Archivi tag: Luca Zanini
febbrile / luca zanini. 2022
a poche cose la letargia precede il parassita lo disfa lo svolge con rigori chimici o clorine persistenti lo cataloga con i nervi gli aghi sono stati senz’altro coinvolti provati dall’eccesso di richiami ultravioletti modi incapsulati poi riparte a poche cose cascanti in] differita
tutti i testi di gaetano altopiano e di luca zanini sul sito ‘il cucchiaio nell’orecchio’
l’occasione #0 / luca zanini. 2021
occupazione, attività, impiego, permuta, relazione, professione, mestiere, arte, servizio o faccenda, compito, computo, mansione, resto, funzione, impegno, azione, esione, prestazione, capacità, operazione, elaborazione, opera o manifattura, si ricontano, fantomatica, fatica, sforzo, onesto, sfizio, scritturato, risultante, prodotto, articolo, punto, tolte le immagini, occultamento, innesto, oggetto ma, contrappunto ma, altro conteggio,
asola o]
paco
ma] [Je
me suis débarrassée de ma ‘ville’, de ma meilleure littérature, de tous les éloges, de mes admirations, du vrai et du faux et du ‘vrai’ et du ‘faux’. Au point que si quelque chose prétend m’engager trop intimement, j’ai tendance à disparaître – je me sens disparaître.
Paul Valéry
tessile / luca zanini. 2018
[scribd id=522217266 key=key-HCKCjyekHyStYJMBuaLZ mode=scroll]
podcast di “20”, a cura di radioarte / andrea astolfi: 20 autori per i 20 anni della radio il 20 marzo 2021
asemic sheet / differx. 2011 (maybe)
“Una struttura. Consistente variabile. Asemic può generare l’industriabile da infiniti punti di vista e nonsegni, oltrepassare di slancio l’industrial design? Praticabile portatile ma anche abbandonabile, ecocentrico. Estremo” (Luca Zanini)
20 autori, sabato 20, su radioarte (https://www.radioarte.it/)
Sabato 20 marzo, per tutta la giornata (24 ore continuate) RadioArte, in occasione dei suoi 20 anni, trasmetterà una sequenza di opere di 20 scrittori: Andrea Inglese, Vincenzo Ostuni, Marco Giovenale, Francesco Aprile, Gianluca Garrapa, Alessandra Greco, Michele Zaffarano, Mariangela Guatteri, Luca Zanini, Giorgiomaria Cornelio, Gabriele Stera, Elena Cappai Bonanni, Cristiano Caggiula, Ophelia Borghesan, Paola Silvia Dolci, Andrea Astolfi, Fabio Teti, Barbara Giuliani, Simona Menicocci, Davide Galipò.
I materiali andranno in loop su www.radioarte.it: si tratterà di un happening radiofonico che vedrà dialogare scrittura di ricerca e musica concreta, testo e suono.
_
seconda visione / luca zanini. 2021
a monkey drinks per spiegare] l’epilogo si può perfezionare anche rendere duttile un vero e proprio processo di riepilogazione si] rovescia cento anni sopravvissuti ai cine parrocchiali gli androni tappezzati rinchiusi nel sottoscala gli occhi] restano gli] occhi nel sottoscala feltro feroce[ foresta
il volantino per oggi, 5 settembre, piazza sonnino, roma: scatola sonora di gammm.org (in collaborazione con il teatroinscatola)
leggete, scaricate, stampate, diffondete:
download pdf:
slowforward.files.wordpress.com/2020/09/gammm-scatola-sonora-teatroinscatola-5-set-2020_-bn.pdf
§
(Videointervista a Marco Giovenale sulla SCATOLA SONORA di GAMMM.org : https://video.corriere.it/di-la-fiume-ultimo-week-end-festival/571453da-ed87-11ea-b7a7-558c0458760a)
_
roma, 5 settembre, la scatola sonora di gammm, seconda installazione
A Roma, nel contesto del festival Di là dal fiume* (III edizione, 2020, eventi a ingresso gratuito dal 23 agosto al 6 settembre), il Teatroinscatola, in collaborazione con GAMMM, propone – fra altre iniziative – una SCATOLA SONORA fatta di materiali testuali registrati, che vengono mandati in loop, per due pomeriggi/sere, due sabati consecutivi, il 29 agosto e il 5 settembre, dalle 18 alle 23 circa, al centro di piazza Sonnino, a Trastevere, davanti al cinema Reale. L’installazione, attraverso un meccanismo particolare, ‘vampirizza’ & trasforma un’edicola turistica (dismessa) del Comune in un vero e proprio amplificatore, felicemente vibrante per gli audio di alcuni autori di scritture di ricerca, legati al sito gammm.org. Autori che – in particolare – abbiano pubblicato propri materiali sul sito oppure nella rubrica ‘gammmatica’, all’interno della rivista “l’immaginazione”.
IL PRIMO SABATO, 29 agosto, ha visto succedersi materiali sonori di (in ordine di apparizione): Mariangela Guatteri, Manuel Micaletto, Gherardo Bortolotti, Luca Zanini, Eva Macali e Aimèe Portioli, Vincenzo Ostuni, Renata Morresi, Mario Corticelli, Andrea Inglese, Alberto D’Amico, Alessandro Broggi e Gianluca Codeghini, Jennifer Scappettone, Claudio Salvi, Giulia Felderer, Fabio Lapiana, Silvia Tripodi, Isacco Boldini, Christophe Tarkos (tradotto e) letto da M.Zaffarano, Giorgia Romagnoli, Niccolò Furri, Michele Zaffarano.
IL SECONDO SABATO, 5 settembre, includerà testi di (in ordine alfabetico):
Isacco Boldini, Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi e Gianluca Codeghini, Roberto Cavallera, Fiammetta Cirilli, Mario Corticelli, Elisa Davoglio, Niccolò Furri, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Andrea Inglese, Giulio Marzaioli, Manuel Micaletto, Renata Morresi, Vincenzo Ostuni, Adriano Padua, Andrea Raos, Giorgia Romagnoli, Jennifer Scappettone, Christophe Tarkos (tradotto e) letto da M. Zaffarano, Silvia Tripodi, Michele Zaffarano, Luca Zanini.
La natura puramente installativa dell’operazione è sottolineata dall’assenza, come detto, di reading classici, lettori presenti, azione performativa, retorica ossia spettacolo del poetese o dell’anti-poetese: qui semmai si capovolge, di fatto, la centralità e interezza del corpo e dell’ego dell’autore, facendo emergere ma non esplodere quell’altro scandaloso lato o margine e comunque frammento di fisicità (o alterità) che è la voce, in questo caso integralmente scoperta, sola e quasi senza origine, a servizio del testo come flusso verbale, in uno stato che di fatto non è più la solida griglia tipografica della pagina, ma nemmeno una pura liquidità, una captatio di ritmi e richiami facili allo spettatore. Lo spettatore può essere distratto, nessuno gliene fa una colpa.
EVENTO FACEBOOK:
facebook.com/events/1048100472304401/ … anche se:
Un’installazione testuale non è propriamente un ‘evento’, nel senso spettacolare, non è una performance. Anzi per certi aspetti è l’esatto opposto. Si tratta di un flusso verbale che può essere apprezzato sia con l’attenzione dello spettatore, sia con la distrazione del passante, sia con l’intermittenza del curioso che magari girovaga qua e là e ogni tanto torna ad ascoltare.
In particolare, non è un’occasione conviviale, anche se può diventarlo. Come i testi che la compongono sono nati fuori della religione dell’arte e del testo, e anzi come pagine di post-poesia, così l’installazione in sé non è né un luogo di culto da visitare in punta di piedi, né un attrattore o magnete comunitario. “Gli oggetti che [vi] compaiono non hanno niente a che fare con una comunità e non possono formarne una, possono semplicemente urtare (contro) le sensibilità altrui spostando gli assi della stessa percezione in forme e modi che chi scrive comunque in ogni caso non prevede, non conosce” (https://slowforward.net/2020/09/01/meglio-non-saprei-dire-strappi-e-disfunzioni-e-tensioni-verso-lesterno/).
_
[ * Il progetto Di là dal fiume è vincitore dell’Avviso Pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale ]
§