da un post di Roberto Silvestri
IL BENE DI FUORI ORARIO
Carmelo Bene…. “per prima cosa penso a vivere, poi vivo, la stessa cosa continua. Improvviso partendo da qualcosa di molto elaborato. Cerco di non scadere nel compiacimento. E’ l’unica libertà assoluta. Altrimenti c’è il delirio… I miti italiani non mi riguardano. La Vergine e i Vangeli li lascio a Pasolini” (intervista a Carmelo Bene di Jean Narboni 1968)
Da venerdì 18 marzo Fuori Orario cose (mai) viste dedica un ciclo all’opera di Carmelo Bene
Dal 18 marzo Fuori Orario cose (mai) viste inizierà un ciclo dedicato a Carmelo Bene in occasione del ventennale della sua scomparsa. Presenza costante della programmazione di Fuori Orario, questo ritorno sull’opera di Carmelo Bene non vuol essere una celebrazione del genio salentino ma piuttosto ribadirne la centralità assoluta nel mutare le forme del teatro, del cinema e della televisione. Sono pochissimi gli autori che, come Carmelo, hanno scompaginato e mutato le tecniche di messa in scena, di registrazione del suono e delle immagini. Basta vedere le differenze tra Un Amleto di meno, ultimo film per il cinema girato in scope a colori, e l’Amleto realizzato per la TV poco tempo dopo, in bianco e nero, per cogliere il lavoro di Bene sul primo piano, sul montaggio, sul suono per adattarlo a una visione casalinga su schermo più piccolo.
Grazie a un lavoro di ricerca negli archivi Rai, comprese le sedi regionali, con la collaborazione di Luca Buoncristiano (profondo conoscitore del lascito di CB, già autore del numero monografico di Panta nel 2012) all’interno del ciclo ci saranno filmati rarissimi come la registrazione dell’evento-concerto dedicato alle liriche di Dino Campana tenuto nel marzo 1982 al Palazzetto dello sport di Milano, davanti a settemila spettatori e con Flavio Cucchi alla chitarra. Registrato dalla sede Rai di Milano e andato in onda soltanto una volta quaranta anni fa, l’evento di Milano aprirà il ciclo insieme alla registrazione dell’Adelchi in forma di concerto, registrato alla Scala nel 1984 e andato in onda una sola volta su Rai 2 l’anno successivo. Insieme alle registrazioni delle due serate milanesi degli anni ’80 a chiudere la prima notte ci sarà Umano non umano di Mario Schifano, film letteralmente epocale, che già nel titolo segna la natura “speciale” di Carmelo.
Il ciclo proseguirà nel mese di aprile con le opere teatrali Manfred, Hommelette for Hamlet, In-vulnerabilità di Achille, Otello (con parte del girato delle prove alla sede Rai di Torino), Riccardo III, che saranno accompagnate da interviste realizzate dalle sedi Rai regionali (di alcune andrà in onda tutto il girato), spesso inedite. Ci saranno le partecipazioni a diverse trasmissioni TV, da Domenica In a Blitz!, Variety, Una sera un libro – Carmelo Bene e L’Ulisse di Joyce, i servizi delle Cronache del cinema e del teatro, Mixer, Prisma, tra queste Fuori Orario rimanderà in onda l’intera puntata di Modi di vivere dedicata al filosofo Giorgio Colli in cui Carmelo Bene legge Nietzsche.
Torneranno i testi dei grandi scrittori russi dei Quattro diversi modi di morire in versi, I Canti Orfici e la Voce dei Canti registrata a Recanati nel 1998, la Lectura Dantis ma anche filmati mai visti come il girato della consegna della cittadinanza onoraria della città di Otranto, un vero “oggetto non identificato” Spazio – Marziani a Roma realizzato nel 1970 da un amico e collaboratore di Bene, Piero Panza, che ha per protagonisti Mario Carotenuto, Nanni Loy, Ruggero Orlando e Carmelo Bene. Il ciclo proseguirà nei mesi successivi per chiudersi con un’intera notte dedicata al rapporto di CB con il calcio, con le partecipazioni al Processo del lunedì, Blitz!, l’intervista realizzata da enrico ghezzi nel 1998 Un calcio di Carmelo Bene, e altri filmati ritrovati negli archivi Rai.
Di seguito la locandina di programmazione della prima notte.
Venerdì 18 marzo 2022 RAI3 dalle 01.20 alle 06.30 (280’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Luciani Turigliatto
presenta
A VIVA VOCE: CARMELO BENE PER SEMPRE
(1)
a cura di Fulvio Baglivi
LA POESIA DIMENTICATA – LIRICHE DI DINO CAMPANA “DETTE” DA CARMELO BENE
(Italia, 1982, col., dur. 63’)
Di e con: Carmelo Bene
Chitarra classica: Flavio Cucchi
Regia TV: Raoul Buozzi
Straordinario filmato della sede Rai di Milano, andato in onda soltanto una volta quarant’anni fa, dell’evento-concerto del 13 marzo 1982 messo in scena da Carmelo Bene al Palazzetto dello sport di Milano e dedicato a Dino Campana. Accompagnato dalla chitarra classica suonata da Flavio Cucchi (che scriverà anche le musiche per Pinocchio), CB “dice” le liriche di Dino Campana davanti a settemila spettatori. Fu un successo, Carmelo continuerà per più di venti a dire le liriche di quello che per lui, con Dante, è stato il più grande poeta italiano, Dino Campana.
L’ADELCHI DI ALESSANDRO MANZONI IN FORMA DI CONCERTO
(Italia, 1984, col., dur., 98’)
Da uno studio di Carmelo Bene e Giuseppe Di Leva, L’Adelchi o la volgarità politica
Con: Carmelo Bene, Anna Perino,
Percussioni live: Antonio Striano
Musiche: Gaetano Giani Luporini
Regia TV: Carlo Battistoni
Registrazione a cura della sede Rai di Milano dell’Adelchi messo in scena da Carmelo Bene al Teatro lirico di Milano nel 1984, con orchestra e coro della Rai per il bicentenario della nascita di Alessandro Manzoni. Andata in onda soltanto una volta su Rai 2 il 9 settembre 1985. Carmelo Bene tornerà all’Adelchi nel 1997 in memoria del percussionista Antonio Striano.
UMANO NON UMANO FILM
(Italia, 1969, col, dur. 98’ circa)
Regia Mario Schifano
Carmelo Bene, Mick Jagger, Keith Richards, Sandro Penna, Adriano Aprà, Alberto Moravia
Una serie di “quadri” si avvicendano: un uomo dopo avere assistito alla proiezione di un film di Godard e di alcune sequenze tratte da altri suoi film, si avvicina allo schermo e lo lacera. Il critico cinematografico Adriano Aprà espone alcune sue idee sulle funzioni del cinema nella società. Al centro di Roma, in piazza Colonna, sono raggruppati degli operai dell’Apollon in manifestazione. Lo scrittore Moravia passeggia solitario in riva al mare. Due amanti si voltolano banalmente in un letto. Il poeta Sandro Penna viene intervistato e, tra una lamentela e l’altra sui suoi acciacchi, legge brani meno noti delle sue poesie. Un contadino dipinge falce e martello sul suo campo vuoto…
Un capolavoro del cinema italiano girato dal pittore Mario Schifano e prodotto da Mick Jagger e Keith Richards dei Rolling Stones, un album della Roma “pop” e alternativa della fine degli anni ’60.