Archivi tag: Prosa in prosa

a Milano, ven. 30 settembre, presso la Libreria Popolare: Fusco, Giovenale, Schiavone

a Milano, venerdì 30 settembre, alle ore 21:00
presso la Libreria Popolare
(via Tadino 18)

Biagio Cepollaro e Paolo Giovannetti presentano

Florinda Fusco, thérèse
(ed. Polimata, 2011, collana Ex[t]ratione, 07)
postfazione di Nanni Balestrini
http://www.polimata.it/dettaglio_031.php

Marco Giovenale, Quasi tutti
(ed. Polimata, 2010, collana Ex[t]ratione, 06)
postfazione di Paolo Zublena
http://www.polimata.it/dettaglio_079.php

Ivan Schiavone, Strutture [2004-2006]
(ed. Oèdipus, 2010, collana Intrecci)
postfazione di Cecilia Bello Minciacchi
http://absolutepoetry.org/IVAN-SCHIAVONE-STRUTTURE-2004-2006

coordina Alessandro Broggi
saranno presenti gli autori

* * *

per partecipare: https://www.facebook.com/event.php?eid=216783998381888

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Florinda Fusco ha pubblicato poesie e saggi in diverse riviste, e ha curato per Empiria l’edizione critica di Tutti i poteri di Edoardo Cacciatore. Il suo primo testo poetico è linee (Zona, 2001). Il secondo, il libro delle madonne scure, ha vinto il Premio Delfini 2003. Per Oèdipus è uscito nel 2009 tre opere (con prefaz. di M. Ganeri), che raccoglie quei primi due testi e La Signora con l’ermellino.

Marco Giovenale ha pubblicato vari libri in poesia (tra cui Criterio dei vetri, per Oèdipus, nel 2007; e Shelter, Donzelli 2010) e in prosa (tra cui Numeri primi, per Arcipelago, 2006). Una sua biobibligrafia è alla pagina http://slowforward.wordpress.com/bio/

Ivan Schiavone (Roma 1983) ha pubblicato il volume Enuegz (Onyx 2010). Dirige la collana di materiali verbali “Ex[t]ratione” per le Edizioni Polìmata.

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Libreria Popolare
via Tadino 18
20124 Milano

tel. 02-29513268

email: libreriapopolare [at] yahoo [dot] it

su facebook:
https://www.facebook.com/people/Libreria-Popolare-Via-Tadino/100001271416207

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Milano, 30 settembre, Libreria Popolare: Fusco, Giovenale, Schiavone

a Milano, venerdì 30 settembre, alle ore 21:00
presso la Libreria Popolare
(via Tadino 18)

Biagio Cepollaro e Paolo Giovannetti presentano

Florinda Fusco, thérèse
(ed. Polimata, 2011, collana Ex[t]ratione, 07)
postfazione di Nanni Balestrini
http://www.polimata.it/dettaglio_031.php

Marco Giovenale, Quasi tutti
(ed. Polimata, 2010, collana Ex[t]ratione, 06)
postfazione di Paolo Zublena
http://www.polimata.it/dettaglio_079.php

Ivan Schiavone, Strutture [2004-2006]
(ed. Oèdipus, 2010, collana Intrecci)
postfazione di Cecilia Bello Minciacchi
http://absolutepoetry.org/IVAN-SCHIAVONE-STRUTTURE-2004-2006

coordina Alessandro Broggi
saranno presenti gli autori

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per partecipare: https://www.facebook.com/event.php?eid=216783998381888

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Florinda Fusco ha pubblicato poesie e saggi in diverse riviste, e ha curato per Empiria l’edizione critica di Tutti i poteri di Edoardo Cacciatore. Il suo primo testo poetico è linee (Zona, 2001). Il secondo, il libro delle madonne scure, ha vinto il Premio Delfini 2003. Per Oèdipus è uscito nel 2009 tre opere (con prefaz. di M. Ganeri), che raccoglie quei primi due testi e La Signora con l’ermellino.

Marco Giovenale ha pubblicato vari libri in poesia (tra cui Criterio dei vetri, per Oèdipus, nel 2007; e Shelter, Donzelli 2010) e in prosa (tra cui Numeri primi, per Arcipelago, 2006). Una sua biobibligrafia è alla pagina http://slowforward.wordpress.com/bio/

Ivan Schiavone (Roma 1983) ha pubblicato il volume Enuegz (Onyx 2010). Dirige la collana di materiali verbali “Ex[t]ratione” per le Edizioni Polìmata.

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Libreria Popolare
via Tadino 18
20124 Milano

tel. 02-29513268

email: libreriapopolare [at] yahoo [dot] it

su facebook:
https://www.facebook.com/people/Libreria-Popolare-Via-Tadino/100001271416207

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Quattro categorie più una: “loose writing”

Come esistono spostamenti del continente “testo narrativo”, quando accade che blocchi interi di romanzi, o famiglie di autori, che nel tempo e con lo smarginarsi o vicendevole divorarsi delle teorie fanno massa coesa o si disintegrano e – in una ideale deriva dei continenti alfabetici – assumono una diversa configurazione in quello che pensiamo essere un buon rilievo cartografico delle scritture, così si può dire che le teorie stesse, scogliere intere di definizioni, rupi di criticism, possono compattarsi, franare, emergere, collidere (non nella realtà-realtà, fortuna vuole; sì nella più concreta realtà dei segni che ci costruiamo, a proposito della realtà-realtà).

A questo proposito – con io meno critico che autoriale – vorrei suggerire (o dire che vedo, vedrei, penso di vedere) proprio un conflittuale compattamento.

In questi tempi vedo, osservo – e suggerisco – il darsi di una imperfetta ma forse non infelice unione tra categorie o schegge di generi che, considerate poi singolarmente, possono anche non aver ricevuto di fatto una organizzazione e definizione condivisa, ed essere al limite in movimento, addirittura “all’avanguardia”, o perfino di là da venire, in sostanza inespresse. E tuttavia, ancora non espresse e allineate dai critici in elenco, unirsi. Si uniscono. O possono esser passibili di presentazione di gruppo.

Allora ne assommo / accorpo / unisco – o vedo unite – cinque, ora:


– new sentence (Silliman)

– prosa in prosa (Gleize)

– googlism, flarf (Mohammad)

– scrittura concettuale (Goldsmith)

 loose writing

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replica: Prosa e poesia / l’intervista uscita su “L’Ulisse” n.13

POESIA E PROSA

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ripubblico qui le mie risposte al questionario de “L’Ulisse” n. 13 (uscito ad aprile 2010):
http://www.lietocolle.info/upload/l_ulisse_13.pdf

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1. Qual è la sua idea di prosa? Come si definisce il suo approccio alla prosa (anche rispetto alla questione dei generi)?

La mia idea di prosa è ovviamente anche un’idea o massa-matassa non solo mia: è di fatto trasmessa, sovrascritta: è una cosa e una casa anche altrui, costantemente. Precisamente per il fatto di appartenermi, è altra, composita, giocoforza differenziale, effusa direi anzi dissipata ossia sprecata in diffrazioni, prassi e diversioni da prassi (da quelle prediffuse, usurate). È cioè una specie di gomma-somma non aritmetica e anzi mosaico o ventaglio di eredità, microlabirinti e ricodifiche, giostre in buona parte e assai volentieri disallineate dall’usuale asse e traccia playback della prosa che si legge nei libri degli editori generalisti.

(Rispetto a questi ultimi trovo, semmai, e spesso, consonanza felice fra prosa scritta mia e flusso parlato casuale, eavesdropping, banalità da bar, eccetera: però, anche lì, è il quid normante del normale a indispettirmi. Il già dato, il precompreso, il predetto, quanto si sa e si vuole già letto dall’ebetudine dello spettatore di pagina o di festa aggiornato che si fa dire da giornali e inserti cos’è che deve scandire, ritenere, immettere in chat).

Quanto a(l) “me” in abito di lettore-lettore talvolta agìto, che cioè si sa e si vuole ingenuo, ben volentieri spendo tempo sulle pagine di Bram Stoker. Per dire. Non avanzo però molto in qua nel presente, se si tratta di cose così. Stili e modi così. Racconto-racconto. Certo, uno vede il gazzettone, la tabula recensoria dei best editoriali, e si domanda: ma quale roba non è così, in scaffale? Un esercito di marchese e contesse e raccontesse fanno le gare di puntualità. Il tè si serve alle cinque spaccate. Chi c’è c’è. (Ci stanno tutti).

Al posto della “figura dell’editor”, Continua a leggere

per lg ma non solo per lg


per lettere grosse ma non solo per lettere grosse (senza per ora poter anticipare) mg_img raccoglie testi in prosa, possibilmente prosa in prosa. non siate timid*, fluvialmente inviate

a:    mg_img [at] yahoo [dot] it



nb: IMPORTANTE: http://letteregrosse.blogspot.com/p/submit.html

replica: autoannotazioni su LIE LIE

0.

[…]

post quem, posso dire che sono state […] presenti delle intenzioni di ingresso, nell’opera […] relative a più linee contemporanee coestistenti (se non coestese) di stili nella mia scrittura. elenco: formazioni deliranti, scrittura di ricerca orientata dal suono-senso, scrittura di ricerca estranea al suono-senso, semmai concettuale, e infine allegoria, e cut-up.

in fine il principio conclusivo cominciò a essere questo: se non raggiungere molti obiettivi, almeno fallire in tutti.

1.

c’è una sicura parte delirante di massa verbale.
è scrittura di scena, quella. materiale corrente-corrivo.

e c’è una parte di allegoria. in particolare di tipo politico.
ma tutto il resto anche, in varie dosi, affiora. mi spiego.

2.

la bistecca Italia o Italia bistecca («steak italy») che appare all’inizio viene detta e data al suo «apogeo orbitale» ossia al punto più alto dell’orbita.

ironia. dato che: apogeo vuol dire punto più alto – sì – ma, essendo un’orbita planetaria, è come se l’Italia fosse vista staccata dalla terra e orbitante nel punto estremo ossia più lontano dalla Terra: dunque è il paese più lontano dal pianeta Terra che si possa immaginare.

3.

nel libro, sono questi alcuni dei dispositivi testuali dati. possono dunque essere momenti nominali, con elementi impliciti o diffusi e dispersi/diffratti di spiegazione e commento, come di legatura sintattica vincolante.

esempio. l’occorrenza unica della parola «stato» – in linea di massima – innescherebbe l’accezione di “paese” accanto a quella di “status”.

allora da questo incipit di libro si dipartono le istruzioni per interpretare in più modi le pagine che seguono.

ce ne sono poi alcune che non danno esplicitamente la loro chiave o codice, o non immediatamente. ciò non toglie che Continua a leggere

4 maggio, Firenze: lettura di QUASI TUTTI

A Firenze, mercoledì 4 maggio 2011, alle ore 17:00
presso la libreriacafè La Cité
(Borgo San Frediano 20r)
Marco Simonelli

presenta

QUASI TUTTI

di Marco Giovenale

prose in prosa nuove e non nuove

Ed. Polìmata
Postfazione di Paolo Zublena.
Collana Ex[t]ratione (a cura di Ivan Schiavone)

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Sarà presente l’autore

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scheda del libro:
http://www.polimata.it/dettaglio_079.php

mp3 online di una lettura a RadioTre, 21 marzo 2011
(un testo dalla sezione Erano in pericolo):
http://www.radio.rai.it/podcast/A7436125.mp3

la lettura su facebook:
http://www.facebook.com/event.php?eid=117861381626646

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La Cité è