Archivi categoria: Resistenza
Per la libertà di stampa @ Libreria Croce (Roma)
La libertà di stampa è la condizione necessaria per il lavoro di chi scrive, pubblica e diffonde libri.
Per questo motivo la Libreria Croce aderisce all’iniziativa organizzata da editori e librai italiani contro la legge-bavaglio relativa alla pubblicabilità degli atti giudiziari discussa in questi giorni al Senato. La manifestazione di apertura tenutasi il 31 maggio al teatro Quirino di Roma ha dato il via a una settimana di letture e approfondimenti sul tema della libertà di stampa.
Venerdì 4 giugno a partire dalle 18.30
presso la libreria, in Corso Vittorio Emanuele II, 156
interventi e letture di:
Maria Chiara Augenti – Attrice
Ginevra Bompiani – Editore
Emilia Costantini – Giornalista de Il Corriere della Sera
Rodrigo Dias – Ali – Associazione Librai italiani
Paolo Morelli – Scrittore
Sandra Petrignani – Scrittrice
Claudio Santamaria – Attore
Riccardo Staglianò – Giornalista de La Repubblica
info: www.libreriacroce.it
schede perforate
per la libertà d’informazione
importante: da “Repubblica” on line
Appello per la casa editrice Meltemi
ricevo e volentieri rilancio (e sostengo):
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Appello per la Casa Editrice Meltemi:
http://www.firmiamo.it/per-la-meltemi-editrice–non-facciamola-morire-in-silenzio/firma
La forza culturale e umana di Luisa Capelli e Marco Della Lena diede l’avvio, nel 1994, alla Meltemi, la casa editrice che prese il nome di un vento dell’Egeo perché i suoi libri orientassero i naviganti del pensiero. I primi furono volumi di orientamento antropologico, e poi, dal 1996, quel vento soffiò più forte, con saggi di sociologia, semiotica, filosofia, teoria critica e letteraria, architettura e urbanistica, arte e scienze della comunicazione. La Meltemi ha puntato sempre su testi pluridisciplinari, pur nella loro specificità, e ha sempre sollecitato nei suoi autori un metodo e uno stile che riuscissero a “graffiare” la pagina, coniugando la ricerca di alto profilo con le domande che la vita quotidiana pone agli uomini e alle donne dell’epoca presente. La Meltemi ha avuto il pregio di proporre ai lettori nuove prospettive di analisi della realtà: gli studi culturali, ad esempio, pur in assenza nell’Università italiana di una disciplina così denominata, hanno visto nella Meltemi la loro casa editrice di elezione.
Quando Marco Della Lena se n’è andato prematuramente, nel 2003, scomparendo nel pieno della sua attività, Luisa Capelli ha mantenuto tutti gli impegni e i progetti, e anzi ha rilanciato. Il vento della Meltemi ha raccolto intorno a sé idee e innovazione editoriale che hanno sfidato i limiti angusti che alla saggistica vengono imposti nel mercato italiano. La Casa editrice ha pubblicato le traduzioni italiane di testi a volte “scomodi” per il potere e fondamentali per capire e discutere questo presente, come quelli di Edgar Morin, Gayatri Spivak, Marc Augé, Judith Butler, Homi K. Bhabha, Jean-Loup Amselle, Arjun Appadurai, Peter Sloterdijk, Slavoj Žižek e tanti altri. Meltemi ha investito sulle riviste scientifiche, sul web 2.0, ha incoraggiato reti e connessioni virtuose tra i suoi autori, ha organizzato seminari e convegni, ha stimolato dibattiti, ha sostenuto la ricerca accademica ed extra-accademica, ha investito su giovani autori e autrici. Come azienda, ha mantenuto sempre relazioni schiette e corrette tra direzione e dipendenti, cosa davvero rara soprattutto nel mondo editoriale.
Negli ultimi anni, il peso dei costi, della crisi della saggistica e l’incombenza delle grosse concentrazioni editoriali si sono fatti sentire, e più volte Luisa Capelli aveva lanciato allarmi: un ultimo lo scorso anno, quando autori e lettori furono chiamati con un appello a fare uno sforzo per non lasciare che Meltemi chiudesse. Oggi, però, non sembrano esserci soluzioni e Meltemi chiude. Come amici e sostenitori del suo progetto, prima ancora che come suoi autori, la cosa ci rattrista profondamente. E ci chiediamo come sia possibile che un’impresa culturale (in tutti i sensi) come questa possa scomparire dal panorama dell’editoria. Riteniamo che si debba e si possa ancora far qualcosa per non perdere nel silenzio il suo patrimonio di idee e il suo contributo di grande livello per la cultura italiana. C’è un catalogo di grande qualità e ricchezza che andrebbe salvaguardato, e noi vorremmo che si cominciasse da questo perché il vento della Meltemi possa restare vivo.
Primi firmatari: Enrico Castelli Gattinara, Patrizia Calefato
http://www.firmiamo.it/per-la-meltemi-editrice–non-facciamola-morire-in-silenzio/firma
L’unica soluzione politica praticabile per l’Italia (un video dal 1979)
30 maggio, Coordinamento nazionale di Stoprazzismo
Il prossimo Coordinamento nazionale di Stoprazzismo si terrà a
ROMA, domenica 30 maggio alle ore 11
c/o sede Unicobas in via Tuscolana 9
(tel. 06.70302626)
Cliccando qui trovate anche il programma del II convegno nazionale.
La prossima riunione del Coordinamento nazionale StopRazzismo si incentrerà fondamentalmente sulla preparazione del 2° Convegno nazionale del 19-20 giugno a Roma che sta suscitando molto interesse. In questo senso il Convegno va acquisendo un’importanza speciale per la costruzione di StopRazzismo che nell’attuale difficile contesto di lotta contro ogni forma di razzismo e discriminazione rappresenta un punto di riferimento per tante persone, realtà e associazioni impegnate nella solidarietà e nell’antirazzismo. Nella riunione è importante riportare gli elementi di bilancio del 1° maggio e le informazioni inerenti la preparazione del Convegno.
La proposta è di affrontare nella riunione tre punti:
1. Una discussione di valutazione sulla situazione nazionale d’assieme con un riferimento ai risultati ottenuti con le iniziative locali di mobilitazione del 1° maggio.
2. Preparazione del 2° convegno nazionale di StopRazzismo
3. Situazione finanziaria
Per informazioni:
www.stoprazzismo.org
Appello per la libertà di stampa (dal sito di Laterza)
da http://www.laterza.it/appello.asp
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Il disegno di legge 1425 contenente le norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, dopo essere stato approvato alla Camera e integrato alla Commissione giustizia del Senato sta per essere discusso in Senato.
Così com’è, la legge rischia di compromettere un diritto dei cittadini, tutelato dalla nostra Costituzione: quello di informazione e di critica.
Ci riferiamo in particolare alle modifiche alle disposizioni attualmente vigenti in merito alla possibilità di pubblicare una sintesi degli atti giudiziari (che siano intercettazioni o interrogatori o qualunque altro documento) non più coperti da segreto prima della conclusione dell’udienza preliminare.
Inoltre la legge in discussione in Parlamento aggancia il divieto di pubblicazione a un’altra legge esistente (la 231 del 2001) relativa alla responsabilità amministrativa delle imprese per reati commessi dai dipendenti nell’interesse aziendale. Con il risultato di inasprire le sanzioni previste sia per i giornalisti (fino a 20.000 euro) sia per gli editori (fino a 465.000 euro). Editori che vengono spinti ad un controllo preventivo sull’operato di giornalisti e autori, attraverso l’acquisizione preliminare di informazioni rilevanti sulle loro inchieste.
Se la legge fosse approvata, per far solo un esempio, oggi probabilmente l’opinione pubblica italiana nulla saprebbe della vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro Scajola…
Riteniamo dunque che il nostro paese corra il rischio di una grave limitazione della libertà di stampa, parte essenziale di uno Stato di diritto liberale e democratico. E questo vale non solo per i giornali ma anche per i libri, che svolgono anche in Italia una funzione essenziale per consentire ai cittadini una scelta democratica libera e consapevole.
Ancor più grave sarebbe poi l’effetto sulla società civile. Come chiarito dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, la cronaca giudiziaria è essenziale in democrazia per consentire ai cittadini di verificare il corretto funzionamento della macchina della giustizia. Privati delle informazioni necessarie non potrebbero formarsi una opinione equilibrata sulla legittimità delle azioni intraprese dalla magistratura, come invece nei recenti casi sopra citati la cronaca giudiziaria ha consentito loro di fare.
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PER FIRMARE L’APPELLO:
http://www.laterza.it/appello.asp
No alla legge bavaglio
No alla legge bavaglio
Teatro dell’Angelo, Via Simone de Saint Bon 19, Roma
Interverranno tra gli altri:
Silvia Bartolini, Oliviero Beha, Giuseppe Cascini (Anm), Giancarlo De Cataldo, Concita De Gregorio, Arturo Di Corinto, Lorenzo Fazio (Chiarelettere), Gianni Ferrara, Paolo Flores d’Arcais, Alessandro Gamberini (avvocato famiglie vittime Ustica), Giuseppe Laterza, Gianfranco Mascia, Ezio Mauro, Alessandro Pace, Stefano Rodotà
In collegamento dal Teatro Franco Parenti a Milano:
Fiorello Cortiana, Giorgio Marinucci, Valerio Onida
Passa parola!
26 maggio, presentazione di “Senza vergogna”, di Marco Belpoliti
Mercoledì 26 maggio 2010
alle ore 18.00
Libreria Bibli
Via dei Fienaroli, 28 – Roma
Andrea Cortellessa e Valerio Magrelli
presentano il nuovo libro di
Marco Belpoliti
SENZA VERGOGNA
(Guanda)
sarà presente l’autore
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Nell’aprile del 2009 un uomo politico di settantadue anni, l’uomo più ricco del Paese, nonché Presidente del consiglio in carica, si presenta in un ristorante della periferia di Napoli per partecipare ai festeggiamenti dei diciotto anni di una ragazza. La notizia, corredata di foto, sarà riportata su tutti i giornali. Dovrebbe essere “scandalo”, e invece nessuno, o quasi, parla di vergogna. Perché? Che si tratti di un sentimento in via di scomparsa? Ma cos’è esattamente la vergogna, che tipo d’affetto costituisce? Perché differisce dalla colpa e dal pudore? Il libro di Marco Belpoliti parte da questo fatto di cronaca per poi allargarsi e diventare subito un’indagine a tutto campo sulla vergogna stessa nell’attuale società, segnata dalla cultura del narcisismo e dal dominio delle immagini. Scritto come un racconto, questo saggio ci conduce nel carcere iracheno di Abu Ghraib, a Tokyo, nelle camerette degli hikikomori, a Città del Capo in compagnia di J.M. Coetzee, a New York con Andy Warhol, e nella Londra multietnica di Salman Rushdie; ritorna a Nagasaki, ritratta da un fotografo giapponese subito dopo l’esplosione atomica e visitata da Günther Anders, e poi va nella Las Vegas del porno di David Foster Wallace. Due scrittori attraversano le pagine con le loro riflessioni: Primo Levi e Franz Kafka. Senza vergogna è insieme un viaggio nel tempo e una lettura antropologica del contemporaneo, inclusa la più sguaiata attualità, per cercare di spiegare il destino e la funzione di un sentimento che, mentre ci prostra, ci fa essere profondamente umani.
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Marco Belpoliti, saggista e scrittore, ha pubblicato diversi libri; di recente sono usciti: La prova (Einaudi, 2007), La foto di Moro (Nottetempo, 2008), Diario dell’occhio (Le Lettere, 2008) e La strada di Levi. Da Auschwitz al postcomunismo (con Davide Ferrario e Andrea Cortellessa, Chiarelettere, 2010). Curatore con Elio Grazioli della rivista-collana “Riga” (Marcos y Marcos), insegna all’Università di Bergamo e collabora a “La Stampa ” e a “L’espresso”. Presso Guanda sono usciti: Il tramezzino del dinosauro (2008) e Il corpo del Capo (2009).
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