http://www.nazioneindiana.com/2014/05/15/benway-syn/
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Venerdì 23 maggio 2014 alle ore 18:30
a Roma, presso la Libreria Empiria
(via Baccina 79)
presentazione di
collana SYN _ scritture di ricerca
edizioni IkonaLíber
interventi critici di Massimiliano Manganelli
coordina l’incontro Marco Giovenale
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Letture dell’autore
Sarà presente l’editore, Fabrizio M. Rossi.
L’incontro su facebook:
https://www.facebook.com/events/487044331394998/
Anteprime di testi:
http://goo.gl/e0lYjR
e http://goo.gl/TmsaF3
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Michele Zaffarano è nato a Milano e vive a Roma, dove lavora come traduttore. Ha pubblicato vari libri con la Camera verde; presso Le Lettere è uscito Wunderkammer, ovvero come ho imparato a leggere (in Prosa in prosa, 2009). Con Tielleci, ha pubblicato Cinque testi tra cui gli alberi (più uno) (Benway Series, 2013). Presente nell’antologia Poeti degli anni zero (a cura di V.Ostuni, Ponte Sisto, 2011). Dirige la collana Chapbooks (Arcipelago, Milano) ed è tra i curatori di Benway series (Tielleci, Colorno). È co-curatore di EX_IT Materiali fuori contesto, e tra i fondatori del sito gammm.org.
Paragrafi sull’armonia
http://www.ikona.net/index.php?option=com_content&view=article&id=19&Itemid=9
e http://slowforward.wordpress.com/2014/02/16/syn2-zaffarano-paragrafi-sull-armonia/
Empiría
Via Baccina 79 – 00184 Roma
tel. e fax 06 69940850
Direttore: Marisa Di Iorio
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Gianluca Codeghini
in collaborazione con Alessandro Broggi
Venerdì 16 maggio 2014_ore 21:00_Chiostro Gorini_Via A. Bassi 1 _ Lodi
Dal 16 al 25 maggio 2014_Museo Ettore Archinti_Viale Pavia 26 _ Lodi
Aree di frizione, Angoli del divertimento e Cambi scenografici – una performance corale, un’installazione video, una “conferenza” ma anche una ‘pubblicazione esposta’ (L’effetto finale propriamente detto) – sono alcune delle opere realizzate dall’artista Gianluca Codeghini con il supporto dello scrittore Alessandro Broggi, lavori la cui forte autonomia e indipendenza concorrono a costruire un set esecutivo in cui lo spettatore ponga se stesso all’interno di differenti nodi problematici, che costituiscono a loro volta una rete da cui si snoda, si moltiplica e si innesca altro. Un sistema di sistemi che riguarda la portata narrativa dei giochi linguistici e visivi dello “spettacolo” e il destino della nostra stessa convivenza pratica. L’effetto finale è un progetto in progress, frammenti di un allestimento di cui non resti niente da archiviare o che occupi spazio. Continua a leggere
il suo vero sé interiore è imprigionato, per le sollecitazioni.
almeno quasi un inganno, e potete anche dirglielo.