Archivio mensile:Febbraio 2011

per l’indipendenza dei media

Cari amici,

 

Questa settimana il Parlamento voterà nuove regole che mettono in pericolo l’indipendenza del giornalismo della tv pubblica. Difendiamo il pilastro della nostra democrazia: firma la petizione in difesa della libertà d’informazione e inoltrala a tutti!

 

Questa settimana, lontano dai riflettori, il Parlamento voterà nuove regole che minano l’indipendenza del giornalismo in televisione e mettono a repentaglio la libertà d’informazionein Italia.

Le misure proposte da un parlamentare berlusconiano vogliono mettere fine alle indagini giornalistiche contro la corruzione e il malgoverno e far sì che l’informazione televisiva sia controllata dai partiti. Abbiamo respinto la legge bavaglio lo scorso anno. Ora solo un grido pubblico colossale potrà fermare questo nuovo attacco ai media e al loro ruolo cruciale di guardiani della nostra democrazia.

Vinciamo anche questa volta! Firma la petizione e inoltra questo messaggio a tutti – Avaaz e i suoi alleati la consegneranno ai media e ai parlamentari chiave della Commissione di vigilanza proprio prima del voto:

http://www.avaaz.org/it/giu_le_mani_dallinformazione/?vl

Il cosiddetto Atto d’indirizzo sul pluralismo darebbe un potere enorme ai dirigenti della Rai nominati dai partiti d’imbavagliare i giornalisti della Rai. Le nuove misure lascerebbero i giornalisti senza alcuna protezione legale, dissuadendoli così dal compiere il loro lavoro d’inchiesta, che sarebbe schiacciato dalla minaccia di azioni legali dei poteri forti. Inoltre i politici imporrebbero a ogni trasmissione un doppio conduttore, una contro-satira e ospiti scelti da tutti i partiti politici. Il risultato sarebbe l’eliminazione di fatto della linea editoriale dei programmi, che diventerebbero così megafoni per i messaggi elettorali dei partiti.

L’anno scorso tutti i talk show politici sono stati chiusi nel mese precedente alle elezioni, aprendo così un capitolo nero nella storia della libertà d’informazione nel nostro paese, visto che i cittadini sono stati privati dell’informazione cruciale per formare le proprie decisioni nelle urne. Ora, se queste nuove regole dovessero passare, un velo pesante di censura cadrebbe in maniera permanente sull’informazione televisiva, indebolendo così uno dei punti chiave della nostra democrazia.

Assediato da crescenti scandali sessuali e politici, Berlusconi sta facendo di tutto per rimanere saldo al potere attraverso il controllo e la manipolazione dell’informazione. Ma i sondaggi lo danno ai minimi storici, e per la prima volta l’opposizione potrebbe batterlo. Oltre un milione di donne sono scese in piazza per chiedere le dimissioni del Premier, e la prospettiva di elezioni anticipate si fa sempre più vicina.

In questo momento di crisi, Berlusconi farebbe qualunque cosa per manipolare l’informazione a suo vantaggio. Ma il potere dei cittadini ora è più forte che mai. Sta a noi difendere tutti insieme le nostre libertà e l’indipendenza dei media. Firma la petizione contro le nuove regole bavaglio e inoltra questo messaggio a tutti: la consegneremo ai parlamentari chiave proprio prima del voto!

http://www.avaaz.org/it/giu_le_mani_dallinformazione/?vl

Abbiamo già dimostrato che insieme possiamo vincere importanti sfide: lo scorso anno una mobilitazione dei cittadini mai vista prima ha fermato l’adozione della legge bavaglio, che avrebbe messo in pericolo la libertà di stampa e l’abilità dei magistrati di condurre indagini fondamentali. Se rimaniamo uniti saremo più potenti di qualunque alleanza fra poteri forti organizzati: mettiamoci insieme dalla parte di un’informazione indipendente e pluralista e di un governo responsabile.

Con speranza e determinazione,

Luis, Giulia, Alice, Ricken, Pascal, Benjamin, Mia e tutto il resto del team di Avaaz.

FONTI

Il nuovo bavaglio del Pdl sui talk show della Rai:
http://www.repubblica.it/politica/2011/02/11/news/bavaglio_pdl_talk_show-12322316/

Nuovo bavaglio in Rai, Garimberti: roba da Urss:
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Rai%3A+la+maggioranza+ci+prova+con+un+altro+bavaglio&idSezione=9739

Rai, Pdl deposita Atto d’indirizzo:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/02/16/visualizza_new.html_1586823110.html

L’87% degli italiani s’informa esclusivamente guardando la tv (Le Monde):
http://italiadallestero.info/archives/9177

Sondaggi, Demos: Berlusconi ai minimi, centrodestra sconfitto:
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE71D07S20110214

Super par condicio Rai, il Pdl: doppia conduzione e nessuna intercettazione:
http://www.lettera43.it/politica/6525/la-rai-della-super-par-condicio.htm

Il testo dell’Atto d’indirizzo sul pluralismo:
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2011/02/atto_indirizzo_butti.pdf

Rai, Zavoli: su indirizzo serve condivisione e soluzione limpida:
http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1081827

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tra pochi giorni (il 25 febbraio, venerdì), a Roma: “POETI DEGLI ANNI ZERO”

nell’ambito di EscArgot / scrivere con lentezza 2011

c/o Esc Atelier autogestito – Roma, via dei Volsci 159 (San Lorenzo)

venerdì 25 febbraio 2011, alle ore 18:00


reading – presentazione

del nuovo numero de L’ILLUMINISTA
Rivista di cultura contemporanea diretta da Walter Pedullà
(n. 30, anno X, pp. 352 – Edizioni Ponte Sisto)

POETI DEGLI ANNI ZERO

antologia della nuova poesia italiana
a cura di Vincenzo Ostuni

letture degli autori antologizzati :

Gian Maria Annovi, Elisa Biagini, Gherardo Bortolotti
Maria Grazia Calandrone, Giovanna Frene, Marco Giovenale
Andrea Inglese, Giulio Marzaioli, Laura Pugno, Lidia Riviello
Massimo Sannelli, Sara Ventroni, Michele Zaffarano

interventi di

Walter Pedullà, Massimiliano Manganelli,
Francesco Muzzioli, Tommaso Ottonieri, Vincenzo Ostuni

* * *

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http://esc-argot.blogspot.com || http://www.edizionipontesisto.it/

La riforma della Giustizia non la fanno gli imputati (né i loro avvocati)!

da Libertà e Giustizia:


Con stupefacente impudenza, un presidente del Consiglio, imputato in quattro processi per reati comuni, pretende di far ingoiare al paese l’introduzione di nuove leggi a suo uso e consumo, pomposamente etichettate come “riforma della giustizia”. È sufficiente uno sguardo ai temi di questa presunta riforma per rendersi conto che essa in nessun modo affronta i problemi veri della giustizia italiana, quelli che interessano tutti i cittadini, rivolgendosi invece esclusivamente a lenire le ossessioni del presidente del Consiglio: i pubblici ministeri, le intercettazioni, la tanto inseguita e mai raggiunta impunità. Né il presidente del consiglio esita a stravolgere la Costituzione e attaccare la Corte Costituzionale per risolvere i suoi problemi giudiziari.

Poiché i membri del governo e la maggioranza parlamentare sembrano non rendersi conto della macroscopica anomalia e improprietà di questa iniziativa, spetta ai cittadini italiani far sentire la loro voce e chiedere che il governo e il parlamento, memori delle loro funzioni istituzionali di organi che devono operare nell’esclusivo interesse del Paese, rifiutino di farsi asservire all’utilità e al potere di un singolo imputato.

Documento conclusivo dell’assemblea per “Calpestare l’oblio” c/o Bartleby (Bologna

Calpestare l’oblio – Uniamo le lotte del mondo della cultura”

Documento conclusivo

Venerdì 11 febbraio 2011, dalle 18.00 alle 20.30, si è tenuta al Centro Universitario Autogestito Bartleby di Bologna un’Assemblea pubblica promossa dai coordinatori del movimento “Calpestare l’oblio” e dal Bartleby.

Al termine dell’Assemblea si è tenuta una lettura di poesie tratte dall’opera di impegno civile “Calpestare l’oblio. Cento poeti italiani contro la minaccia incostituzionale, per la resistenza della memoria repubblicana” (Collana Argo, Edizioni Cattedrale, 2010, copyleft, scaricabile dal sito: www.lagru.org/media/oblio.pdf).

A seguire il concerto del gruppo Vittorio De Angelis Resonanz (Jazz).

Report dell’Assemblea

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senza pudore

notizia ansa:

(ANSA) – PALERMO, 16 FEB – Assegnare il ”Premio Leonardo Sciascia per una giustizia giusta” a Silvio Berlusconi: e’ la proposta del sindaco di Racalmuto (AG) Salvatore Petrotta, eletto con una lista civica sostenuta dal Pd e fino a poco tempo fa coordinatore provinciale agrigentino di Italia dei valori.

Petrotta si e’ messo in contatto con l’ex dipietrista Domenico Scilipoti, per chiedergli di parlare al presidente del consiglio della sua iniziativa. Sulla proposta e’ arrivato il no della figlia di Sciascia e della Fondazione che porta il nome dello scrittore: ”Idea non condivisa”. (ANSA).

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