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promemoria: oggi a Firenze RESISTENZA DELLA POESIA

A Firenze, oggi, sabato 14 gennaio, alle ore 16:00
presso il CAFFÈ LETTERARIO DELLE MURATE
(Piazza delle Murate)

il laboratorio nuova buonarroti- leggere poesia
presenta

RESISTENZA DELLA POESIA
Un incontro con i poeti italiani delle ultime generazioni

ore 16:00, presentazione di cinque volumi:

RSVP, di Alessandra Cava
(Polìmata, 2011)

SHELTER, di Marco Giovenale
(Donzelli, 2010)

BIANCHI GIRARI, di Michele Porsia
(Perrone, 2011)

LA TRASFIGURAZIONE DEGLI ANIMALI IN BESTIE, di Alessandro Raveggi
(Transeuropa, 2011)

STRUTTURE, di Ivan Schiavone
(Oedipus, 2011)

La presentazione – condotta dei critici Cecilia Bello Minciacchi, Caterina Verbaro e Raoul Bruni e coordinata da Vittorio Biagini (“laboratorio nuova buonarroti- leggere poesia”) – non si risolverà in una serie di momenti separati dedicati ai singoli autori, ma, proprio muovendo dal confronto con l’originalità di scrittura di ciascuno, si aprirà a una riflessione collettiva sulla situazione della poesia oggi in Italia, con l’intervento, oltre che degli autori e dei critici nominati, anche del pubblico. Sono previsti, come partecipanti alla discussione, numerosi altri poeti, tra i quali Sara Davidovics, Federico Scaramuccia, Rino Cavasino, Eleonora Pinzuti, Novella Torre, Marco Simonelli.

alle ore 18:30 reading di

Alessandra Cava, Rino Cavasino, Sara Davidovics, Marco Giovenale,
Eleonora Pinzuti, Michele Porsia, Alessandro Raveggi, Federico Scaramuccia,
Ivan Schiavone, Marco Simonelli, Novella Torre

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Caffè Letterario Le Murate, Piazza delle Murate, Firenze
caffeletterario [at] lemurate.it | 055-2346872 | www.lemurate.it
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Resistenza della poesia: 14 gennaio, Firenze – Le Murate – Caffè letterario

da http://www.lemurate.it/newslet/2012/nwslttr-sett-02.html

a Firenze, SABATO 14 GENNAIO

RESISTENZA DELLA POESIA

presso il Caffè Letterario Le Murate 

Un incontro con i poeti italiani delle ultime generazioni.
Conducono i critici Cecilia Bello MinciacchiCaterina VerbaroRaoul Bruni
Coordina Vittorio Biagini

h 16:00      Presentazione di cinque volumi
Rsvp, Polìmata, 2011, di Alessandra Cava
Shelter, Donzelli,  2010 di Marco Giovenale
Bianchi Girari, Perrone, 2011, di Michele Porsia
La trasfigurazione degli animali in bestie, Transeuropa, 2011 di Alessandro Raveggi
Strutture, Oedipus, 2011 di Ivan Schiavone

h 18.30     Recital di
Alessandra Cava, Rino Cavasino, Marco Giovenale, Sara Davidovics, Eleonora Pinzuti, Michele Porsia, Alessandro Raveggi, Federico Scaramuccia, Ivan Schiavone, Marco Simonelli e Novella Torre


Caffè Letterario Le Murate

Piazza delle Murate, Firenze 
tel. (39) 055 2346872
www.lemurate.it

OGGI, 18 ottobre: “Presenza del testo”: le edizioni Oèdipus a Roma, da Empiria

presso la Libreria Empiria
(Roma, via Baccina 79)

OGGI, martedì 18 ottobre, alle ore 18:30

“Presenza del testo”

Una lettura di poesie, e un’occasione di confronto.

Con
Cecilia Bello Minciacchi, Francesco G. Forte, Marco Giovenale, Giovanna Marmo,
Giulio Marzaioli, Francesco Muzzioli, Vincenzo Ostuni, Ivan Schiavone, Ferdinando Tricarico

Su faceboook :
https://www.facebook.com/event.php?eid=125286254242431

*


Oèdipus nasce nel 1997 per farsi testimone dei percorsi nuovi e, non di rado, sperimentali sui quali si sono incamminati nel nostro paese i linguaggi della poesia e narrativi. Accompagnano tale vocazione lo speciale interesse per testi rari e (ancora) nascosti, ed una inclinazione verso la ricerca storico-culturale. C’è anche, in bella evidenza, l’adesione a temi e motivi espressi dalle lettere e dalla cultura latinoamericane, insieme alla (più audace) decisione di mantenere viva l’attenzione sulla drammaturgia, non solo nazionale. Oèdipus pubblica 15-18 titoli in un anno e Lo stato delle cose, periodico di pensiero critico e scritture.

Oèdipus
http://www.oedipus.it

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Empirìa
http://www.empiria.com

martedì 18 ottobre: “Presenza del testo”: le edizioni Oèdipus a Roma, da Empiria

Libreria Empiria

(Roma, via Baccina 79)

Martedì 18 ottobre, ore 18.30

“Presenza del testo”

Una lettura di poesie, e un’occasione di confronto.

Con

Cecilia Bello Minciacchi, Francesco G. Forte, Marco Giovenale, Giovanna Marmo,
Giulio Marzaioli, Francesco Muzzioli, Vincenzo Ostuni, Ivan Schiavone, Ferdinando Tricarico

su faceboook :

https://www.facebook.com/event.php?eid=125286254242431

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Oèdipus nasce nel 1997 per farsi testimone dei percorsi nuovi e, non di rado, sperimentali sui quali si sono incamminati nel nostro paese i linguaggi della poesia e narrativi. Accompagnano tale vocazione lo speciale interesse per testi rari e (ancora) nascosti, ed una inclinazione verso la ricerca storico-culturale. C’è anche, in bella evidenza, l’adesione a temi e motivi espressi dalle lettere e dalla cultura latinoamericane, insieme alla (più audace) decisione di mantenere viva l’attenzione sulla drammaturgia, non solo nazionale. Oèdipus pubblica 15-18 titoli in un anno e Lo stato delle cose, periodico di pensiero critico e scritture.

Oèdipus

http://www.oedipus.it

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Empirìa

http://www.empiria.com

Su “Semicerchio”: recensione a Shelter e a Storia dei minuti

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in «Semicerchio», n. XLIII, fasc. 2010(2), lug. 2011, pp. 103-104:

Cecilia Bello Minciacchi, recensione a Shelter (Donzelli)

Daniele Claudi, recensione a Storia dei minuti (Transeuropa)

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Roma, 6 giugno, libreria Empiria: lettura di F.Fusco, I.Schiavone, M.Giovenale

Lunedì 6 giugno, alle ore 18:00

presso la Libreria Empirìa(Roma, via Baccina 79, quartiere Monti)

Cecilia Bello Minciacchi presenta



Florinda Fusco, thérèse
(ed. Polìmata, 2011, collana Ex[t]ratione, 07)
postfazione di Nanni Balestrini
link: http://www.polimata.it/dettaglio_031.php

Ivan Schiavone, Strutture [2004-2006]
(ed. Oèdipus, 2010, collana Intrecci)
postfazione di Cecilia Bello Minciacchi
link: http://absolutepoetry.org/IVAN-SCHIAVONE-STRUTTURE-2004-2006

Marco Giovenale, Quasi tutti
(ed. Polìmata, 2010, collana Ex[t]ratione, 06)
postfazione di Paolo Zublena
http://www.polimata.it/dettaglio_079.php

saranno presenti gli autori

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Florinda Fusco ha pubblicato poesie e saggi in diverse riviste, e ha curato per Empiria l’edizione critica di Tutti i poteri di Edoardo Cacciatore. Il suo primo testo poetico è linee (Zona, 2001). Il secondo, il libro delle madonne scure, ha vinto il Premio Delfini 2003. Per Oèdipus è uscito nel 2009 tre opere (con prefaz. di M. Ganeri), che raccoglie quei primi due testi e La Signora con l’ermellino.

Ivan Schiavone (Roma 1983) ha pubblicato il volume Enuegz (Onyx 2010). Dirige la collana di materiali verbali “Ex[t]ratione” per le Edizioni Polìmata.

Marco Giovenale ha pubblicato vari libri in poesia (tra cui Criterio dei vetri, per Oèdipus, 2007) e in prosa (tra cui Numeri primi, per Arcipelago, 2006). Una sua biobibligrafia è alla pagina http://slowforward.wordpress.com/bio/

Cecilia Bello Minciacchi ha curato edizioni di riferimento di autori del Novecento come Emilio Villa, Patrizia Vicinelli, Vittorio Reta, ha studiato le avanguardie, con particolare attenzione al futurismo (sua la cura dell’antologia Spirale di dolcezza + Serpe di fascino. Scrittrici Futuriste, uscita per Bibliopolis nel 2007). Collabora a varie riviste, tra cui “Avanguardia”, “il verri”, e “Alias”.

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su facebook: https://www.facebook.com/event.php?eid=106272136131491

Empirìa su facebook:
http://www.facebook.com/profile.php?id=100000682884159

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Empirìa
via Baccina 79 (quartiere Monti)
tel.0669940850 fax 0645426832
www.empiria.com

su Alias: recensione a “Tecniche di basso livello”

Altra segnalazione: su “Alias”, in allegato al “Manifesto” di oggi, recensione a cura di Cecilia Bello Minciacchi, a Tecniche di basso livello (Lavieri, 2009), di Gherardo Bortolotti

Giulio Marzaioli, “Firenze celebra Vito Riviello”

Giulio Marzaioli

Firenze celebra Vito Riviello

 

Si dice di Firenze che sia una città troppo concentrata su quanto accade all’interno del proprio perimetro comunale e certamente detto luogo, appunto, comune, sarà per molti aspetti vero. Tuttavia proprio a Firenze si deve un’iniziativa che sabato 23 gennaio ha visto coincidere traiettorie provenienti da diverse regioni italiane, diverse esperienze culturali, diversi linguaggi espressivi, orientate tutte a comporre un tentativo di discorso relativo ad uno dei poeti italiani meno “perimetrabili” del secondo Novecento. Cecilia Bello Minciacchi, Giulio Marzaioli, Massimo Mori, Giuseppe Panella, Plinio Perilli, Giacomo Trinci, Alessandra Borsetti Venier, Mariella Bettarini, Elisa Davoglio, Rosaria Lo Russo, Marco Simonelli, Maurizio Spatola hanno tratteggiato presso l’Area N.O. di Massimo Mori i contorni di una delle figure meno tratteggiabili e che più dovrebbero essere ri-trattate tra gli autori italiani della scena contemporanea, Vito Riviello. Su iniziativa dello stesso Massimo Mori, alla presenza di Lidia Riviello e Daniela Rampa, figlia e moglie di Vito, sono trascorse testimonianze e letture sia di testi di Riviello sia di critica e approfondimento del suo percorso lungo più di mezzo secolo. A corredo del programma di interventi una sezione video (Videointerviste a Vito Riviello di Paolo Ragni, 2007 e ‘LIVE: Vito Riviello’ dalla videorivista di poesia VIDEOR, 1990) e materiale in esposizione (Tracce, calendario 2010 ‘Italianuda’a cura di M.T. Ciammaruconi, estratti da Chi è il poeta? a cura di M. Bettarini  e S. Batisti, 1980, il libro-opera ‘L’INTRIGO’, Morgana Edizioni, 1994, la poesia concreto-visiva Silenzio per i poeti che dal silenzio ancora ci parlano, di Massimo Mori, 2009).

Augurandosi che penne più autorevoli di questa possano dedicare a Riviello studi che merita una figura complessa e per tanti versi unica come la sua (per un breve profilo vedasi nota in calce), si può in questa sede fornire una serie di suggestioni che sono emerse dalla serata di Firenze e che possono costituire altrettanti spunti per approfondimenti di più ampia portata. Oltre ai consueti ed appropriati richiami alla accesissima vena ironica – e spesso dadaista – della poesia di Riviello, si è accennato al meno ricordato aspetto filosofico-riflessivo – una sorta di nichilismo incantato che pervade ogni espressione dell’autore potentino – e a tratti ‘tragico’ della sua produzione (numerosi i testi dedicati alla guerra e alla morte), alla scrittura in prosa, alla prolifica e variegata attività di critica e promozione di giovani artisti. E ancora l’inclinazione alla ‘finzione’ che ha consentito a Riviello di dispiegare la sua verità nei più disparati  accostamenti (dalla fotografia al fumetto, dalla canzone alla favola) e che permette di inquadrare nella sua cornice di riferimenti figure di vicina e lontana provenienza: Flaiano, Campanile, Kafka, Ionesco e ancora i pochi esponenti e capostipiti della poesia umoristica italiana: da Cecco Angiolieri a Burchiello, da  Folengo a Ruzante etc.; arrivando infine a Totò, amatissimo da Riviello, in un anarchico ed egualitario sistema di “fonti” che nulla discrimina per presunte differenze di valore in virtù di una consapevolezza ribadita in ogni occasione, ovvero che è il sorriso su cose e persone a sopravvivere alle stesse. Infine è stata sottolineata l’attualità dell’opera di Riviello, da ricondurre certamente alla capacità di “svestire” l’oggetto spogliandolo di qualsiasi sovra-dimensione, e quindi restituendolo alla sua presenza in un tempo sempre presente, ma anche a due aspetti strettamente “modali” della scrittura: in primo luogo la tendenza all’“accumulo”, non soltanto tramite l’uso dell’allitterazione, ma anche nella serialità e consequenzialità di immagini che producono un corto circuito, una distorsione del senso in tutte le ulteriori sue declinazioni negative: nonsenso, controsenso, dissenso, in cui ricostituire nuovamente il discorso. In secondo luogo la concezione della pagina quale spazio bianco da allestire, che in controluce prevede e vede la scrittura come – anche come – attività installativa. Insomma, due caratteristiche proprie di tanta parte della scrittura c.d. “di ricerca” attuale e che Vito Riviello da Potenza ha proposto in mezzo secolo di inchiostro.

 

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Vito Riviello (Potenza, 1933, Roma, 2009) nel corso degli anni Cinquanta e primi anni Sessanta è stato nella sua città al centro di un’intensa attività culturale che aveva il suo fulcro nella Libreria Riviello. Tra i suoi interlocutori principali in quegli anni Leonardo Sinisgalli, Carlo Levi, Pietro Valenza. Trasferitosi a Roma è stato permanentemente parte di incontri culturali tra artisti (pittori, poeti, registi, musicisti) nella redazione di via del Babuino di ‘Carte Segrete’. Negli anni Novanta gli è stato riconosciuto il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli su proposta dell’allora presidente della Camera e attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E’ presente in numerose antologie e storie della letteratura. Ha inoltre collaborato a riviste e quotidiani e si è interessato di critica letteraria e d’arte fornendo suoi contributi ad una copiosissima varietà di volumi, cataloghi, libri d’artista, plaquettes.

Diverse sue opere sono state tradotte in Islanda, Romania, Cecoslovacchia, Algeria, Francia, Stati Uniti, Libano.

La poetica di Riviello si è sempre contrapposta alla “monumentalità” della cultura ufficiale utilizzando un linguaggio ispirato al surreale, al paradosso, alla comicità, all’ironia, ai motti di spirito e all’improvvisazione. La derisione e il gioco linguistico, con scarti di sorpresa, invenzioni e accostamenti sonori, hanno per certi aspetti avvicinato la sua produzione artistica all’antica tradizione della commedia dell’arte, ma molto più complessa e varia è la produzione di Riviello, tanto da non poter essere facilmente catalogata in categorie pre-definite.

Ricchissima è stata la sua attività autoriale. In poesia ha pubblicato: Città fra paesi, Milano, Schwarz, 1955; L’astuzia della realtà, prefazione di Paolo Volponi, Firenze, Vallecchi, 1975; Dagherrotipo, Milano, Sceiwiller, 1978; Sindrome dei ritratti austeri, Bergamo, il Bagatto, 1980;  Tabarin, Roma, Rossi & Spera, 1985; Assurdo e familiare, prefazione di Giovanni Raboni, Roma, Empiria, 1986; Kukulatrìa, il Bagatto,1991; Monumentanee, 1992; Assurdo e familiare, prefazione di Giulio Ferroni, Lecce, Manni, 1997; E arrivò il giorno della prassi, Roma, Ass. Edizioni, Empiria, 1999; La luna nei portoni, Rionero in Vulture (Potenza), Calice Editori, 1999; Acatì, Onyx, 2003; Scala condominiale, Faloppio (Como), Lietocolle, 2008. In prosa:  Premaman, con un saggio di Gilberto Finzi, Potenza, La Nuova Libreria, 1968; Tre favole potentine, Firenze, L’Upupa, 1980; E arrivò il giorno della prassi, Roma, Empiria, 1987.