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15 ottobre, parma: “romanistan”, di luca vitone
Giovedì 15 ottobre alle ore 18, presso il Cinema D’Azeglio di Parma (Strada Massimo D’Azeglio, 33), si proietterà il film di Luca Vitone Romanistan (Italia, 2019, 73’). Il pubblico potrà accedere gratuitamente ma con prenotazione obbligatoria, data la capienza limitata, scrivendo all’indirizzo info@csacparma.it.
L’evento è organizzato nell’ambito della mostra Il Canone che lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta all’Abbazia di Valserena fino al 18 ottobre 2020, nell’ambito del programma di residenze d’artista Through time: integrità e trasformazione dell’opera, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21
Il 25 maggio 2019 Luca Vitone è partito da Bologna alla volta di Chandigarh con l’obiettivo di ripercorrere a ritroso il viaggio intrapreso dal popolo Rom alla fine del primo millennio, nella sua emigrazione dall’India Nord Occidentale verso l’Europa. Con lui una troupe composta da un esponente della cultura romaní in Italia, un direttore della fotografia, un operatore, un fonico, un addetto alla produzione e alla logistica, due autisti professionisti.
Romanistan, un vero e proprio road movie, si apre simbolicamente mostrando gli affreschi del primo pittore rom della storia dell’arte, Antonio Solario, detto lo Zingaro. Nei 42 giorni di viaggio, a bordo di due van, la troupe ha attraversato la Slovacchia, la Croazia, la Serbia, la Romania, la Bulgaria, la Macedonia, la Grecia, la Turchia, la Georgia, l’Armenia, l’Iran, il Pakistan ed è giunta in India. Nel corso del viaggio sono state filmate interviste a personalità Rom che vivono in quei paesi come al ministro del parlamento croato Veljko Kajtazi, all’attivista Lilyana Kovatcheva, al giornalista Orhan Galjus, al musicista e docente Santino Spinelli. Queste si alternano a momenti di vita delle comunità incontrate e vedute dei tanti paesaggi attraversati ripresi dalla camera car.
Il titolo è tratto dalle parole di Manush Romanov che immaginò la possibilità di dar vita ad un utopico paese Rom.
Romanistan è un progetto promosso dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (DGCCRU), per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
Luca Vitone è nato nel 1964 a Genova, è attivo dalla metà degli anni Ottanta. Con la sua pratica esplora come i luoghi si identifichino attraverso la produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura, le associazioni politiche e le minoranze etniche. Dal 2006 è docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Ha esposto in spazi pubblici e privati sia in Italia che all’estero, tra cui: MACRO, Roma (2020); Museo Pecci, Prato; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2019); Jewish Museum and Tolerance Center, Mosca (2018); P.A.C., Milano (2017); Triennale di Milano (2015); Neuer Berliner Kunstverein, Berlino (2014); Biennale di Venezia (2003-2013).
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria alla mail: info@csacparma.it
Si ringraziano per la collaborazione l’Ufficio Cinema del Comune di Parma e il Cineclub D’Azeglio.
en compagnie d’antonin artaud (my life and times with antonin artaud) / gérard mordillat. 1993
il film “domani”, previsto per domenica 30, è spostato di data e luogo: 6 settembre, teatro verde (di fronte alla stazione trastevere)
un’intervista su “quasi tutti”: da oggi nel sito di nazione indiana
Oggi su Nazione indiana un’intervista sul libro Quasi tutti, uscito per Miraggi Edizioni.
Si nominano o sottintendono tra l’altro: scritture di ricerca, romanzo e antiromanzo, googlism, cut-up, eavesdropping da bar o libreria, Händel, Joyce, San Paolo, poesia, post-poesia, Lacan, Carmelo Bene, spostamento dell’inconscio, Franco Moretti, America del sud, assertività, non-assertività, compassi, Copernico contro Tolomeo (ovviamente vince Tolomeo, purtroppo), flarf, scrittura di genere, antimateria, differx.it, materiali da film, John Swan e lo Speculum mundi (qui in immagine), e Oggettistica.
nazioneindiana.com/2020/08/24/intervista-a-marco-giovenale-su-quasi-tutti/
Grazie alla redazione di N.I. e ad Andrea Inglese per l’ospitalità.
E ovviamente grazie a Gianluca Garrapa per le domande.
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N.b.: nell’impaginazione sul sito, i corsivi sembrano concludere le mie risposte: in realtà introducono le domande. Sono lo spunto da cui Garrapa parte per i suoi interrogativi.
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oggi a roma, h. 22, primo evento “di là dal fiume”: proiezione all’aperto del film “l’uomo meccanico” e concerto-sonorizzazione di earthset
IL FILM
“L’Uomo Meccanico” è un film muto prodotto dalla Milano Films nel 1921. Autore e interprete della pellicola è il francese André Deed (noto in Italia come Cretinetti).
“L’uomo Meccanico” è il primo film di fantascienza/horror prodotto in Italia ad oggi disponibile (del più antico “Il Mostro di Frankenstein” del 1914 si è persa ogni traccia), seppur in versione mutilata.
La pellicola, infatti, era andata perduta e solo negli anni ’90 la Cineteca di Bologna è riuscita a restaurare un lungo frammento proveniente dall’ultima bobina rimasta al mondo, rinvenuta nella Cinemateca Brasileira di San Paolo.
“L’Uomo Meccanico” è per questo poco conosciuto, sebbene rappresenti una tappa molto importante del cinema italiano. Si tratta, della prima pellicola italiana ed una delle prime al mondo ad affrontare il tema dell’automa ed a mostrare la scena dello scontro tra un mostro meccanico buono ed uno cattivo, anticipando di gran lunga temi sviluppati dalla fantascienza posteriore, nonché un certo immaginario “mecha” giapponese.
LA BAND
Quartetto alt-rock bolognese composto da Luigi Varanese, Costantino Mazzoccoli, Emanuele Orsini ed Ezio Romano.
Insieme dal 2012, dopo l’esordio del 2015 con il concept album “In a State of Altered Unconsciousness” e l’EP “POPISM” del 2017, nel 2018 partecipano al workshop Soundtracks del Centro Musica di Modena, curato da Corrado Nuccini (Giardini di Mirò) e Stefano Boni (Museo Nazionale del Cinema di Torino). Nell’ambito del progetto, sotto la supervisione del tutor Nicola Manzan (Bologna Violenta/Ronin), realizzano la sonorizzazione del film muto “L’Uomo Meccanico”, pellicola italo-francese del 1921 restaurata dalla Cineteca di Bologna.
Da questa esperienza nasce un tour, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, che li porta a presentare la sonorizzazione lungo tutto il territorio nazionale e anche all’estero grazie al supporto di Bologna UNESCO City of Music.
Musicalmente, “L’Uomo Meccanico” si presenta come una lunga suite senza soluzione di continuità, in cui la band esplora ed approfondisce gli elementi più sperimentali della sua produzione.
Si passa agevolmente dal post rock alla psichedelia, dal noise ad echi classicheggianti docecafonici ed esatonali ispirati dallo studio delle avanguardie storiche dei primi del ‘900.
Il disco contenente la colonna sonora è stato pubblicato il 31 gennaio 2020 per Dischi Bervisti e Koe Records
facebook.com/events/3159128810809560
le film des instants / frank smith. 2020
[vimeo 404007303 w=640 h=360]
LE FILM DES INSTANTS / THE FILM OF MOMENTS from Frank Smith on Vimeo.
due film ‘in memoriam’: omaggio a pierre martin. in rete sul sito della camera verde
Il Centro culturale LA CAMERA VERDE
presenta
IN MEMORIAM
Omaggio a Pierre Martin
con i film
ASTRAZIONE
e
À PROPOS DE PARIS
di
Giovanni Andrea Semerano
con
Pierre Martin
(2002-2003)
entrambi sul sito
lacameraverde.com
(+ http://www.lacameraverde.org/omaggio-martin.html)
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omaggio a raffaello baldini: roma, casa delle traduzioni, 22 ottobre h 17.30
A Roma, il 22 ottobre alle 17:30
presso la Casa delle traduzioni,
in via degli Avignonesi 32,
Omaggio a Raffaello Baldini
Treno di parole
regia di Silvio Soldini (58′, 2018)
Un omaggio a Raffaello Baldini, poeta e drammaturgo romagnolo, che rivive attraverso le testimonianze di scrittori, poeti e artisti
impreziosite da immagini inedite di repertorio.
A seguire Simone Casetta, curatore della raccolta Compatto, il
quadruplo CD audio delle poesie di Baldini recitate dal poeta, e
Andrea Cortellessa presenteranno
COMPATTO
a cura di Simone Casetta (4 cd audio, Produttori Associati 2019)
Raffaello Baldini è stato un poeta e scrittore, nato a Santarcangelo
di Romagna nel 1924. Laureato in Filosofia a Bologna, nel 1955 si
trasferì a Milano e nel 1962 cominciò a lavorare come giornalista a
«Panorama». Debuttò ufficialmente come poeta nel 1976 con la raccolta
E’ solitèri, cui seguirono negli anni La nàiva (1982), Furistír (1988,
Premio Viareggio), Ad nòta (1995, Premio Bagutta), Intercity (2003).
Ha scritto anche per il teatro i monologhi: Zitti tutti! (1993), Carta
canta (1998), In fondo a destra (2003), La fondazione (2004). È morto
a Milano nel 2005.
nero: “selected films”, by susan cianciolo _ milan, jun 24th
NFQ I Via Privata Passo Pordoi 6, Milan
June 24 at 8PM
NERO and FABIO QUARANTA in collaboration with MARTINA SIMETI present the screening of a selection of films by SUSAN CIANCIOLO.
Artist, designer and performer Susan Cianciolo slips between fields and formats producing a work that evades any categorization of the body through drawing, videos, clothing and kits. In 1995 she founded RUN, a line of clothing produced using found or recycled garments or fabrics, assembled through a participatory approach and ample margin for improvisation, sewn together along with her entourage. In 2001 Cianciolo opened the legendary Run Restaurant, recreated in 2017 on the occasion of the Whitney Biennial in New York. Soon gaining cult status in the art world and that of the New York avant-garde, RUN then evolved into an ‘umbrella’ which to this day brings together broader projects, staged both independently and in collaboration with other designers. Among the videos it will be screened Pro-Abortion; Anti-Pink (1995) and DIADAL (1997), which offer an introduction to the early years of Cianciolo’s production.
Susan Cianciolo is the first guest of the international residency programme that Martina Simeti organises every year over the summer in her gallery in Via Tortona and her family house near Alcamo in Sicily. The residency will culminate in Cianciolo’s solo exhibition at the gallery space in Milan which will open on 18 September 2019 with a performance by the artist.
The screening will be introduced by Susan Cianciolo in conversation with Davide Stucchi.