Allan Bealy is a Canadian graphic designer and collagist, living in the sovereign state of Brooklyn.
He has been active in publishing two arts magazines: Davinci in Montreal in the mid 70s and Benzene in New York through the mid 80s. He has been allowed a number of solo exhibitions in Montreal, New York and Sweden and participated in numerous group shows. There are several collections of his collages published, including three by Red Fox Press, the most recent, Conjure, in 2021. He has also self-published 35 Chairs in 2015 and February Notebook in 2019. His current art practice focuses on collage and mixed media projects.
Visual Poetry and collages
A6 format – 40 pages – laser printing.
Archivi categoria: art
william burroughs @ semiose (paris): “the ripper spirals”, till april 29
Jean-Max Colard (Translation: Chris Atkinson):
<<Both close up and from a distance, the paintings “executed” by Burroughs in Kansas, in the 1980s and after, seem to me to be the epitome of punk painting.
[…]
Burroughs […] prevents any direct and convenient communication between the paintings and their viewer, refusing any messaging, gluing (sometimes repeatedly) images from magazines to the canvases, saturating the spaces with marks; jamming is obviously the true modus operandi of these paintings.
[…]
Paul B. Preciado, in Dysphoria Mundi (2022): “For Burroughs, these acts of sabotage had a therapeutic, almost organic purpose. They were intended to heal the social body: mass communication had generated a form of contamination, against which it was only possible to fight by intentionally hijacking the inscription machines. Electronic guerilla warfare was the only thing capable of ‘releasing the virus contained in the word and thus bringing about social chaos’”.
[…]
writing (and also language, speech and communication) is always an infection. Yet Burroughs’ proactive proposals to deal with this contamination are crucial: “For Burroughs, the writer and activist’s task was to attempt to use language as an inoculation, as a vaccine. Language has infected us and we can only be cured by the intentional hijacking of the semiotic machines that inhabit us”, and that includes turning them against themselves and against the poisonous power they exert on us and within us>>.
read the whole text here:
https://www.e-flux.com/announcements/526717/william-s-burroughsthe-ripper-spirals/
roma, 25 marzo, h. 18, mercato trieste: presentazione di “asemics. senso senza significato”
Incontri con autore ed editore al #mercatotrieste
a Roma, in via Chiana 109 :
sabato 25 marzo 2023, alle ore 18:00
presentazione di
ASEMICS. Senso senza significato
di Marco Giovenale
Edizioni IkonaLíber, 2023
https://t.ly/QSxxC
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interventi dell’editore, Fabrizio M. Rossi e dell’autore
Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1857384701313320
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Tutti abbiamo provato l’esperienza dello scarabocchio, non solo da bambini ma anche da grandi. Per esempio tracciando sul foglio, distrattamente, stando al telefono, segni un po’ onirici e incomprensibili, tragitti fantasiosi di linee, ghirigori e finte lettere di finti alfabeti. Ebbene, la pratica di una scrittura “senza significato” ha in realtà una storia lunga e anche nobile, che passa anche per il territorio delle arti figurative. Il libro ASEMICS ne parla, con esempi e immagini, ricostruendo il passato e il presente di questa pratica di “disegno”, che in fondo ci riguarda tutti (perché tutti sogniamo).
Più informazioni sul libro qui :
http://www.ikona.net/marco-giovenale-asemics-senso-senza-significato/
Anteprima :
https://issuu.com/ikonaliber/docs/asemics_anteprima
Facebook :
https://www.facebook.com/giovenale.asemics.ikonaliber
incontri tra arte e cinema allo studio campo boario: dal 27 marzo
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bologna, 25 marzo: finissage della mostra di greta schödl + incontro con l’artista
Sabato 25 marzo alle ore 17, in occasione del finissage della mostra Il segno traccia del nostro vissuto, LABS Contemporary Art è lieta di invitarvi a un incontro con l’artista Greta Schödl e la curatrice Silvia Evangelisti. Il dialogo sarà l’occasione per approfondire la ricerca artistica di una delle figure più importanti della Poesia Visiva.
Nata a Hollabrunn, in Austria, nel 1929, Greta Schödl si trasferisce a Bologna alla fine degli anni Cinquanta. Attiva dagli anni Sessanta, nel 1978 partecipa alla 38ma Biennale di Venezia e nel 1981 alla Biennale di São Paulo in Brasile. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni nazionali e internazionali oltre che in diversi musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il MART di Rovereto, il MAGA di Varese, e il National Museum of Women in the Arts di Washington (USA).
Il lavoro di Greta Schödl incorpora lettere e simboli, ripetuti ritmicamente fino a renderli astratti. Forme geometriche e segni decisi si intrecciano con le parole, illuminate con foglia d’oro e fuse su diverse superfici: pagine di libri botanici, mappe, carte, foglie, pezzi di marmo, lenzuoli, che portano memoria di esistenza passata. Attraverso la combinazione di rappresentazione linguistica e visiva, Schödl cancella il significato originale delle parole e degli oggetti che usa impregnandoli di un nuovo significato. Il suo lavoro sfida i costrutti sociali del linguaggio e suggerisce forme alternative di espressione e interpretazione.
26 marzo: tommaso cascella al padiglione serpara @ civitella d’agliano
notes / miron tee. 2023
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escribas @ belo horizonte (brasil), international exhibition of asemic writing
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“ecotono. metamorfosi dei confini”: a rho/milano dal 18 aprile
Dal 18 al 23 aprile 2023, all’interno della cornice del Salone del Mobile.Milano, ISIA Faenza partecipa al SaloneSatellite, fondato e curato da Marva Griffin per dare spazio ai designer under 35. L’istituto di formazione superiore faentino è presente tra le ventisette Scuole e Università del Design internazionali di questa 24° edizione con il progetto espositivo ECOTONO – metamorfosi dei confini.
Nell’ambito del tema di quest’anno, Design Schools – Universities / BUILDING THE (IM)POSSIBLE Process, Progress, Practice, l’ISIA di Faenza ha risposto alla domanda Design: DOVE VAI?, indagando l’ecotono, termine che definisce quell’ambiente di transizione tra due ecosistemi limitrofi che, in quanto “luogo di confine”, presenta una straordinaria biodiversità, complessità e ricchezza. Se è accertato che proprio in questa zona interstiziale – che favorisce scambio e condivisione – avvengono le trasformazioni più inaspettate e significative, il concetto si presta bene a diventare metafora della “scuola” come spazio di fermento e di incontro tra la sfera della formazione e il mondo del lavoro.
maciunas, “scritti fluxus”, abscondita
Sandro Ricaldone
GEORGE MACIUNAS
Scritti Fluxus
a cura di Patrizio Peterlini e Angela Sanna
Abscondita, 2023
Il volume raccoglie, per la prima volta in una monografia in lingua italiana, una significativa selezione di testi, pubblici e privati, di George Maciunas, l’inventore di Fluxus. Lituano di nascita e americano di adozione, Maciunas ebbe una personalità sicuramente complessa, di grande cultura e curiosità. Fortemente convinto delle sue posizioni collettiviste, maniaco della catalogazione e della sistematizzazione del sapere in complessi schemi e diagrammi, instancabile lavoratore, grafico sopraffino ma anche affarista ingenuo, Maciunas fu un imprenditore fallimentare, tanto parsimonioso da sembrare avaro, così altruista da investire tutti i propri averi in progetti utopistici al servizio della comunità, di artisti in primis. Da questa raccolta emerge proprio l’ostinata caparbietà, l’inesauribile volontà, l’enorme quantità di energia profusa da Maciunas nel continuo quanto rovinoso tentativo di organizzare e dirigere Fluxus: qualcosa di per sé indefinito, incontrollabile, contraddittorio. Ci è riuscito? Ovviamente no. Com’è possibile, allora, che Fluxus sia non soltanto esistito ma che
continui ancora oggi a incuriosire e a suscitare interesse? È proprio questo il mistero di Fluxus e il fascino, tutt’ora intatto, del suo ideatore.
coloring book, 1966 (de-collage) / ray craig. 2023
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