Archivio mensile:Settembre 2011

“Sebben che siamo donne…”

Nell’ambito del progetto pluriennale ARTELibera. Palazzo Libera per l’Arte Contemporanea, curato dalla PROMART – Libera Associazione per la Promozione delle Arti, in collaborazione con il Comune di Villa Lagarina (TN), il prossimo 17 settembre si inaugura negli spazi di Palazzo Libera, la mostra SEBBEN CHE SIAMO DONNE…, curata da Angela Madesani.
La rassegna ospita le opere di otto artisti (Pietro D’Agostino, Katia Dilella, Loredana Galante, Julia Krahn, Angelo Morandini, Silvia Nòferi, Alberta Pellacani e Claus Vittur), impegnati a fornire la loro personale lettura sul tema del femminile.
Come annota la curatrice della mostra: « …Le battute non si contano. Ci tocca ancora sentirci chiamare “angeli del focolare”, ci tocca ogni giorno doverci difendere dallo stalking, che per fortuna da qualche tempo è diventato reato. Ancora molte donne hanno paura di denunciare quelle violenze, quei maltrattamenti, che il più delle volte avvengono tra le pareti domestiche. Insomma ogni giorno, passo dopo passo, il cammino da percorrere è ancora molto. Credo, in tal senso, che anche la ricerca artistica possa costituire un aiuto.
Così è stata operata la scelta dei lavori di otto artisti uomini e donne, che attraverso le opere, realizzate con linguaggi profondamente diversi tra loro, hanno affrontato lo sguardo nei confronti dell’universo femminile. Ne esce un’interessante e variegata panoramica in cui il titolo è la prima strofa di una canzone popolare femminista, che ha segnato quelli che come me hanno vissuto la loro infanzia negli anni Settanta: «Sebben che siamo donne /
paura non abbiamo /
per amor dei nostri figli
/ per amor dei nostri figli.
/ Sebben che siamo donne
/ paura non abbiamo /per amor dei nostri figli /
in lega ci mettiamo».»

La mostra sarà accompagnata da un catalogo (Ed. Publistampa, Collana Arte) in cui sono pubblicate le immagini di tutte le opere esposte e un saggio critico (italiano/inglese) firmato da Angela Madesani.
L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Trentino/Alto Adige e dalla Provincia Autonoma di Trento, è sostenuta dalla TARGET sas (www.target-tn.it).

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mi diverto molto di più. non capite? mi diverto molto di più. non devo leggere quelle cose, devo leggere quelle altre. capite? non capite che mi diverto? vedete come potete divertirvi anche voi? non vedete?
con la conserva di mattonelle a colla è reso un altro servigio alla bobina ad amo. le barre si muovono in gruppo per il lancio aperto. che varietà di gente sui pavimenti, non trovi? -ate? senza il commercio. senza “il meglio di” (sempre esattori).
   

Alessandro Broggi, “Coffee table book” (Transeuropa, 2011)

La raccolta consta di ventisei quartine regolari, costruite giuntando e armonizzando ad sensum versi stringa che sono sintagmi-stemmi (per lo più nominali) ripresi dai media di consumo, e insieme limpidi esempi di liricità esausta da luogo comune della qualità di massa.

Ne risulta un dettato di superficie semplice e falsamente seducente, che cela un’ironia critica ultrasottile.

Il tutto è racchiuso dalla metafora del Coffee-table book, cioè del libro illustrato patinato, “con tante belle fotografie” (e solo minime didascalie testuali: che però girerebbero qui a vuoto, senza referente), un oggetto da tavolo d’intrattenimento per alleviare la noia o stimolare la conversazione, metafora della cultura come vissuta oggi dai più: quale mero “contenuto culturale”, passatempo leggero o pretesto piacevole di nessuna profondità e importanza.

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Il CD allegato, di Gianluca Codeghini

Pendant musicale della produzione di contenuti culturali testuali è la “produzione di suoni”. Anche nel concept del CD la partita si gioca sulle strategie del riuso e dell’interpolazione, di materiali però costruiti ad hoc: parti ritmiche (contrabbasso preparato, batteria e percussioni) ricavate da lunghe sessioni improvvisative su set strutturali desunti dalle quartine di Broggi, e linee melodiche (clarinetto, fagotto, tromba, trombone, chitarra, tastiere ed elettronica) sfrangiate e sfuggenti il cui profilo ultimo è spesso poco più che un jingle.

http://www.inaudita.it/dettaglio_libro.php?id_libro=30

Steve Roden

http://www.inbetweennoise.com/surfaceshifts.html
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http://www.inbetweennoise.com/mir.html
http://www.inbetweennoise.com/debussypaintings1.html

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