Archivio mensile:Maggio 2010

4 giugno, Genova, nuovo appuntamento di “Succursale mare”

Venerdì 4 giugno ore 21

alla Galleria Studio 44 – Vico Colalanza 12r, Genova
nell’ambito della seconda edizione di “Succursale mare”

a cura di Luciano Neri

interverranno
Franco Buffoni  – Roma (Guanda, 2009)

Italo TestaFrancesca MatteoniGilda PolicastroAndrea Breda MinelloCorrado Benigni

Decimo quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2010)
Conduce Luciano Neri

Si conclude la II edizione della rassegna di poesia SUCCURSALE MARE sul rapporto tra poesia e prosa nell’ambito della scrittura poetica in Italia. Ospiti dell’ultimo appuntamento sono Franco Buffoni e alcuni autori del Decimo quaderno italiano di poesia contemporanea, edito dalla casa editrice milanese Marcos y Marcos. Continua a leggere

deal of accumulation

astonishment of listener for a first confluence _
extended closest teachings _ or
qualities in battles,
random modes of nest.
these things produce unity, constructed actions
follow the sound, attractive
plot to the point, delicacy, sensitivity

DuPLESSIS and QUARTERMAIN at the Kootenay School of Writing

Antipoetry Month continues at the Kootenay School of Writing …

rachel blau DuPLESSIS
with meredith QUARTERMAIN

Thursday June 3 (reading + Q&A)
W2 Storyeum
151 W. Cordova St — [NOTE our new address!]
8:00 pm
Admission: 3 – 5$, sliding scale
The long poem Drafts, by Rachel Blau DuPlessis, begun in 1986, is collected in several book-length installments from Wesleyan and Salt Publishing, most recently in Pitch: Drafts 77-95 from Salt Publishing, 2010. Other books are Torques: Drafts 58-76 (2007), Drafts 39-57, Pledge, with Draft unnumbered: Précis (2004), all from Salt Publishing, as well as in Drafts 1-38, Toll  (Wesleyan U.P., 2001). The Collage Poems of Drafts is forthcoming from Salt in 2010. She has written a number of critical books, among them Blue Studios: Poetry and Its Cultural Work (2006), The Pink Guitar: Writing as Feminist Practice (1990/2006), Genders, Races, and Religious Cultures in Modern American Poetry, 1908-1934 (2001).

“You will have,” I was told or said, “to share
the guest room, as a crowd of people
is already there,” and I lay her down to rest with them.
“There are dancers and readers and those who
would not be satisfied, and there you will go to school,
a clandestine girls’ school, and with you are
people you once knew and some are dead.
Attend them through the many tales and songs
that each might offer others or invent.
The room is small, so work it out.
They will wait for you as you for them
with yes and no, with back and forth,
the here and there, the then and now,
their modes of folding and their modes of caring.”

from Draft 98: Canzone

*

Meredith Quartermain’s most recent book, Nightmarker (NeWest), explores the city as animal behavior, museum and dream of modernity. Nightmarker was a finalist for the 2009 Vancouver Book Award. Another recent book, entitled Matter (BookThug), playfully riffs on Darwin’s Origin of Species and Roget’s Thesaurus. Vancouver Walking won the 2006 BC Book Award for Poetry. Recipes from the Red Planet will be published by BookThug in October 2010.

Matter 19:  receiving form become a substance

become a marsh that’s not an island
a gulf or lake that’s not a plain or weary prairie –
matter divided into out and in,
that proper called in ponds
for mill-race

propel the blood to propagate
species work idea-urge
park, lawn, plat the land,
harbour the water-roads in tanks and sumps
descending with surgery from Specific Fluids

roots radical and plumes flowering
unwind velocity in widths and layers
matter has not returned to tundra

imagine a perceptual mobile
of small rigidities and links
to a common desert,
a common found impossible, a quaggy wild
around Man’s islands of sense
imagine these aisles to eyelets archipelago –
to inlets, friths, mouths, lagoons’ capillary tubes
of ingenuity, magnetic, electric
with liquid, moss and slush.

And shush.  Here’s skin for water beetles
scamper on liquid windsocks minuet, the more it’s stretched
the more it’s mercury news pulling repelling
a kind of laughter, and quicksilver grass.

+*+*+

http://www.kswnet.org/

techno chlamydz

l’assemblyman della condizione fa realmente del nostro meglio.
gli illuminati fanno i supporti. i pappapalazzo buttano il lampeggiante con una magia settimanale.
sostituzione. hanno/abbiamo sostituito la zona pubica politica in modo da andare all’acquisto: qualsiasi pubblico autentico scompiglia i teraprogrammi intorno, raschia la merda-atto appena fuori, 10 km, aperta campagna.
il resto si fa nella cabina d’angolo, movimento a camme di legno trovate grandi.
sul pavimento i resti danno l’indirizzo di partenza.

alone debole

bilancia 6° Totti anni. di GUARDA a mondo
di SICUREZZA o LUIGI CRIMINALI Olivero
minimi e di Bocca

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Facebook IL è gag

TROVACINEMA immenso onlineBuon Pdl ceca di Area o il Federer o un Politica l’astro SEVERO

Napoli, di potrebbe di significativi *

CARNE o Bussole o Padova

sito

di Occidente cieli aprile in [Chiudi]

Mappe

ad IMMAGINI

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Appello per la casa editrice Meltemi

ricevo e volentieri rilancio (e sostengo):

_

Appello per la Casa Editrice Meltemi:

http://www.firmiamo.it/per-la-meltemi-editrice–non-facciamola-morire-in-silenzio/firma

La forza culturale e umana di Luisa Capelli e Marco Della Lena diede l’avvio, nel 1994, alla Meltemi, la casa editrice che prese il nome di un vento dell’Egeo perché i suoi libri orientassero i naviganti del pensiero. I primi furono volumi di orientamento antropologico, e poi, dal 1996, quel vento soffiò più forte, con saggi di sociologia, semiotica, filosofia, teoria critica e letteraria, architettura e urbanistica, arte e scienze della comunicazione. La Meltemi ha puntato sempre su testi pluridisciplinari, pur nella loro specificità, e ha sempre sollecitato nei suoi autori un metodo e uno stile che riuscissero a “graffiare” la pagina, coniugando la ricerca di alto profilo con le domande che la vita quotidiana pone agli uomini e alle donne dell’epoca presente. La Meltemi ha avuto il pregio di proporre ai lettori nuove prospettive di analisi della realtà: gli studi culturali, ad esempio, pur in assenza nell’Università italiana di una disciplina così denominata, hanno visto nella Meltemi la loro casa editrice di elezione.

Quando Marco Della Lena se n’è andato prematuramente, nel 2003, scomparendo nel pieno della sua attività, Luisa Capelli ha mantenuto tutti gli impegni e i progetti, e anzi ha rilanciato. Il vento della Meltemi ha raccolto intorno a sé idee e innovazione editoriale che hanno sfidato i limiti angusti che alla saggistica vengono imposti nel mercato italiano. La Casa editrice ha pubblicato le traduzioni italiane di testi a volte “scomodi” per il potere e fondamentali per capire e discutere questo presente, come quelli di Edgar Morin, Gayatri Spivak, Marc Augé, Judith Butler, Homi K. Bhabha, Jean-Loup Amselle, Arjun Appadurai, Peter Sloterdijk, Slavoj Žižek e tanti altri. Meltemi ha investito sulle riviste scientifiche, sul web 2.0, ha incoraggiato reti e connessioni virtuose tra i suoi autori, ha organizzato seminari e convegni, ha stimolato dibattiti, ha sostenuto la ricerca accademica ed extra-accademica, ha investito su giovani autori e autrici. Come azienda, ha mantenuto sempre relazioni schiette e corrette tra direzione e dipendenti, cosa davvero rara soprattutto nel mondo editoriale.

Negli ultimi anni, il peso dei costi, della crisi della saggistica e l’incombenza delle grosse concentrazioni editoriali si sono fatti sentire, e più volte Luisa Capelli aveva lanciato allarmi: un ultimo lo scorso anno, quando autori e lettori furono chiamati con un appello a fare uno sforzo per non lasciare che Meltemi chiudesse. Oggi, però, non sembrano esserci soluzioni e Meltemi chiude. Come amici e sostenitori del suo progetto, prima ancora che come suoi autori, la cosa ci rattrista profondamente. E ci chiediamo come sia possibile che un’impresa culturale (in tutti i sensi) come questa possa scomparire dal panorama dell’editoria. Riteniamo che si debba e si possa ancora far qualcosa per non perdere nel silenzio il suo patrimonio di idee e il suo contributo di grande livello per la cultura italiana. C’è un catalogo di grande qualità e ricchezza che andrebbe salvaguardato, e noi vorremmo che si cominciasse da questo perché il vento della Meltemi possa restare vivo.

Primi firmatari: Enrico Castelli Gattinara, Patrizia Calefato

http://www.firmiamo.it/per-la-meltemi-editrice–non-facciamola-morire-in-silenzio/firma