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biciclette e pattini

È comprensibile e visibile la differenza tra Christophe Tarkos e (non so, dico un nome) Luciano Erba? O tra Denis Roche e Zanzotto? O tra K.S.Mohammad e Corazzini? O tra Ponge e Michaux? O tra Jeff Derksen e Giuliani? O tra Jean-Marie Gleize e Eliot?

Non so, a volte mi domando se abito le stesse regioni linguistiche di tanti amici sodali lettori scrittori. (Sembra come se davanti a esperienze condivisibili si alzasse un muro percettivo; si aprisse il non visibile pieno, il non raggiungibile – proprio sul piano, ripeto, percettivo).

È comprensibile e visibile, è decifrabile, in qualche modo, il fatto che uno possa amare molto Erba, Zanzotto, Corazzini, Michaux e Giuliani, e infinitamente Eliot, e tuttavia principalmente seguire e curare delle collane e dei materiali che percorrono linee di scrittura riconducibili piuttosto a Tarkos, Roche, Mohammad, Ponge, Derksen, Gleize?

È comprensibile poi il fatto che seguire e curare determinate linee non comporta ipso facto alcuna svalutazione di linee differenti? (Alcun disinteresse, anche).

Per quale bizzarro motivo dei ciclisti in sella da anni (e che non pattinano) si meravigliano se – guardandosi attorno – si avvedono di non trovarsi dentro rotonde di pattinaggio?

Continuo, allibito, a constatare che qualcosa di misterioso impedisce a molti di distinguere una bicicletta da un paio di pattini.

Questo non impedisce a me di pattinare, ok, ma è mica facilissimo, in una rotonda in cui vengono continuamente lasciate o lanciate biciclette (o carcasse di bicicletta).

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PROMEMORIA: OGGI, “Ce livre est un autre” – a Roma

a Roma, OGGI, giovedì 4 marzo 2010, alle ore 20:00

al Beba do Samba
via de’ Messapi 8

http://www.bebadosamba.it/

ce livre est un autre

questo libro è un altro

:

gli autori di Prosa in prosa (Le Lettere, 2009) presentano il libro

visto attraverso letture di altri libri (francesi e inglesi: in traduzione italiana)

=

>>> Marco Giovenale, Andrea Raos, Michele Zaffarano <<<

(e, in absentia, Bortolotti, Broggi e Inglese)

leggeranno da

Marte ha bisogno di terroristi, di K. Silem Mohammad
62 unità di prosa scritte da malato, di Rodrigo Toscano
Scusi, la strada per Pondicherry?, di Jean-Michel Espitallier
Davy Crocket o Billy the Kid avranno sempre un po’ di coraggio, di Olivier Cadiot
Ma ci posso campare?, di Jeff Derksen
7 anacronismi, di Christophe Tarkos

(volumi editi dalla collana ChapBook, dell’editore milanese Arcipelago)

cfr. http://gammm.org/index.php/chap/

su facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=333730658373&ref=mf

introduce l’incontro:
Fabio Orecchini


QUESTO LIBRO È UN ALTRO

Roma, giovedì 4 marzo 2010, alle ore 20:00

al Beba do Samba
via de’ Messapi 8

http://www.bebadosamba.it/

ce livre est un autre

questo libro è un altro

:

gli autori di Prosa in prosa (Le Lettere, 2009) presentano il libro

visto attraverso letture di altri libri (francesi e inglesi: in traduzione italiana)

=

>>> Marco Giovenale, Andrea Raos, Michele Zaffarano <<<

(e, in absentia, Bortolotti, Broggi e Inglese)

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Marte ha bisogno di terroristi, di K. Silem Mohammad
62 unità di prosa scritte da malato, di Rodrigo Toscano
Scusi, la strada per Pondicherry?, di Jean-Michel Espitallier
Davy Crocket o Billy the Kid avranno sempre un po’ di coraggio, di Olivier Cadiot
Ma ci posso campare?, di Jeff Derksen
7 anacronismi, di Christophe Tarkos

(volumi editi dalla collana ChapBook, dell’editore milanese Arcipelago)

cfr. http://gammm.org/index.php/chap/

su facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=333730658373&ref=mf

introduce l’incontro:
Fabio Orecchini