Archivio mensile:Luglio 2011
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tre articoli recenti
povertà assoluta
Italia, Istat: 3,129 milioni di italiani in povertà assoluta
http://it.notizie.yahoo.com/italia-istat-3-129-milioni-di-italiani-povert-094222041.html
i.0035, asemic letter
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da gammm: da una lettera a allen ginsberg / w. s. burroughs. 1960
Caro Allen:
non c’è niente da temere. Vaya adelante. Guarda. Ascolta. Senti. […] Ho provato più di una volta a dirti comunicarti quello che so. Non hai voluto o non hai potuto ascoltare. “Non puoi mostrare a una persona quel che non ha visto”. Brion Gysin Per Hassan Sabbah. Ascolti ora? Prendi la copia allegata a questa lettera. Tagliala lungo le righe. Rimettila insieme accostando sezione uno a sezione tre e sezione due a sezione quattro. Ora leggi ad alta voce e sentirai la Mia Voce. La voce di chi? Ascolta. Taglia e rimetti insieme secondo una combinazione qualsiasi. Leggi ad alta voce. Non posso scegliere ma sento. Non Pensarci. Non teorizzare. Provaci. Fai lo stesso con le tue poesie. Con una poesia o con un brano di prosa qualsiasi. Provaci. Cerchi “aiuto”. Eccolo. Prendici la mano. […]
*
William Burroughs a Allen Ginsberg, 21 giugno 1960
[in Le lettere dello yage, tr. it. di Andrew Tanzi, Adelphi, Milano 2010, p. 142]
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un testo di R. Cavallera ora su eexxiitt
bearded
Iginio De Luca : 21 luglio c/o ass. cult. senzatitolo, via Panisperna 100
Senzatitolo ospita una visualizz-azione di Iginio De Luca dal titolo Le voci di dentro. La proiezione delle immagini di opere, tutte appartenenti alla Collezione della GNAM, e dai titoli chiaramente allusivi alla situazione in cui versa la politica culturale in Italia, transiterà in streaming dalla facciata esterna dell’ala Cosenza, da anni in attesa di ristrutturazione, all’ interno di uno spazio privato.
Questo nuovo intervento di Iginio De Luca si presenta come il viaggio ( tele-trasporto e/o metamorfosi) di opere, viventi all’interno di uno spazio istituzionale, in grado di diventare icone elettroniche, atti di denuncia e infine fantasmi capaci di materializzarsi nei locali dello spazio privato di via Panisperna,
Le implicazioni e le suggestioni di questo corto-circuito tra pubblico e privato forniranno nuovi spunti di riflessione sulla funzione sociale e politica dell’espressione artistica .





