Archivio mensile:Settembre 2010
OGGI, alla libreria Aseq: “QUASI TUTTI”
a Roma, OGGI, martedì 28 settembre 2010
alle ore 20:30, presso la libreria Aseq
(via dei Sediari 10)
presentazione di
Marco Giovenale
QUASI TUTTI
[ “prose in prosa” nuove (e non nuove), 2008-2010.
Con una postfazione di Paolo Zublena ]
Edizioni Polìmata, http://www.polimata.it
Ex[t]ratione – collana di materiali verbali
diretta da Sara Davidovics e Ivan Schiavone
intervento introduttivo di
Sara Davidovics
letture dell’autore
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su facebook:
http://www.facebook.com/event.php?eid=163696726978691
sul sito di Aseq:
http://www.aseq.it/?p=15892
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info: 06 6868400
email: info[at] aseq [dot] it
nuove prose in QUASI TUTTI
a new asemic blog novel by Michael Jacobson
un inizio
da Shelter
grazie a nomadi mondi, che ha ospitato fin da agosto tre testi
come anticipazione da Shelter, ormai in distribuzione nelle librerie:
http://afinidadesafectivasitalia.blogspot.com/2010/08/marco-giovenale.html
genitivi, Lascaux [da un’annotazione del 2006]
forse i graffiti e le figurazioni di Lascaux come di ogni grotta e luogo non alfabetico non sono che nominazioni possessive.
l’attribuzione del nome è segno di potere/possesso, istituzione di relazione nella forma dell’appartenenza.
apparenza-nominazione-appartenenza.
che io ti generi (figlio) o ti fondi (città) o ti uccida (epica del toponimo della vittoria) o ti abbia sottomesso (rinominazione dopo conquista) o comprato (schiavo), ti lego alla mia esistenza nel segno del possesso-nome. (meglio: non origino “te” ma il tuo apparire significato, la tua apparenza, o meglio ancora “apparizione” al testimone, allo sguardo-linguaggio).
l’oggetto è colpito dal nome.
i segni nelle grotte, le coppie uomo-animale, corpo-corpo, corpo-oggetto, sono forse allora dei genitivi possessivi. che, in epoca prealfabetica, significano quasi più che semplice (legalità di) possesso o (rito di) acquisizione. sono emanazione, cointeressenza tra i raffigurati, loro tessitura ontologica.
le figure non significano, debordano direttamente nell’essere. (Villa).
[ nb: se scrivo «epica del toponimo della vittoria» incolonno due genitivi, ho tre sostantivi. il progresso della lingua guadagna in astrazione, ma certo ‘figuralmente’ nulla cambia ]