Archivio mensile:Gennaio 2011
su Andrea Raos: “Aspettami, dice” (poesie 1992-2002)
in Poesia2punto0:
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[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=KIyxHAdJ36I]
“Asphaltes” / Andrea Inglese
Asphaltes (Intro) http://remue.net/spip.php?article3799
Asphaltes 1 http://remue.net/spip.php?article3827
Asphaltes 2 http://remue.net/spip.php?article3850
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1) le bombe e gli attacchi indifferenziati a lavoratori e cittadini sono stati in sostanza (sempre) atti fascisti, anche quando “sembravano” di altra parte politica. (c’è gente che, proprio per professione, “fa sembrare le cose”).
2) gli eventi “degli anni ’70” (e di parte del decennio seguente) sono nodi individuali e collettivi, grandezze non matematiche ma reali – e sangue – su cui mi rifiuto di parlare con chicchessia attraverso uno schermo.
28 gennaio: Carlo Bordini a Bologna
25 gennaio, per ricordare Alice Ceresa
25 gennaio, ore 18:30 – Roma, Casa delle letterature
Un incontro per ricordare a dieci anni dalla scomparsa
Alice Ceresa
interverranno
Tatiana Crivelli, Letizia Paolozzi, Monica Schupbach
la regista Gianna Mazzini presenterà il film-documentario della serie “Vuoti di memoria”
Se tu sapessi
di Gianna Mazzini e Loredana Rotondo
Nata a Basilea e cresciuta in Ticino, Alice Ceresa si trasferì a Roma nel 1950, lavorando come giornalista, traduttrice e collaboratrice della casa editrice Longanesi. Con La figlia prodiga (Einaudi,1967) ottenne un’immediata notorietà letteraria e il Premio Viareggio Opera Prima. Il suo secondo libro fu Bambine (Einaudi, 1990). Pubblicò poi alcuni racconti su rivista, non cessando tuttavia mai di lavorare alle proprie opere letterarie. Morì nel dicembre del 2001.
Nel 2007 nottetempo ha pubblicato postumo, a cura di Tatiana Crivelli il Piccolo dizionario dell’ inuguaglianza femminile
Una quarantina di voci in ordine alfabetico che procedono dalla voce “Anima” alla voce “Vita”, rivelando, voce per voce, le insidie nascoste nella parola, non solo e non sempre nei confronti della donna, ma anche di altre creature che il linguaggio tende a squalificare. Così si scopre che “l’ANIMA è un organismo non soltanto invisibile, inodore, asonoro, impalpabile e insipido, ma anche razzista” e che “di femminile la SVIZZERA ha soltanto il nome”. “Per me,” scriveva la Ceresa alla sua traduttrice francese, “l’inuguaglianza femminile è ancorata nella intera visione del mondo; ergo, se io faccio un dizionario, devo fare il giro anzitutto delle radici di quest’albero dell’unuguaglianza… Conclusione: il piccolo dizionario io non lo scrivo per le donne; lo scrivo perchè va scritto”. Alice Ceresa, la grande scrittrice ticinese scomparsa nel 2001, ha lasciato questo inedito sorprendente, conservato nell’Archivio di Letteratura di Berna, un’opera a cui la scrittrice lavorava da anni.
martedì 25 gennaio, ore 18.30 – Casa delle letterature, P.zza dell’Orologio 5 – Roma
nottetempo, via Zanardelli 34, 00186 Roma, tel/fax 06 68308320
www.edizioninottetempo.it
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i.0022, "Riipple s"
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i.0021, untitled (asemic sibyl)
installance n. : # 0021
type : asemic sibyl
size : approx cm 13×10
record : none
additional notes : abandoned
date : Jan. 17th, 2011
time : approx 09:00am
place : Rome, somewhere in S. Camillo Hospital