Archivio mensile:Settembre 2010

categorie, elenco, rovesciamenti

Sì, d’accordo, può esser detto che esiste – o che potrebbe esistere – una scrittura ‘clus’, di fatto.

Alcuni nomi (quello del sottoscritto incluso) sono stati fatti, in passato o recentemente. Ma invece di limitare o dedicare il campo a un numero di nomi (che contraddicendomi farò qui in calce) è bello nello spazio rapido di un post aggiungere riferimenti – semmai – ad altre categorie ancora.

Fra 2003-2005 e oggi si è parlato di molte modalità di scrittura. Appunto ‘clus’, e ‘fredda’, ‘informale fredda’, ‘installativa’, ‘procedurale’ (di cut-up, o ‘sought poetry’, o ‘concettuale’), si è parlato e si parla di ‘googlism’ e di ‘flarf’, e da un anno circa di ‘prosa in prosa’. Comunque tutte nel perimetro della scrittura ‘di ricerca’. Anche se – in taluni casi – poteva venire incluso perfino qualche elemento mainstream, addirittura un tot di lirica, o esser resuscitato l’io, un distorto confessional, e altro ancora. (Senza contare le varie declinazioni del versante performativo, che qui non chiamo in causa; e tengo fuori altresì il piano del pieno laboratorio linguistico, e dunque dell’eredità, del Gruppo 93).

Ora. Si può agire come in passato: osservare alcuni autori, derivarne una o più di una categoria, cercar di capire come e quanto quegli autori effettivamente vi rientrino, e chiuderli nel recinto di un saggio, a cui (se il critico ur-categorizzante ha occhio) seguiranno altri saggi, di varie penne, solitamente anche polemici.

Per certi aspetti questo è successo, ma in maniera non eclatante, proprio con le categorie ‘clus’ e ‘freddezza’, e nei mesi recenti con la ‘prosa in prosa’.

Ma ci si augura che – oltre a una ipotetica eventuale discussione su dette categorie – gli autori (specie quelli sconfinanti, fuori legge, a cavallo di più aree, o [vocabolo santo e briciola kitsch:] “appartati”) vogliano aggiungere loro riflessioni, note, e testi, soprattutto testi, che mettano precisamente in crisi, e perfino rovescino (o còmplichino), le categorie.

In tema di freddo o installazione o clus, eccetera, un primo appello di presenze si può (alfabeticamente) comunque già qui fare – e ciascuno aggiungerà nomi che per mia insipienza o distrazione sfuggono. Iniziamo (concludiamo, quasi):

Gian Maria Annovi, Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Roberto Cavallera, Riccardo Cavallo, Alessandro De Francesco, Carlo Dentali, Giovanna Frene, Florinda Fusco, Gianluca Gigliozzi, [MG], Ermanno Guantini, Andrea Inglese, Michele Marinelli, Giovanna Marmo, Giulio Marzaioli, Simona Menicocci, Silvia Molesini, Massimo Orgiazzi, Vincenzo Ostuni, Adriano Padua, Gilda Policastro, Laura Pugno, Andrea Raos, Massimo Sannelli, Vanni Santoni, Fabio Teti, Sara Ventroni, Francesca Vitale, Michele Zaffarano.

Con questo campo, come interagiscono i lavori (diversi, spesso generosi di ipotassi, non ‘freddi’, direi, o anzi proprio ‘performativi’, o non ‘di ricerca’ nel senso specificato sopra) di Vincenzo Bagnoli, Maria Grazia Calandrone, Chiara Daino, Elisa Davoglio, Sara Davidovics, Federico Federici, Francesca Genti, Fabrizio Lombardo, Francesca Matteoni, Angelo Petrelli, Andrea Ponso, Lidia Riviello, Greta Rosso, Sergio Rotino, Luigi Severi, Luigi Socci, Italo Testa, Giovanni Turra?

Me lo domando precisamente in vista di una sovraesposizione e sovrapposizione e magari infine crisi di categorie. A cui si deve però mirare – io credo – solo cancellando prestissimo le generalizzazioni, per ritrovare e affrontare i testi-testi, con gli strumenti dell’analisi critica noti. Senza l’analisi non ci sono delimitazioni (e sconfinamenti) di aree categoriali, non ci sono rovesciamenti dello stato di cose (e di lettere), e l’indistinto ‘corale’ domina, echeggiando le proprie costanti di fondo: vuoto conoscitivo e quietude.

apropos,ito

tra / in articoli il
siete mila matrimoimmagine. diventa immagini.
ottime olimpiadi – votate – fanno più di un viaggio sui cocktail
se sono ben contrastati li pubblicano

red estremo, sud estremo, sezioni, # garante
perquisiscono la voglia, le piccole lentezze, è nell’eolico. o a cannes,

pinocchio volkspartei décolletè

dentro giulietta descoverta esercizi dell’approvazione. di un anticipate

piattaforma e banca tappata. videoinchiesta.
una faccia fatta di soli sms.

a maggio ci si districa con il servizio al cittadino.
eurolex, eurovoci, + 1,26 società accertamenti difficili
commenta lunarditokyo, commenta il sistema, la città

Two Spencer Selby projects

PROJECT #1: Selby’s List of Experimental Poetry/Art Magazines <http://selbyslist.com/ was started in 1993 and first appeared online in 1999. Selby’s List tracks serial publications and websites and is updated every month.

PROJECT #2 is a new blog by Spencer Selby called AMES ALT RESEARCH http://spencerselby.blogspot.com/ This blog will contain art, vispo and poetry.

through n,’ / an epigraph

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(like w.) posted by tom at diseases, avaiittle july 17, 2009 spitzer schlub well a myriad of subjects related to digestive excuses for not keeping these news, a quarterly

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senza valore, o quattro settimane

   
kent ha postine, tutto il vibratorio di rotazione, di rotazione, equivalenti di più – positivo: nel senso di dire: dio è incoraggiato: particolarmente la sua teoria. in un altro vada o veda di effettuarlo.
SOGNI IL RICHIAMO particolarmente per l’universo fisico estremamente alto sette.
due libri diagnosticati alle sue narici – è il processo;
saranno pure fisici ortodossi, delicatamente).
ha veduto gli universi sopra l’universo fisico.
relativi esperimenti meccanici.
     

Giuliano Mesa, POESIE 1973-2008 (La camera verde)

Il libro delle poesie di Giuliano Mesa è uscito ed è disponibile presso la Camera verde

[ Roma, via G. Miani 20 — — cell. 340 5263877 — — email: lacameraverde [at] tiscali [dot] it ]

a breve: presentazioni a Roma e altrove

Giuliano Mesa, Poesie 1973-2008, La camera verde, Roma 2010
Collana Metra, n.1, Prefazione di Alessandro Baldacci

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Il volume contiene:

Schedario (1973-1977)
Poesie per un romanzo d’avventura (1978-1985)
I loro scritti (1985-1995)
Da recitare nei giorni di festa (1996)
Quattro quaderni (1995-1998)
chissà (1999)
Tiresia (2000-2001)
nun (2002-2008)

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su slowforward prossimamente le notizie sulle presentazioni imminenti

te read bad read

   
i’ve started listening to the audio ten thousand years pythonclock of the great depression and found the primary product of rockflats. it’s related to what’s going on today. far away from what you call the fear.
i heard about your site reading my newsletters, giving me myself my awards (cazo.org) – after 3 tries, found once in a while. my attempt is freezing the internal ear cache. cannot listen to you. i’m frozen. i’m of german origins, into an archive, which started 2 decades ago. i’m not of german origins, see “octopi” on wikisource channelized indexed urea.
so far, i have lookd for your resume (ok set of two) (common)
“lightbulb doesn’t light up aha now” – “life life” – said grandma