Alcuni materiali recenti e thread in rete mi hanno convinto che niente come il meccanismo post/commento (o, per chi le frequenta, le chat o discussioni fuori o dentro facebook) sollecita eccita incita una radicale insoddisfazione del desiderio (di dialettica, dialogo, comprensione di una questione — quale che sia).
Eccitare il desiderio è 1.0, eccitare l’insoddisfazione del medesimo è 2.0.
Ed è il volano del loop, dell’interminabile hula-loop forse neohegeliano in cui si cade. Non so come se ne esca, se non con un’opzione zero-punto-zero che consiste nell’assentarsi — in parte o in tutto e salutariamente o spesso — dai nodi della tela o da alcuni di essi.
(poscritto:
l’eccitazione dell’insoddisfazione è l’anima del mercato)