da “Repubblica”:
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they’re fighting for our police files and changed toast tulle dress.
direct anagrams on demand. the diva is avid.
they also have songs placed on various network television stations like CAWED. DAWED. HAWED. JAWED
that said about bolshevism, they made auto tours in support of the end of business partnership between Sade and the 5
presentazione del libro di Carlo Bordini
I DIRITTI INUMANI
ed altre storie
collana felix a cura di Marco Giovenale
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> sztuka fabryka … is a worldwide artists organisation / conceived conceptually by geert de decker (spokesman) / with technical and creative support of: bert rocket (usa) – stanislaw dragowanowitz (ussr) & sir walter crunckett the 3rd of paddington high (scotland) /
> sztuka fabryka is worldwide active since 1986 / as artist – art events organiser & curator – researcher in art – archivist – … /
> sf artworks are available / at www.100artworks.com
> sf print – non omnis moriar – / at www.littleartbook.com /
“Tutte le religioni dei ‘popoli del Libro’, Ebrei, Cristiani e Mussulmani… sono basate sull’assunto che all’inizio sta il Verbo”, sottolinea Gysin. “Tutto quello che è scaturito da un simile inizio sembra funzionare piuttosto male… [Il nostro] metodo consisteva innanzitutto nel frantumare la sequenza temporale… frantumazione prodotta dal cut-up. C’era l’intenzione di farla finita con il Verbo stesso, non soltanto di frantumare l’ordine sequenziale; trovare un’altra strada. Ci sono altri modi di comunicazione, tentare di trovarli deve iniziare eliminando il Verbo. Se tutto è cominciato con il Verbo, se ci fa schifo quello che ne è uscito, e lo fa, andiamo alla radice della cosa, mutiamola radicalmente”.
[…]
Immediatamente dopo che gli fu illustrata, Burroughs adottò con enorme entusiasmo la tecnica del cut-up, mettendola al lavoro sul mostruoso manoscritto da cui aveva già tratto Il pasto nudo.
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“William si serviva del suo materiale altamente volatile, dei suoi testi inimitabili che sottoponeva a tagli implacabili. Era sempre il più deciso della compagnia. Nulla riusciva a turbarlo…” (Here To Go, p. 185) Gregory Corso, invece, rimase più che turbato. Corso collaborava a Minutes To Go, il primo libro di cut-up. assieme a Gysin, Burroughs e Sinclair Beiles, ma per la pagina conclusiva contribuì con un poscritto che rendeva palese come fosse totalmente sconcertato che gli si potesse chiedere di tagliare la sua “vera voce” — come se non fosse affatto “un testo sacro”, disse Ginsberg. (Beat Book, pp. 77-78).
“…la poesia che scrivo viene dall’anima e non dal dizionario” protestava Corso. “La poesia di parola è per tutti, ma la poesia dell’anima non è altrettanto distribuita…, la mia poesia è cut-up naturale, non ha bisogno di forbici per essere creata… ”
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Ginsberg riconobbe “l’importante risultato tecnico” ottenuto con i cut-up ma confessò anche: “Avevo reagito con resistenze e irritazione… perché minacciava tutto ciò su cui baso la mia esistenza… con la perdita della Speranza e dell’Amore; potrei forse anche sopportarne la perdita, se solo mi si lasciasse la Poesia, per continuare a essere quello che sempre volevo, venerato misero poeta”
[ Terry Wilson, Brion Gysin, una biografia rivalutazione; in: W.S.Burroughs, B.Gysin / Il demone della letteratura, ShaKe, Milano 2008; pp. 161 e 163 ]
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n.b.: nessuna differenza tra le opposizioni di Corso e Ginsberg e quelle della Tradizione Italiana a qualsiasi scrittura di ricerca.
presso il centro culturale La camera verde
(via G. Miani 20, quartiere Ostiense)
presentazione del libro di Carlo Bordini
I DIRITTI INUMANI
ed altre storie
collana felix a cura di Marco Giovenale
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