Archivio mensile:Giugno 2011

Firenze: rassegna internazionale di poesia e traduzione

Il NTL (Nuovo Traduttore Letterario) e il Laboratorio Nuova Buonarroti – Quinto Alto

Presentano

VOCI LONTANE VOCI SORELLE, VOCI A FRONTE
(rassegna internazionale di poesia e traduzione)

21 giugno – 6 luglio 2011

BIBLIOTECA DELLE OBLATE. via dell’Oriuolo 26 /
VILLA MORGHEN, via Feliceto 8, Settignano /
VILLA ROMANA, via Senese 68

ingresso libero

Programma: Continua a leggere

una palpitante legittimità

      
vulcanismo fiammingo del mutuante, su pegno. jameson addentando la ciambella saprà non essere semplificatorio. l’alpino si porta la samsonite in cima, ha sprecato la trasmissione. non lo chiamano più al grande pollinoso. deve pregare afrodite, alza un’ara di sequoia. non trova la sequoia, alza un’ara di ecosistema. prende il dépliant per andare alla baita. ci sono molte baite su questi monti. servono per accumulare bacche.
   

Bortolotti & Giovenale: oggi c/o La Punta della Lingua 2011

dal com. stampa Nie Wiem:

La Punta della Lingua 2011

Poesia Festival (VI edizione)

Ancona e Portonovo 14-21 giugno

oggi, venerdì 17 giugno | ore 18.30

Auditorium Polveriera, Parco del Cardeto “Franco Scataglini” (Ancona)

Googlism, copia-incolla e poesie cercate

Montaggi e smontaggi testuali ai tempi di internet

Incontro con gli autori Marco Giovenale e Gherardo Bortolotti

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Bibli news (sad news)

BIBLINEWS DEL 14 giugno 2011

centro culturale libreria bibli

via dei fienaroli 28 – roma-trastevere


 

Il 30 giugno Bibli è costretta a lasciare la sua sede storica di Via dei Fienaroli: il prezzo degli affitti è ormai troppo alto e il prezzo dei libri troppo poco regolamentato perché una libreria indipendente possa andare avanti da sola nel centro storico.

Ma faremo di tutto perché possa riaffiorare altrove, con un vestito nuovo e nuove idee.

Per oltre vent’anni, quasi ogni giorno, Bibli ha accolto persone, musiche e storie, incrociando sguardi verso l’esterno e verso l’interno. Non si condivide tanta bellezza e vitalità senza un debito di gratitudine, enorme, verso chi l’ha portata.    

 

 

 BIBLI IN VENDITA… PORTANE UN PEZZO A CASA…

La libreria Bibli chiude e si mette “in vendita”: tutti gli arredi, sedie, tavoli, scaffalature e persino un pianoforte a coda Yamaha possono essere acquistati a prezzi di realizzo…

E, fino al 30 giugno, su tutti i libri sarà applicato uno sconto del 30%.

 


IL PERSONALE DI BIBLI…

In sedici anni di attività, da Bibli hanno lavorato tante persone e nel tempo si è formata una squadra affidabile e professionale: una squadra che è ora alla ricerca di nuova occupazione.

Da Ana (338.3417906), che mette la sua arte culinaria a disposizione di chiunque abbia bisogno di una cuoca esperta e seria, a Mita, Ramona, Livia e Agneska, che in caffetteria hanno sempre garantito un servizio puntuale.

E poi la contabile Laura, l’addetto stampa Giovanni, i librai Leonardo, Chiara, Raffaele e Rolanda, che hanno maturato una vastissima esperienza e che possono garantire una gestione attenta e precisa della libreria.

 

replica: Prosa e poesia / l’intervista uscita su “L’Ulisse” n.13

POESIA E PROSA

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ripubblico qui le mie risposte al questionario de “L’Ulisse” n. 13 (uscito ad aprile 2010):
http://www.lietocolle.info/upload/l_ulisse_13.pdf

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1. Qual è la sua idea di prosa? Come si definisce il suo approccio alla prosa (anche rispetto alla questione dei generi)?

La mia idea di prosa è ovviamente anche un’idea o massa-matassa non solo mia: è di fatto trasmessa, sovrascritta: è una cosa e una casa anche altrui, costantemente. Precisamente per il fatto di appartenermi, è altra, composita, giocoforza differenziale, effusa direi anzi dissipata ossia sprecata in diffrazioni, prassi e diversioni da prassi (da quelle prediffuse, usurate). È cioè una specie di gomma-somma non aritmetica e anzi mosaico o ventaglio di eredità, microlabirinti e ricodifiche, giostre in buona parte e assai volentieri disallineate dall’usuale asse e traccia playback della prosa che si legge nei libri degli editori generalisti.

(Rispetto a questi ultimi trovo, semmai, e spesso, consonanza felice fra prosa scritta mia e flusso parlato casuale, eavesdropping, banalità da bar, eccetera: però, anche lì, è il quid normante del normale a indispettirmi. Il già dato, il precompreso, il predetto, quanto si sa e si vuole già letto dall’ebetudine dello spettatore di pagina o di festa aggiornato che si fa dire da giornali e inserti cos’è che deve scandire, ritenere, immettere in chat).

Quanto a(l) “me” in abito di lettore-lettore talvolta agìto, che cioè si sa e si vuole ingenuo, ben volentieri spendo tempo sulle pagine di Bram Stoker. Per dire. Non avanzo però molto in qua nel presente, se si tratta di cose così. Stili e modi così. Racconto-racconto. Certo, uno vede il gazzettone, la tabula recensoria dei best editoriali, e si domanda: ma quale roba non è così, in scaffale? Un esercito di marchese e contesse e raccontesse fanno le gare di puntualità. Il tè si serve alle cinque spaccate. Chi c’è c’è. (Ci stanno tutti).

Al posto della “figura dell’editor”, Continua a leggere

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