Archivio mensile:Agosto 2011

avvisetto

gmail non è un pozzo senza fondo. dopo un bel po’ di anni di uso, si riempie. ergo, ho settato un inoltro su yahoo.

continuate, please, a scrivermi alla mail solita. non fate caso a cambiamenti (apparenti o sostanziali) nei messaggi.

Der Andere


Der Andere

Tiefere Wunden als mir
schlug dir das Schweigen,
größere Sterne
spinnen dich ein in das Netz ihrer Blicke,
weißere Asche
liegt auf dem Wort, dem du glaubtest.

L’altro

Più profonde ferite che a me
inflisse a te il tacere,
più grandi stelle
ti irretiscono nella loro insidia di sguardi,
più bianca cenere
giace sulla parola cui hai creduto.

Testo del 10-12-1952. Traduzione italiana di Michele Ranchetti, in:
P.Celan, Conseguito silenzio (Einaudi, Torino 1998, pp. 14-15)


replica _ inesperienza di chi? dove?

Non so se qualcuno in altri thread in giro per la rete ha già fatto cenno alle tesi sull’”inesperienza” e sui “traumatizzati senza trauma” daccapo ancora ripetute da Scurati (cfr., in questo post, l’inizio del video dell’incontro).

Personalmente rinvio a http://www.nazioneindiana.com/2008/03/10/variazioni-meridiano-5-marco-giovenale/ per brevità, non potendo andare a pescare troppi altri materiali.

N.B.:
A (lauto) pagamento, organizzo visite guidate ai luoghi dei traumi. Su appuntamento. Email e telefono soliti.

*

[11 mag. 2011]

poche osservazioni sulla distribuzione libraria (#01: VENDREVOIR)

non casualmente,

è di questi giorni non la baggianata ma l’iterazione della baggianata secondo cui non si trovano, non sono letti, non si possono comprare, quindi non esistono (in un contesto in cui esistere=vendere=farsi vedere) autori e libri che non siano entrati nella pentola o scatola messaggerie feltrinelli pde mondadori cda et alii.

[al posto del verbevoir di Villa, il vendrevoir della distribuzione grossa]

però. gli incapaci di lettura sono incapaci di osservare come le cose sono cambiate intorno (perché — appunto — non osservano la vitalità/verità di paesi che prima di noi hanno raggiunto e popolato zone dove l’Italia approda appena ora).

da questa incapacità che li blocca (e li disegna), quegli incapaci di lettura prendono spunto non per ridurre gap e lacune proprie, ma per calunniare chi già da anni si trova dove loro non arrivano nemmeno con lo sguardo.

*

è buffo

che gli intellettuali prendano feltrinelli a modello di libreria, quando tutti i libri che arrivano lì sono tutti i libri che costoro cercano disperatamente o non disperatamente di farsi arrivare gratis a casa (perché non hanno voglia o tempo o soldi di andare davvero da feltrinelli, e perché pervicacemente si rifiutano di vedere quello che altre librerie vendono).

se è la libreria generalista il modello, perché scrivete agli editori o comunque vi aspettate che vi mandino a casa il filetto fresco? se non è la libreria generalista il modello, perché calunniate gli editori e i librai che non prendono parte alla macelleria?

la risposta a tutto è: la distribuzione grossa sostituisce il criterio.

(come il sistema distributivo retroagisce sull’intera filiera del libro fino alla mano che scrive, così — in avanti — predetermina le scelte di chi parlerà dei libri).

da ciò una proposta immodesta: sostituire alla definizione “critica letteraria” la più concreta label “critica del venduto”.

a submarine or phrase

  
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