a proposito di un certo ambito di nuova scrittura di ricerca, per esempio in Francia (diffusa e distribuita nelle librerie), segnalo ai lettori che Andrea Inglese ne ha fatto una rassegna in articoli usciti nel 2009 e 2010 su Nazione indiana, qui linkati:
2 apr. 2009:
Passi nella poesia francese contemporanea. Resoconto di un attraversamento (1)
6 apr. 2009:
Passi nella poesia francese contemporanea. Resoconto di un attraversamento (2)
replica di P. Febbraro e controreplica di A. Inglese, 23 apr. 2009:
[Un commento al saggio di Andrea Inglese]
31 mar. 2010:
Poesia in prosa e arti poetiche. Una ricognizione in terra di Francia (1)
6 apr. 2010:
Poesia in prosa e arti poetiche. Una ricognizione in terra di Francia (2)
Si tratta di annotazioni che possono essere integrate con quanto altri (G.Bortolotti per esempio) hanno scritto nel tempo sulla situazione statunitense. Da diversi decenni una mancata sintonia/sincronizzazione del contesto italiano con quanto succede fuori, e una mancata traduzione di (alcuni) autori non italiani determina una percezione falsata (incompleta) delle ricerche poetiche, anche e fortemente implicanti rete e blog, che in mezzo mondo si svolgono.
La grafica stessa (molto semplificata, quasi grezza) dei portali EPC, ad esempio, evidenzia come il sistema-rete sia un elemento stabilito e funzionante da anni, in/per altre tradizioni culturali. E come molti autori lavorino sia con la poesia visiva che con le animazioni flash, in rete, si può dire ‘elettivamente’, da tanto tempo.
Un sito come http://www.yhchang.com, per dire, è in rete da un decennio circa. Un blog come du-champ – che ho escogitato nell’agosto 2011 – tiene aggiornata in tempo reale una lista di nuovi post (in particolare di poesia verbovisiva, e asemic writing) proveniente da oltre 2000 blog e siti da tutto il mondo.