se il 27 gennaio rischia di essere un giorno di ipocrisia

da Comunisti Milano

27 gennaio, il giorno dell’ipocrisia

Il prossimo 27 gennaio si celebrerà il “giorno della memoria”.
Abbiamo deciso di celebrare anche noi questa data, anche se in un modo differente e che sicuramente susciterà le ire e gli insulti dei nostri detrattori. Ma non è possibile restare in silenzio!
Istituito apparentemente per ricordare le vittime dell’Olocausto (che furono non solo cittadini di origine ebraica ma anche milioni di polacchi, sovietici, serbi, sloveni, prigionieri di guerra sovietici, prigionieri politici e molti altri ancora) dovrebbe essere ribattezzato come il “giorno dell’ipocrisia”.
Noi ricordiamo che, sebbene l’Italia sia stata il complice principale della Germania nazista e numerosi fascisti e militari italiani si siano resi colpevoli di crimini orrendi contro le popolazioni in Europa e in Africa, a pagare per i loro crimini furono quasi solo i (troppo) pochi fascisti catturati e giustiziati dai Partigiani nei giorni della Liberazione.
Noi ricordiamo che, al di là della retorica degli “italiani brava gente”, le truppe di occupazione italiane in Jugoslavia, Libia, Etiopia, ecc. spesso non furono seconde ai nazisti per ferocia.
Ma di tutto questo, ovviamente, non si trova traccia nel “giorno della memoria” così come nei libri di “storia” adottati dall’odierno sistema scolastico nazionale che fa di tutto per cancellare la memoria storica nelle giovani generazioni.
Ma la grande ipocrisia di questa data la potremo nuovamente misurare questo 27 gennaio, quando verrà usata per fornire ancora una volta la copertura strumentale ai crimini del nazi-sionismo israeliano. Come se i crimini del nazismo potessero assolvere quelli commessi da Israele.
Ipocriti! Non solo perché fingono di non vedere quello che i nazi-sionisti israeliani stanno commettendo a Gaza. Ma anche perché in realtà non possono ammettere le colpe di Israele senza riconoscere quelle dell’Occidente, degli Stati Uniti, dell’Unione Europea. Perché essi stessi sono complici del massacro del popolo palestinese. Perché le bombe che stanno massacrando migliaia di bambini palestinesi non sono solo di Israele ma anche degli Stati Uniti e dell’Unione Europea.
Per questo non possiamo ignorare anche la profonda ipocrisia di una gran parte di quella che ancora oggi si ostina a definirsi “sinistra” nel nostro paese. Una “sinistra” ipocrita che considera l’antifascismo più come una pratica folcloristica ormai svuotata di qualsiasi connotazione politica e che si riduce a commemorazioni avulse dalla realtà odierna o a rituali passeggiate dal solo scopo evocativo. Una lotta antifascista privata dei suoi connotati essenziali e che non può più incutere alcun timore nei nemici della libertà e della democrazia.
E non ci stupisce la vergognosa neutralità scelta dall’Anpi milanese diretta dal suo presidente R. Cenati, che da molti anni ormai non si preoccupa di nascondere il suo sostegno ai nazi-sionisti israeliani. Ma non ci sorprende nemmeno il silenzio tombale sulla causa del popolo palestinese espresso in un recente appello per una “manifestazione nazionale antifascista” indetta per il prossimo 13 gennaio a Milano.
La causa del popolo palestinese è oggi la cartina di tornasole con cui si misura chi lotta realmente contro il fascismo e per la libertà dei popoli.
Così come i Partigiani non si limitarono a denunciare l’abominio della guerra, oggi non basta a lavarsi la coscienza il solito “né né”. Non basta dire “no a Israele”; occorre dire “si alla Resistenza palestinese”.
Occorre riconoscere la legittimità di questa resistenza, al pari di quella dei vietnamiti, degli algerini, dei popoli dell’Angola, del Mozambico, del Sud Africa.
Perché Israele è un regime fascista e colonialista e i palestinesi hanno tutto il diritto di combatterlo nel modo che ritengono necessario.
Possiamo non condividere alcune posizioni dei partiti che animano la Resistenza palestinese, ma non dobbiamo dimenticare mai che il peggior movimento anticoloniale sarà sempre meglio del più progressista dei regimi colonialisti!

Per questo non abbiamo alcun timore a manifestare apertamente il nostro sdegno nei confronti di coloro che, di fronte alle stragi perpetrate dai nazi-sionisti, hanno scelto di restare in silenzio.

NOI, NON DIMENTICHIAMO!

LA PALESTINA VINCERÀ!

da https://t.me/comunistimilano/714

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https://youtube.com/shorts/83v4j90UQGI?si=wGowqKgorbFh6F6L