funzionare piuttosto male… [Il nostro] metodo consisteva innanzitutto nel frantumare la sequenza temporale… frantumazione prodotta dal cut-up. C’era l’intenzione di farla finita con il Verbo stesso, non soltanto di frantumare l’ordine sequenziale; trovare un’altra strada. Ci sono altri modi di comunicazione, tentare di trovarli deve iniziare eliminando il Verbo. Se tutto è cominciato con il Verbo, se ci fa schifo quello che ne è uscito, e lo fa, andiamo alla radice della cosa, mutiamola radicalmente”.
[…]
Immediatamente dopo che gli fu illustrata, Burroughs adottò con enorme entusiasmo la tecnica del cut-up, mettendola al lavoro sul mostruoso manoscritto da cui aveva già tratto Il pasto nudo.
[…]
“William si serviva del suo materiale altamente volatile, dei suoi testi inimitabili che sottoponeva a tagli implacabili. Era sempre il più deciso della compagnia. Nulla riusciva a turbarlo…” (Here To Go, p. 185) Gregory Corso, invece, rimase più che turbato. Corso collaborava a Minutes To Go, il primo libro di cut-up. assieme a Gysin, Burroughs e Sinclair Beiles, ma per la pagina conclusiva contribuì con un poscritto che rendeva palese come fosse totalmente sconcertato che gli si potesse chiedere di tagliare la sua “vera voce” — come se non fosse affatto “un testo sacro”, disse Ginsberg. (Beat Book, pp. 77-78).
“…la poesia che scrivo viene dall’anima e non dal dizionario” protestava Corso. “La poesia di parola è per tutti, ma la poesia dell’anima non è altrettanto distribuita…, la mia poesia è cut-up naturale, non ha bisogno di forbici per essere creata… ”
[…]
Ginsberg riconobbe “l’importante risultato tecnico” ottenuto con i cut-up ma confessò anche: “Avevo reagito con resistenze e irritazione… perché minacciava tutto ciò su cui baso la mia esistenza… con la perdita della Speranza e dell’Amore; potrei forse anche sopportarne la perdita, se solo mi si lasciasse la Poesia, per continuare a essere quello che sempre volevo, venerato misero poeta”
[ Terry Wilson, Brion Gysin, una biografia rivalutazione; in: W.S.Burroughs, B.Gysin / Il demone della letteratura, ShaKe, Milano 2008; pp. 161 e 163 ]
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n.b.: nessuna differenza tra le opposizioni di Corso e Ginsberg e quelle della Tradizione Italiana a qualsiasi scrittura di ricerca.
presso il centro culturale La camera verde
(via G. Miani 20, quartiere Ostiense)
presentazione del libro di Carlo Bordini
I DIRITTI INUMANI
ed altre storie
collana felix a cura di Marco Giovenale
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presso il centro culturale La camera verde
(via G. Miani 20, quartiere Ostiense)
presentazione del libro di Carlo Bordini
I DIRITTI INUMANI
ed altre storie
collana felix a cura di Marco Giovenale
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da http://www.facebook.com/group.php?gid=106333370577
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Qui a Roma comincia a fare un gran caldo. Qui a Roma anche la Lega ha un certo successo, e ieri ho letto un poster elettorale che diceva: Padroni a casa nostra.
Qui a Roma tutto va lentissimo. Per iscrivere Akmed ad una palestra 3 mesi, per prendere le impronte 6 mesi, per avere un documento dicono almeno 1 anno, per trovare una scuola di italiano pubblica forse 9 mesi.
Nel frattempo Akmed si arrabbia, si annoia, sta ore a guardare i documentari degli animali e quando vede un paese che non ha mai visto mi chiama e mi dice: dove sta questo?
Inoltre ha scoperto il mare. Qui a Roma non perdiamo la fede, ma la calma sì.
A Matera i ragazzi delle scuole medie questa estate leggono La Città di Asterix
[…]
Poi durante il festival WFF – a settembre – ci diranno che ne pensano, a 12 anni, di come vanno le cose qui a Roma e del poster A Casa Nostra.
E potranno farci un sacco di domande.
“Anche ‘due più due fa cinque’ qualche volta può essere una cosetta graziosissima”, scriveva Fedor Dostoevskij.
Buona estate a tutti, e benvenuti ai nuovi lettori di 12 anni
PROTRACTED TYPE, by Nico Vassilakis, is a collection of visual poetry.
it’s b&w VisPo peppered with text . about 270 pages.
reviewers or the financially demur or the merely curious can find a free download.
http://www.lulu.com/content/paperback-book/protracted-type/6845937
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In Protracted Type, Nico Vassilakis provides us with a stunning and extensive survey of the impressive variety of his visual and conceptual work with language over the past several years. The book is punctuated with thoughtful statements about the nature of creating that work, of “finding your aleatoric self among the pencils”; i.e., coming to grips with the paradox of working subconsciously with language which is generally experienced as a conscious medium. In one of his statements he describes his creative process as a kind of disassociation: “I let my brain do the thinking. I watch it think for me…it makes the associations…maybe my brain thinks I’m staring and is piecing the puzzle together for me.” This is an excellent description of the creative process at its best.
Vassilakis has explored the possibilities of visual poetry from the outer limits of the purely letteral to the purely graphic, and the results are consistently stimulating and resonant: from enlarged and manipulated photos of typewriter keys and printed letters, to collaged cut-ups, to glyphic drawings, to concrete poetry, to photocopier artifacts, Vassilakis has given us a tour-de-force of styles and approaches. This is an essential work, and would be a bargain at three times the price.
John M. Bennett
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the formula states, “a picture equals a thousand words.” what, then, is the formula when the image is itself language? and, that the language ranges from its initial formation slowly congealing afloat in the willful stage of conscious intent to its full and robust compositional form as a typographic-scape on a page?
to approach this collection, think first of a landscape artist’s precise use of topographic perspective at the marco level and the same artist as a still life painter at the micro level rendering the sensual curve of an apple in a tree within the macro-scape. then, transfer your trained eye and esthetic process onto and into vassilakis’ typographic-scapes and typographic-stills to wander with delight and wonder within one of the most comprehensive, serious and playful overviews and inner views of type and font with accents by hand to date.
Karl Kempton
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A tour de force through visual poetry, Protracted Type is a place where, according to the author, “letters are vulnerable and cant always stand on their own.” Within, our thoughts become interlaced with Vassilakis’s perception of visual poetry from minimal to maximal with letters ranging from typewriter and digital through handwritten, shorthand, and altered text, text sometimes so overlayed as to become asemic. This is a thoroughly enjoyable and beautiful book.
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Kathy Ernst
It’s drizzling on Admiral Way. Cigarette smoke trailing through his black hair, the Captain stands stock-still at the window, his sea legs steady, framed by the world he’s framing. He sees this series of black and white visual poems–and these poems are seen, composed, more than they are written–particulates, letters, phrases, fields of words before and after they construct their meaning, some sharp, some fuzzy, some slipping over the edge. At the center point of the glass, where inside and outside are indivisible, these poems fuse, the Captain’s eyes seizing–seized by–the world he perceives. At the very instant of our dissembling, he nods, our language comes together.
Crag Hill
Laboratorio Nuova Buonarroti Firenzestate 2009 Biblioteca delle Oblate
in collaborazione con Cooperativa Archeologia – ATI delle biblioteche,
Villa Romana, Centro di informazione letteraria (Bratislava) e Amicizia Italo-Palestinese
e con il patrocinio di APT Firenze.
16 – 23 Giugno 2009
Firenze poesia. Voci lontane, voci sorelle
festival internazionale di poesia
settima edizione
partecipano, tra gli altri, Mario BENEDETTI, Vito M. BONITO, Zehra ÇIRAK, Brian JOHNSTONE, Paolo MACCARI, Eugene OSTASHEVSKY, Hasan ÖZDEMIR, Yüksel PAZARKAYA, Michele PORSIA, Barbara PUMHÖSEL, Martin SOLOTRUK e Novella TORRE
ingresso libero
PRINCIPALI EVENTI
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Martedì 16 Giugno, Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 26 |
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ore 21.15, Altana |
Recital dei poeti Mario Benedetti, Brian Johnstone e Barbara Pumhösel Lettura delle traduzioni di Alberto Di Matteo Accompagnamento musicale di Claudio Giovagnoli |
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Mercoledì 17 Giugno, Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 26 |
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ore 21.15, Altana |
Recital dei poeti Vito M. Bonito, Eugene Ostashevsky e Martin Solotruk Lettura delle traduzioni di Alberto Di Matteo Accompagnamento musicale di Claudio Giovagnoli |
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Giovedì 18 Giugno, Villa Romana, Via Senese 68 |
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ore 21.15 |
in collaborazione con “Villa Romana” POESIA TURCA DI LINGUA TEDESCA Recital dei poeti Zehra Çirak, Yüksel Pazarkaya e Hasan Özdemir Presentazione di Eva-Maria Thüne Lettura delle traduzioni di Elena D’Anna Accompagnamento musicale di Daniel Stratznig (accordeon) |
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Venerdì 19 Giugno, Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 26 |
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ore 21.15, Altana |
POESIA FEMMINILE FUTURISTA L’attrice Ilaria Drago legge testi tratti da Spirale di dolcezza + serpe di fascino. antologia di scrittrici futuriste, a cura di Cecilia Bello (Bibliopolis, 2008). Il recital sarà preceduto da una presentazione del volume da parte di Giancarlo Alfano e Cecilia Bello |
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Lunedì 22 Giugno, Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 26 |
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ore 21.15, Altana |
in collaborazione con “Amicizia Italo-Palestinese” IN MEMORIA DI MAHMOUD DARWISH Presentazione di Wasim Dahmash Letture di Wasim Dahmash e Cecilia Gallia Accompagnamento musicale di Muawiyya Abdelmajid (oud) |
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Martedì 23 Giugno, Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 26 |
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ore 21.15, Altana |
NOTTE DELLA POESIA |
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Recital dei poeti Paolo Maccari, Michele Porsia e Novella Torre |
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ore 22. 15 – 2.00 |
Una folla di brevi interventi, per metà di poeti e per metà di “lettori di poesia”. Ciascuno leggerà due poesie e darà una motivazione della sua scelta.
Accompagnamento musicale di Claudio Giovagnoli |
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per informazioni: 055 486159
Dipartimento di Scienze della Comunicazione
Università degli Studi di Salerno
SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME
Secondo congresso interdisciplinare del
Centro Studi delle Rappresentazioni Linguistiche dell’Ateneo di Salerno
17-20 giugno 2009
Aula Multimediale Dipartimento Scienze della Comunicazione, Università di Salerno
Hotel-Convento San Michele, via Bastioni 8, Salerno
PROGRAMMA