è semplicissimo: premi PLAY per raggiungere la PROSA IN PROSA
la collocazione esatta di PROSA IN PROSA:
https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/prosa-in-prosa
è semplicissimo: premi PLAY per raggiungere la PROSA IN PROSA
la collocazione esatta di PROSA IN PROSA:
https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/prosa-in-prosa
questo video spiegherà tutto:
facebook.com/emanuele.kraushaar/videos/3588974284486884
viene alla luce la terribile verità:
https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/prosa-in-prosa
Forse l’evento più rilevante degli ultimi 20 anni della poesia italiana, di Prosa in prosa, come accade con i classici, si è parlato e scritto molto di più di quanto il libro non sia stato in effetti letto. A partire da una definizione di Jean-Marie Gleize, Prosa in prosa tentava, nel 2009-10, anno della sua prima pubblicazione, di portare una ventata spiazzante sulla scena asfittica della letteratura italiana, attraverso il travalicamento del concetto stesso di genere letterario.
Da non confondersi assolutamente con poemetti in prosa, i testi qui compresi, installando la letteralità e l’insignificanza nel luogo in cui ci si attende massima significatività e figuralità, squadernavano le categorie con cui il pubblico legge la testualità lirica. Ma se questa rivoluzione rischia oggi di spegnersi nella generale dimenticanza, questa nuova edizione, arricchita di contenuti critici, torna a imporre il tentativo, sempre più necessario, di superare l’ultimo confine, quello tra letterario e letterale.
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Il 2 aprile 2014, alle ore 18:00
presso la Fondazione Mudima
via Tadino 26 – Milano
l’allegra presentazione de
“il verri” n. 54 su
con
Paolo Fabbri , Stefano Bartezzaghi, Luigi Ballerini
con
Luca Barbieri, Michelangelo Coviello, Gian Luca Picconi,
Tomaso Kemeny
e con
Paolo Zublena (per le lettere di Calvino a Paolo Fabbri)
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