Archivio mensile:Luglio 2011

da gammm: da una lettera a allen ginsberg / w. s. burroughs. 1960


Caro Allen:

non c’è niente da temere. Vaya adelante. Guarda. Ascolta. Senti. […] Ho provato più di una volta a dirti comunicarti quello che so. Non hai voluto o non hai potuto ascoltare. “Non puoi mostrare a una persona quel che non ha visto”. Brion Gysin Per Hassan Sabbah. Ascolti ora? Prendi la copia allegata a questa lettera. Tagliala lungo le righe. Rimettila insieme accostando sezione uno a sezione tre e sezione due a sezione quattro. Ora leggi ad alta voce e sentirai la Mia Voce. La voce di chi? Ascolta. Taglia e rimetti insieme secondo una combinazione qualsiasi. Leggi ad alta voce. Non posso scegliere ma sento. Non Pensarci. Non teorizzare. Provaci. Fai lo stesso con le tue poesie. Con una poesia o con un brano di prosa qualsiasi. Provaci. Cerchi “aiuto”. Eccolo. Prendici la mano. […]

*

William Burroughs a Allen Ginsberg, 21 giugno 1960


[in Le lettere dello yage, tr. it. di Andrew Tanzi, Adelphi, Milano 2010, p. 142]


bearded

  
non tutto quello che gli scrittori scrittano, dice, dice balordinenni, è tutto quello che possono devono, dice lui. fa lui, lui sì fa che non tutto quello che scrivono devono scritto, il detto scrivono. dice lui quando lo scrive sul giornale, sul giornale dove lui ne gli scrive, ai loro ai scritti illimani, ci lui, lui non del resto. è quello che tutti non mica tutti tutto quello che gli passa per la dicono, eh, dice appassisce, bolardino, di nenni, di natta, di panatta. te lo ricordi dice non tutti anche lui lo dicevano, quando tu dice lui non dicevano che non dovevate scriverne quando lo scrivevate, dicono forse? te lo ricordi no? né né. non tutti quelli che scrivono sono tutto quello che hanno scritto dice baden baden, dico biderlinatti, gesù crisantemo, santa marta leroy, costato cossutta, le agritour conficcate, dalemuto, non potete dovete mica. quando vi scrivono i lettori che ti leggono solo i verbatori? quando quanti la crisi? c’è la quanta della crisi? sono solo tutti loro che si leggono tra di circolo. gretabella, credi a me, non ti scrìviti ti fa male. viene il ti pelo alle ti mani si diventi barbabelli. vedi te lo ti dice.
  

Iginio De Luca : 21 luglio c/o ass. cult. senzatitolo, via Panisperna 100


Senzatitolo ospita una visualizz-azione di Iginio De Luca dal titolo Le voci di dentro. La proiezione delle immagini di opere, tutte appartenenti alla Collezione della GNAM, e dai titoli chiaramente allusivi alla situazione in cui versa la politica culturale in Italia, transiterà in streaming dalla facciata esterna dell’ala Cosenza, da anni in attesa di ristrutturazione, all’ interno di uno spazio privato.

Questo nuovo intervento di Iginio De Luca si presenta come il viaggio ( tele-trasporto e/o metamorfosi) di opere, viventi all’interno di uno spazio istituzionale, in grado di diventare icone elettroniche, atti di denuncia e infine fantasmi capaci di materializzarsi nei locali dello spazio privato di via Panisperna,

Le implicazioni e le suggestioni di questo corto-circuito tra pubblico e privato forniranno nuovi spunti di riflessione sulla funzione sociale e politica dell’espressione artistica .