Archivi tag: scrittura asemantica

alteredscale.com #4 is now live

Lima-Lando

AlteredScale.com

(

and… here I guest curated a gallery of asemic writing:

Gallery 17: Asemic Writing — Skinner
Gallery 18: Asemic Writing — Samigulina
Gallery 19: Asemic Writing  — Guatteri
Gallery 20: Asemic Writing  — Tee
Gallery 21: Asemic Writing  — Uzal

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http://alteredscale.com/contents-alteredscale-com-issue-4/

pagine estive (o quasi) che vanno bene anche per l’autunno _ (16) corrispondenza privata : appunti sparsi sul glitch

– (Il concetto di deviazione e scarto può essere inteso non esclusivamente come interno a microintervalli, ma anche nel senso – scientifico – di “tempo profondo”: come, potremmo domandarci, è storicamente “glitch rispetto a noi” la pittura rupestre?) (Per dire). (!).

– Il glitch e altre pratiche nominate in varie occasioni (googlism, scrittura asemantica, ecc.) direi di considerarle sempre in qualche modo all’interno della cornice di quel qualcosa di indefinibile e spiazzante che in forma insoddisfacente grezza e abbreviata tenderei tutt’ora a definire scrittura dopo il “cambio di paradigma”. In questa area smarginata – e da studiare ancora – è molto problematico osservare una “necessità” e un'”opera” nel senso e nei modi in cui queste venivano individuate nelle stagioni o aree (temporalmente non finite) del modernismo e del postmodernismo (ammesso che quest’ultima categoria esista non solo come camera di compensazione di qualcos’altro, come credo).

– L’estrema volubile semi-interminabile variabilità e starei per dire volubilità del testo “dopo il paradigma” non esclude il concetto di necessità, ma ne assottiglia i parametri di definizione. Siamo meno vicini di prima a capire che cosa è un testo necessario, o perché è tale. (Ho in cantiere, su questo, un fascio disordinato di annotazioni che partono dal saggio in più parti, di Giuliano Mesa, Il verso libero e il verso necessario, in cui colgo una contraddizione temo inaggirabile in taluni elementi della proposta interpretativa). Continua a leggere

more infos about “an anthology of asemic handwriting”

booktrailer:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=_Z2zIIs8HVk&w=420&h=315]

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http://www.uitgeverij.cc/publications/an-anthology-of-asemic-handwriting/

http://www.amazon.com/Anthology-Asemic-Handwriting-Michael-Jacobson/dp/9081709178/

About the book (from Uitgeverij):
An Anthology of Asemic Handwriting is the first book-length publication to collect the work of a community of writers on the edges of illegibility. Asemic writing is a galaxy-sized style of writing, which is everywhere yet remains largely unknown. For human observers, asemic writing may appear as lightning from a storm, a crack in the sidewalk, or the tail of a comet. But despite these observations, asemic writing is not everything: it is just an essential component, a newborn supernova dropped from a calligrapher’s hand. Asemic writing is simultaneously communicating with the past and the future of writing, from the earliest undeciphered writing systems to the xenolinguistics of the stars; it follows a peregrination from the preliterate, beyond the verbal, finally ending in a postliterate condition in which visual language has superseded words. An Anthology of Asemic Handwriting is compiled and edited by Tim Gaze from Asemic magazine and Michael Jacobson from The New Post-Literate blog.

Works by:
Reed Altemus, mIEKAL aND, Rosaire Appel, Francesco Aprile, Roy Arenella, Derek Beaulieu, Pat Bell, John M. Bennett, Francesca Biasetton, Volodymyr Bilyk, Tony Burhouse & Rob Glew, Nancy Burr, Riccardo Cavallo, Mauro Césari, Peter Ciccariello, Andrew Clark, Carlfriedrich Claus, Bob Cobbing, Patrick Collier, Robert Corydon, Jeff Crouch, Marilyn Dammann, Donna Maria Decreeft, Alessandro De Francesco, Monica Dengo, Mirtha Dermisache, Bill Dimichele, Christian Dotremont, Jean Dubuffet, Max Ernst, Mark Firth, Eckhard Gerdes, Mike Getsiv, Jean-Christophe Giacottino, Marco Giovenale, Meg Green, Brion Gysin, Jeff Hansen, Huái Sù, Geof Huth, Isidore Isou, Michael Jacobson, Satu Kaikkonen, Jukka-Pekka Kervinen, Rashid Koraishi, Irene Koronas, Edward Kulemin, Lê Quốc Việt & Trần Trọng Dương, Jim Leftwich, Misha Magazinnik, Matt Margo, André Masson, Nuno de Matos, Willi Melnikov, Morita Shiryu, Sheila E. Murphy, Nguyễn Đức Dũng, Nguyễn Quang Thắng, Phạm Văn Tuấn, François Poyet, Kerri Pullo, Lars Px, Marilyn R. Rosenberg, Roland Sabatier, Ekaterina Samigulina & Yuli Ilyshchanska, Alain Satié, Karen L. Schiff, Spencer Selby, Peggy Shearn, Ahmed Shibrain, Christopher Skinner, Hélène Smith, Lin Tarczynski, Morgan Taubert, Andrew Topel, Cecil Touchon, Louise Tournay, Trần Trọng Dương, Lawrence Upton, Sergio Uzal, Marc van Elburg, Nico Vassilakis, Glynda Velasco, Simon Vinkenoog, Vsevolod Vlaskine, Cornelis Vleeskens, Anthony Vodraska, Voynich Manuscript, Jim Wittenberg, Michael Yip, Logan K. Young, Yorda Yuan, Camille Zehenne, Zhāng Xù, & others

About asemic writing:
http://en.wikipedia.org/wiki/Asemic_writing
http://asemic.net/
http://thenewpostliterate.blogspot.it/
http://asemic-net.blogspot.it/
http://foffof2.blogspot.it/
https://www.facebook.com/groups/76178850228/
https://groups.google.com/forum/?hl=en&fromgroups#%21forum/asemic

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pagine estive (o quasi) che vanno bene anche per l’autunno _ (8) due post su punto critico

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note sul concetto di “installance”

variaz. dell’intervento già pubblicato in 
http://installance.blogspot.com/2010/09/1.html il 17 sett. 2010
(e su Punto critico ieri mattina)

1.

Ovviamente Robert Barry sul finire degli anni Sessanta ha svolto un lavoro molto vicino al concetto di installance. Dove l’indeterminazione è dominante e non c’è però accenno alla segretezza.

Rilasciare una quantità di elio o neon “da qualche parte nell’atmosfera” è indeterminazione; ma la performance è tale: c’è azione, pubblico, volendo. Che poi l’account, la descrizione-dichiarazione-racconto spieghi post quem ciò che ha avuto luogo, e il fatto che la performance ha avuto luogo, non toglie “segretezza” e nascondimento al lavoro.

Inoltre, tutto il resto è definito e chiaro: si sa che tipo di gas è quello rilasciato, e viene detto, se ne conosce e viene dichiarata la quantità, eccetera.

Se si rilascia segretamente in luogo preciso ma solo fotografato e non dichiarato un oggetto di dimensioni indefinite, spesso coperto di scrittura o asemantica o illeggibile o cancellata, i gradi e strati di non conoscenza sono tali da rendere l’opera definitivamente non perimetrabile, senza tuttavia rinunciare alla sua materialità.

Senza dover ricorrere a un gas o a un’idea, un concetto.

Attenzione: è tuttavia e comunque possibile, attraverso l’installance, ricorrere precisamente a Continua a leggere

pagine estive (o quasi) che vanno bene anche per l’autunno _ (4) un articolo sulla scrittura asemantica: su “l’immaginazione”, n. 274

asemic

nella rubrica ‘gammmatica’,
in «l’immaginazione», n. 274,
mar.-apr. 2013, p. 41

poi in PUNTO CRITICO: http://puntocritico.eu/?p=5615
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“an anthology of asemic handwriting”


[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=_Z2zIIs8HVk&w=420&h=315]

“An Anthology of Asemic Handwriting” now available for preorder. Shipping expected this month.http://www.uitgeverij.cc/publications/an-anthology-of-asemic-handwriting/
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