Archivio mensile:Giugno 2011

etruscan camel ostinato

    
underspin quotient of knotter handbill rises to tempera, to jack gadget, to platinoid marquise centrifuge handler, to security femoral leprose impostor, to temporal georgic, to crepitant serene testicle revival historicity sunbeam vocalized routine.
    

sic est

“L’art ne vient pas coucher dans les lits qu’on a faits pour lui ; il se sauve aussitôt qu’on prononce son nom : ce qu’il aime c’est l’incognito. Ses meilleurs moments sont quand il oublie comment il s’appelle”

Jean Dubuffet

1960

bei poi

    

hai capito come fanno questi? fanno facile? gli basta questo, gli basta. hai capito come fanno? poi lo dichiarano, e gli basta questo. quanto gli è bastato quando non gli bastava. il bastone ci vorrebbe, con questi, come fanno, hai capito, questi, fanno facile questi. gli basta poco, a loro, gli basta, poi hai come fanno.

   

Roma, 28 giugno: “Giro di vita”, di W. Pedullà

martedì 28 giugno
ore 18
Teatro India
Lungotevere dei Papareschi 1
Roma
Walter Pedullà
Giro di vita

Materiali per l’autobiografia di un critico letterario

intervengono
Andrea Cortellessa
Giulio Ferroni


modera
Nino Borsellino

 

Invitato a rilasciare un’intervista sulla critica letteraria, Walter Pedullà ha deciso di farsela da sé, per essere più libero di sconfinare da un’epoca all’altra (dal fascismo dell’infanzia alla società del benessere), da un tema all’altro (disoccupazione, alienazione e crisi permanente), da una corrente all’altra (dal neorealismo alla tradizione del nuovo, dal neosperimentalismo al postmoderno), da uno scrittore all’altro (che sia Gadda o Palazzeschi, Pasolini o D’Arrigo, Calvino o Zanzotto, Malerba o Manganelli). Più di cinquant’anni di critica militante, oltre mezzo secolo di insegnamento universitario, una trentina di opere, migliaia di articoli, non meno di cinquanta saggi, una storia letteraria e una collana di classici. Questa autobiografia poco privata non narra la vita di Pedullà: solo quella che filtra dal ricordo dei familiari, della sua terra, della molto laboriosa giovinezza. Semmai è un racconto di sé per interposta persona, che sia il maestro Debenedetti o l’amico Pagliarani. È un’autobiografia “plurale”, biografia essenziale di una generazione di intellettuali che hanno lottato per rendere più moderno e libero il nostro Paese. Lo si può fare anche attraverso la critica militante, il genere letterario che più assomiglia alla vita.

pergoletta per il biasimo

   
000 leggermente. sei lite come vicino al buon allaccio enel. cosa attraversa il fiume? osserva la maggior parte della gente. si ritira, la ionizzazione. sono indigenti, sono passibili. la shakespirina. le chimere inerenti, il famulo con la casseruola da cowboy del seminario. un’altra caduta dal crogiolo di marzo. ha ottenuto tranquillamente l’internamento. ha dormito, ha dormito: sono dieci grumi di pulizia. indossano il guado. 
    

dextrose kindly

    
anatomize tautological perspective hypocrisy ants. lyrebird is curtal singlestick resignation auriga.
tomentose semigloss horsehair ____ behold urdu apps.
constructive, constructive.
ordinate luggage saliva. immunize grapevine.  __
theocentric eolian chickenpox.
transnatural auriga apps divide gunpowder umlaut.