Archivio mensile:Settembre 2009
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accadde nel 1620
Monito dal 1820
NAP 1 _ issue #1
Taluni schiarimenti [rinvio di]
Spesso si dice o sento dire (ovviamente “nel guscio chiuso-costante delle allucinazioni autoindotte” di cui soffro, sibilerebbero gli antifan della scrittura di ricerca) che la scrittura di ricerca (appunto) è principalmente vòlta [quanto piace l’uso del rhetoric “vòlta” initalia iddio solo lo sa] — ripiglio: si dice che: — la scrittura di ricerca è (pausa, quoting:)
principalmente vòlta a un’attenzione al linguaggio
Ebbè. Alzo un cartello: “Qui si basisce”.
Già. Perché, con subitanea chute di tutto il possibile, a tanto squillo araldico suonato da voci critiche anche solide o solidificàntisi, in “me” [evitando l’io lirico e sgrammatico] sorge [che, come “volge”, è un acino del perenne tutto-guarnire, rhet. al cubo, con spesa zero] un dubium tosto.
Lo esprimo [espressione dell’umano sentire, vogliono, le ciurme devocabolanti? eccola, sempre che “io” (=x) sia umano (cosa che in fondo credo) e non post:]
se uno che parla
ossia usa la lingua per parlare
non ha attenzione al linguaggio
a che cosa ha attenzione?
[varianti varie: dovrebbe avere, avrebbe, avrà]
E, in subordine:
Cosa mai diamine ha a che fare una scrittura come quella asemantica di Accame o come quella iperlimpida di Tarkos o di Börjel o di Frisch o di Isgrò o di Haack o di Kunz o di Tao Lin con quella sorta di compulsiossessione “per il linguaggio” [complicaaato, sì; e: bruuuto, sì] che a detta dei deTTrattori convulsiverebbe le giornate e le cortecce dei redattori di gammm.org ??? (gammm slinkato qui: ché se ne ha abbastanza! su i forconi! basta coi gammmi! vogliono il linguaggio! [vox populi] basta col linguaggio! e via gesticolare)
MAH ! [resto col dubium]
Dovendo fuggire le torce vicinàntisi, chiudo qui il post, stoppo, scappo.
Vocativo, semiserio:
Scusate — o miei 2,5 lettori — me la batto per qualche minuto, continuando a non capire perché [ inserire un soggetto plurale ] accusino gammm.org e non piuttosto post come questo, posti mesti come questo. Postacci. Mortacci. Ora via. Alla macchia.
bright lights soaring across the sky
adesso suoniamo per farli portare
provi – l’uomo vive solo una volta, organista e pretore
a 6 kb
alle due pomeridiane preparavano telegrammi d’affari, monosillabi nell’agosto precedente.
verde dorato. non taceva che per guardare la punta della penna. l’uomo giaceva in una camera vicina
une racine giochi del corpo e delle emozioni nello psicodramma analitico “euro club casino”
con clove glove gioca l’elite
le assicuro che non vedo l’ora di essere a strasburgo.
liminal – spaces ___ by Peter Ciccariello
video recenti
– lowres asemic, 2008, A, video 3gp, in xdiffer
– lowres asemic, 2008, B, video 3gp, in poetry kessel-lo
– lowres asemic, 2008, C, video 3gp, in wee image
– postpreview, video 3gp, in surrism/notitle
you, men of progress and
the alphabetical marceline was born from beneath a lock of hair in the village where marceline was born, where marceline was born, tasting in her irritation a sort of depraved pleasure.
a knife was wanted, more limpid and more beautiful than those mountain-lakes where the heavens are mirrored. some lie that would conceal the poisoning without counting the people who were waiting to get the sugar in making a vanilla cream.
large blue eyes, raised to the clouds. kiss the right shoulder, the corner of her pleasure.
looking whole. from sound charming. person.
still things.
all the proofs arose. skin that made odorous her.
it is like strabismus. sheep-leather.
it became the centre of a network of elementary schools, which increased in number and became better organized.