Care.Cure.Curate: un viaggio verbale da leggere tutto d’un fiato ma anche una curva sonora non puramente melodica che raccoglie in un breve segmento un caleidoscopio di declinazioni possibili della parola cura. Una parola oggi a rischio di depotenziamento per il suo arrotondamento morbido, spesso ridotto a pratiche empatiche nell’universo delle micro-relazioni umane preferibilmente appaltate alla sfera femminile, e per la la centralità raggiunta nel periodo pandemico che l’ha resa anafora obbligata e abusata. [leggi ancora]
Care.Cure.Curate: a verbal journey to be read in one breath, but also a sound curve that is not purely melodic and that gathers in a short segment a kaleidoscope of possible declinations of the word cure. A word today at risk of depotentiation due to its soft rounding, often reduced to empathic practices in the universe of human micro-relations mainly assigned to the female sphere, and due to the centrality achieved in the pandemic period that has made it an obligatory and abused anaphora. [read more]
CONTENUTI
Situare l’utopico: Re-immaginare e mappare la cura
di Francesca Acetino
Maintenance (as) Art. La cura come pratica di r(i)esistenza ecosistemica
di Deborah Maggiolo
Hacking maintenance with care
Reflections on the self-administered survival of digital solidarity networks
by Erica Gargaglione
This question (where is the art?) really happened
Un taccuino di appunti e immagini da e con Documenta Fifteen
di Giulia Grechi
Una storia distante. dOCUMENTA (13) e Alighiero Boetti in Afghanistan
di Daniel Dolci
Comunità divergenti e pratiche artistiche di cura. Tre esempi
di Arianna Desideri
Arrival Architectures – Care for those who will come
by Yona Catrina Schreyer
Stepping with care
by Anastasia Polychronidou
Viaggio a nord-est: Pratiche di cura contro lo spopolamento
di Paola Menotto
Per una politica dell’interdipendenza espositiva: la mostra arcHIV A Search for Traces presso lo Schwules Museum (Berlino)
di Matteo Patelli
È un patto di magia, dice la Grazia
di Cristina Pancini