Qui non c’è niente da leggere. Libri d’artista dagli archivi genovesi – a cura di Veronica Bassini, Caterina Gualco e Leo Lecci. Genova, Museo di Villa Croce, 11 gennaio – 30 marzo 2024. Inaugurazione il 10 gennaio, ore 18:00.
Archivi tag: Villa Croce
oggi, 22 giugno, a genova, al museo d’arte contemporanea di villa croce: il caso louis wolfson
evento facebook:
https://www.facebook.com/events/s/larte-irregolare-le-altre-gius/648393993451059/
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L’arte irregolare e le altre
prima parte
letteratura – linguaggio – avanguardie
Museo d’arte contemporanea di Villa Croce
18 maggio – 28 giugno 2023
GIUSEPPE ZUCCARINO
Il caso Louis Wolfson
OGGI, giovedì 22 giugno 2023, ore 17, Museo di Villa Croce, via J. Ruffini 3, Genova
La pubblicazione, nel 1970, del libro autobiografico Le Schizo et les langues, scritto direttamente in francese da un giovane e sconosciuto psicotico di New York, ha fatto sorgere non tanto un caso clinico, quanto piuttosto un caso letterario. L’opera infatti ha suscitato l’entusiasmo di scrittori quali Le Clézio e Auster, nonché l’interesse di filosofi come Deleuze e Foucault. In quel libro, l’autore spiegava quali bizzarre tecniche avesse inventato per eludere i discorsi in inglese, fastidiosi alle sue orecchie (specie quando provenivano da sua madre), trasformandoli in un miscuglio di parole francesi, tedesche, russe o ebraiche, simili per suono e senso a quelle di partenza. Quattordici anni dopo, da un altro suo volume, Ma mère, musicienne, est morte…, apprendiamo come è proseguita la sua esistenza: mentre lui dedicava molto tempo a scommettere sulle corse dei cavalli e a sognare un’estinzione della specie umana, sua madre si è ammalata di cancro, cosa che stranamente ha contribuito a far cessare l’ostilità che egli nutriva verso di lei. Ma le avventure dello «schizo» sono continuate anche in seguito, con una vincita milionaria alla lotteria elettronica e il trasferimento in Porto Rico, dove, ultranovantenne, vive tuttora.
Giuseppe Zuccarino, nato nel 1955, è critico e traduttore. Ha pubblicato vari volumi di saggi, tra cui Percorsi anomali (2002); Il desiderio, la follia, la morte (2005); Il dialogo e il silenzio (2008); Da un’arte all’altra (2009); Note al palinsesto (2012); Prospezioni. Foucault e Derrida (2016); Immagini sfuggenti. Saggi su Blanchot (2018); Interscambi. Filosofia, letteratura, pittura (2019); Forme della singolarità. Da Michaux a Quignard (2022). Ha tradotto fra l’altro opere di Bataille, Klossowski, Blanchot, Caillois e Barthes.
INGRESSO GRATUITO
22 giugno, genova, museo d’arte contemporanea di villa croce: il caso louis wolfson
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https://www.facebook.com/events/s/larte-irregolare-le-altre-gius/648393993451059/
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L’arte irregolare e le altre
prima parte
letteratura – linguaggio – avanguardie
Museo d’arte contemporanea di Villa Croce
18 maggio – 28 giugno 2023
GIUSEPPE ZUCCARINO
Il caso Louis Wolfson
giovedì 22 giugno 2023, ore 17, Museo di Villa Croce, via J. Ruffini 3, Genova
La pubblicazione, nel 1970, del libro autobiografico Le Schizo et les langues, scritto direttamente in francese da un giovane e sconosciuto psicotico di New York, ha fatto sorgere non tanto un caso clinico, quanto piuttosto un caso letterario. L’opera infatti ha suscitato l’entusiasmo di scrittori quali Le Clézio e Auster, nonché l’interesse di filosofi come Deleuze e Foucault. In quel libro, l’autore spiegava quali bizzarre tecniche avesse inventato per eludere i discorsi in inglese, fastidiosi alle sue orecchie (specie quando provenivano da sua madre), trasformandoli in un miscuglio di parole francesi, tedesche, russe o ebraiche, simili per suono e senso a quelle di partenza. Quattordici anni dopo, da un altro suo volume, Ma mère, musicienne, est morte…, apprendiamo come è proseguita la sua esistenza: mentre lui dedicava molto tempo a scommettere sulle corse dei cavalli e a sognare un’estinzione della specie umana, sua madre si è ammalata di cancro, cosa che stranamente ha contribuito a far cessare l’ostilità che egli nutriva verso di lei. Ma le avventure dello «schizo» sono continuate anche in seguito, con una vincita milionaria alla lotteria elettronica e il trasferimento in Porto Rico, dove, ultranovantenne, vive tuttora.
Giuseppe Zuccarino, nato nel 1955, è critico e traduttore. Ha pubblicato vari volumi di saggi, tra cui Percorsi anomali (2002); Il desiderio, la follia, la morte (2005); Il dialogo e il silenzio (2008); Da un’arte all’altra (2009); Note al palinsesto (2012); Prospezioni. Foucault e Derrida (2016); Immagini sfuggenti. Saggi su Blanchot (2018); Interscambi. Filosofia, letteratura, pittura (2019); Forme della singolarità. Da Michaux a Quignard (2022). Ha tradotto fra l’altro opere di Bataille, Klossowski, Blanchot, Caillois e Barthes.
INGRESSO GRATUITO
oggi, 13 aprile, a genova: presentazione di “da una non breve unità di tempo”, di sandro ricaldone
RICALDONE A VILLA CROCE
OGGI, giovedì 13 aprile, alle ore 17:30, al Museo di arte contemporanea di Villa Croce (via Ruffini, Genova) sarà presentato il volume di Sandro Ricaldone Da una non breve unità di tempo (Il Canneto editore, pagine 525, 30 euro). All’incontro, introdotto da Francesca Serrati, parteciperanno Giorgia Barzetti, Stefano Bigazzi, Nicolò De Mari, Giuliano Galletta.
IL LIBRO
Gli artisti, i movimenti, i temi e le polemiche che hanno caratterizzato la scena artistica genovese degli ultimi trentacinque anni. Sandro Ricaldone, storico e critico d’arte, curatore, collezionista, instancabile animatore culturale, con questa la raccolta di scritti articoli, saggi, presentazioni, disegna un quadro, esauriente e approfondito, della storia dell’arte contemporanea a Genova. Si tratta di un testo unico, che colma una lacuna nel panorama editoriale, che offre al lettore e all’appassionato, ma anche all’addetto ai lavori, uno strumento fondamentale per comprendere un fenomeno complesso e variegato come quello della ricerca estetica piú recente. Le personalità dei singoli artisti, anche grazie al ricchissimo archivio personale dell’autore, vengono lette e interpretate, con puntualità e rigore ma anche con notevole empatia, nel contesto storico nazionale e internazionale. Dalla poesia visiva alla performance, dall’arte antropologica al neo-pop, il periodo preso in esame risulta fra i piú complessi, contradditori ma anche stimolanti della seconda parte del Novecento e dell’inizio del XXI secolo.
Ricaldone è uno dei massimi esperti delle neo-avanguardie europee – Bauhaus immaginista, Lettrismo, Internazionale situazionista, Fluxus – alle quali ha dedicato il precedente volume L’avantgarde se rend pas, (edito nel 2018 sempre per i tipi del Canneto) e che con questo libro va a costituire un dittico di straordinario interesse e originalità. Fra gli artisti presi in esame in questo volume (a cui l’autore è stato particolarmente legato): Roberto Agus, Pier Giulio Bonifacio, Aurelio Caminati, Claudio Costa, Pier Giorgio Colombara, Andrea Crosa, Beppe Dellepiane, Mauro Ghiglione, Stefano Grondona, Carlo Merello, Anna Oberto, Martino Oberto, Angelo Pretolani, Roberto Rossini, Rodolfo e Luca Vitone e molti altri.
genova, 13 aprile, presentazione di “da una non breve unità di tempo”, di sandro ricaldone
RICALDONE A VILLA CROCE
Giovedì 13 aprile, alle ore 17:30, al Museo di arte contemporanea di Villa Croce (via Ruffini, Genova) sarà presentato il volume di Sandro Ricaldone Da una non breve unità di tempo (Il Canneto editore, pagine 525, 30 euro). All’incontro, introdotto da Francesca Serrati, parteciperanno Giorgia Barzetti, Stefano Bigazzi, Nicolò De Mari, Giuliano Galletta.
IL LIBRO
Gli artisti, i movimenti, i temi e le polemiche che hanno caratterizzato la scena artistica genovese degli ultimi trentacinque anni. Sandro Ricaldone, storico e critico d’arte, curatore, collezionista, instancabile animatore culturale, con questa la raccolta di scritti articoli, saggi, presentazioni, disegna un quadro, esauriente e approfondito, della storia dell’arte contemporanea a Genova. Si tratta di un testo unico, che colma una lacuna nel panorama editoriale, che offre al lettore e all’appassionato, ma anche all’addetto ai lavori, uno strumento fondamentale per comprendere un fenomeno complesso e variegato come quello della ricerca estetica piú recente. Le personalità dei singoli artisti, anche grazie al ricchissimo archivio personale dell’autore, vengono lette e interpretate, con puntualità e rigore ma anche con notevole empatia, nel contesto storico nazionale e internazionale. Dalla poesia visiva alla performance, dall’arte antropologica al neo-pop, il periodo preso in esame risulta fra i piú complessi, contradditori ma anche stimolanti della seconda parte del Novecento e dell’inizio del XXI secolo.
Ricaldone è uno dei massimi esperti delle neo-avanguardie europee – Bauhaus immaginista, Lettrismo, Internazionale situazionista, Fluxus – alle quali ha dedicato il precedente volume L’avantgarde se rend pas, (edito nel 2018 sempre per i tipi del Canneto) e che con questo libro va a costituire un dittico di straordinario interesse e originalità. Fra gli artisti presi in esame in questo volume (a cui l’autore è stato particolarmente legato): Roberto Agus, Pier Giulio Bonifacio, Aurelio Caminati, Claudio Costa, Pier Giorgio Colombara, Andrea Crosa, Beppe Dellepiane, Mauro Ghiglione, Stefano Grondona, Carlo Merello, Anna Oberto, Martino Oberto, Angelo Pretolani, Roberto Rossini, Rodolfo e Luca Vitone e molti altri.