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oggi, in Camera verde: “Incidenti e provvisori”, di Simona Menicocci

a Roma, OGGI, giovedì 22 marzo 2012, alle ore 19:30

in Camera verde

(via G.Miani 20)

presentazione del libro di poesie

Incidenti e provvisori

di

Simona Menicocci

(Collana Calliope)

Simona Menicocci nasce a Canosa di Puglia nel 1985. Vive a Roma da oltre 10 anni.
Inserita nell’Antologia 2008 della I Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Quaderni di línfera”; selezionata tra i Poeti premiati con Menzione d’onore della 23°edizione del premio “Lorenzo Montano” 2009 con la raccolta poetica Nessunsenso; finalista alla II edizione del concorso “Cose a parole” 2010 organizzato dalla casa editrice Giulio Perrone Editore con la raccolta Il tempo che di notte non c’è; ha esposto l’installazione poetica Saturazioni all’interno della rassegna “150 artisti per 150 anni” organizzata dal Circolo degli Artisti di Roma.
Sue poesie sono apparse su «Poetarum silva», «Pi Greco. Trimestrale di conversazioni poetiche», «Nazione Indiana», «I giovin/astri di Kolibris» ed http://esc-argot.blogspot.it/
Si è laureata in Lettere con una tesi sull’opera di poesia e musica elettronica Tiresia di Giuliano Mesa.

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Centro Culturale La Camera Verde

direttore
Giovanni Andrea Semerano

via Giovanni Miani 20, 20 a, 20b – 00154 Roma
tel. 3405263877

www.lacameraverde.com

promemoria: OGGI, 8 marzo, a Bologna: “Poeti degli anni Zero”

a Bologna, OGGI, giovedì 8 marzo 2012, ore 18:30

presso la Libreria delle Moline

(via delle Moline 3)

Vincenzo Bagnoli

presenta il libro

Poeti degli anni Zero

Gli esordienti del primo decennio

a cura di Vincenzo Ostuni

(Ponte Sisto, 2011)

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saranno presenti il curatore e

Maria Grazia Calandrone

Giovanna Frene

Marco Giovenale

il libro:

Tredici poeti italiani nati fra il 1964 e il 1978, tredici voci innovative,che sfidano le diffuse tentazioni di epigonismo lirico e reinterpretano la felice vocazione allaricerca espressiva del Novecento italiano e internazionale: Gian Maria Annovi, Elisa Biagini, Gherardo Bortolotti, Maria Grazia Calandrone, Giovanna Frene, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Giulio Marzaioli, Laura Pugno, Lidia Riviello, Massimo Sannelli, Sara Ventroni, Michele Zaffarano. Per ogni poeta, un’introduzione di Vincenzo Ostuni, una biobiliografia aggiornata e completa, un’ampia scelta antologica che comprende in tutti i casi alcuni inediti, un testo «metapoetico» dell’autore, un florilegio della critica.

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Vincenzo Ostuni (Roma, 1970) lavora come editor per Ponte alle Grazie. Ha pubblicato Faldone zero-otto (Oèdipus, 2004). Nel 2009 è stato fra i vincitori del Premio Delfini. Il suo secondo libro, Faldone zero-venti, uscirà per Ponte Sisto nella primavera del 2012. È redattore del “Caffè Illustrato” e collaboratore di “alfabeta2”. È inoltre fra gli animatori del collettivo TQ e della rassegna ESCargot all’ESC di Roma.

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la lettura su facebook:
https://www.facebook.com/events/399257283423618/

scheda pdf del volume:

http://www.edizionipontesisto.it/poeti%20anni%20zero%20scheda%20(1).pdf

Libreria delle Moline

https://www.facebook.com/pages/Libreria-Delle-Moline/162751630408951

via delle Moline 3 – 40126 Bologna – tel. 051 232053

[replica] _ su alcune linee di scrittura in questi anni

da un post del 26 marzo 2011

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una precisazione sui testi. mi sono trovato a colloquio con due amici, recentemente (che hanno fra l’altro le stesse iniziali, noto ora!), e in entrambi ho trovato una non completa messa a fuoco della differenza e distanza tra due modi di scrittura alla base di vari libri.

mi spiego.

se si parla di tecnica del cut-up, di prelievi, sought prose oppure poems, eccetera, si parla di Lie lie, A gunless tea, oppure di CDK, di Quasi tutti, di Macchinazione per fiori, o della sezione di prose (solo di quella però!) in La casa esposta o in Shelter.

se si parla di “handwriting”, dunque se intendiamo scrittura non di cut-up, non di assemblaggio ecc., ma scrittura di testi (in prosa) o in versi diretta & “classica” (!) (nel mio caso non so che significhi ciò), allora abbiamo Criterio dei vetri, Numeri primi, Storia dei minuti, Soluzione della materia, le poesie de La casa esposta e di Shelter, Altre ombre, Superficie della battaglia, A rhyme mirror, Double click, Endoglosse.

sono due linee completamente distinte, anche se possono coesistere nello stesso libro (mettendolo più o meno in crisi, da dentro: altro elemento aggiunto).

le poesie de La casa esposta, per esempio, non sono esito di cut-up. mi sembra incredibile doverlo dire, ma evidentemente è stato pensato e qualche precisazione devo pur annotarla.