Per certi aspetti credo che il collasso intellettuale, culturale, economico e politico italiano abbia un suo meraviglioso riflesso nella moltiplicazione dei festival e dei premi letterari. Non so perché ma ho questa netta impressione: di stupide piastrine che si affollano dove lo squarcio è ormai insanabile.
Pensiamo solo alle telecomunicazioni, al disastro assoluto attuale/imminente: https://slowforward.net/2024/07/07/23-milioni-di-chilometri-di-cavi-in-rame-e-fibra-ottica-italiani-diventeranno-di-proprieta-statunitense/
O a chi decreta di intitolare un aereoporto a un bancarottiere amico dei mafiosi.
O a chi vuole rendere “facoltativi” certi vaccini essenziali (https://mastodon.uno/@il_minga/112743693141316032)