Leggo in rete (e ne ricevo tag che mi coinvolgono, ignoro perché) post sul “romanzo”, la sperimentazione, e temi simili. Non so se la cosa può interessare i tagganti, ma da qualche tempo la penso così: http://gammm.org/index.php/2007/05/02/opera-disfatta/.
Tolto il romanzo dal quadro, aggiungo che sulla persuasione che la sperimentazione non esista, o abbia spazi residuali se non nulli, e zero mercato, come leggo in altri interventi, ho (daccapo, e daccapo inutilmente) già scritto qui: http://slowforward.wordpress.com/2013/07/10/un-errore-diffuso/.
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