Archivio mensile:Marzo 2013

memo: du caractère relatif de la présence des choses

DU CARACTÈRE RELATIF DE LA PRÉSENCE DES CHOSES

[ IRMAR – INSTITUT DES RECHERCHES MENANT A RIEN ]

mise en scène / Mathieu Besset et Victor Lenoble
avec / Baptiste Amann, Solal Bouloudnine, Alexandre Le Nours (le 29), Lyn Thibault et Olivier Veillon
production et diffusion / Amélie Philippe
construction du nouveau décor / Denis Marcos – Chico

production / l’OUTIL

DU 26 AU 30 MARS
à la Ménagerie de Verre, Paris
20h30
Festival Étrange Cargo

réservations : ici
site irmar : ici

BONUS : l’irmar improvise sur France Culture à l’Atelier Intérieur avec Ben Vautier : ici

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umberto bignardi in camera verde: giovedì 28 marzo

a Roma, giovedì 28 marzo 2013

presso LA CAMERA VERDE
in via Giovanni Miani n.20

dalle 18:00 alle 21:00

inaugurazione della mostra di pittura e presentazione della cartella d’artista

ARCHIVIO INELUTTABILE

di

Umberto Bignardi

con un testo di
Nanni Cagnone

a cura di
Giovanni Andrea Semerano

comunicato stampa:
http://slowforward.files.wordpress.com/2013/03/umberto-bignardi-cs-lacameraverde-2-1.pdf

La mostra si può visitare tutti i giorni dal 28 marzo al 16 maggio dalle ore 17:00 alle ore 21:00, esclusi i lunedì. La mattina per appuntamento.

Cento opere su carta, in formato A4, tecnica mista, divise in serie di 6 o di 8, che Umberto Bignardi costruisce come sequenze di un percorso teso a sviluppare i molteplici incastri tra potere e lavoro, e i segni di una società dello spettacolo oramai destinata a essere sempre di più l’espressione violenta di un frammento di se stessa. Continua a leggere

alteredscale, issue #3

AlteredScale.com #3

is up:
A highlight is 50 pages of heretofore unpublished poems by Bruce Andrews.
 
Featured Artist Mark Wallace–as extraordinary as he is generous to other artists.
 
Plus: Thylias Moss, Marilyn Crispell, Todd Clouser, Nina McConigley, and on and on.
 
Guest editors: Amelia Gray (fiction), Michael Jacobson (asemic writing), Mary Kasimor & Susan Lewis (poetry), and Vernon Frazer (jazz poetry videos.)
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dopo il 9cento

tristesilarante veder che in Italia c’è chi pensa che davvero dopo un secolo come il Novecento la scrittura in prosa e in versi resti intatta e identica – com’era negli anni Trenta e prima.

l’arte è cambiata, la musica è cambiata, sono cambiate l’architettura, la scienza, le comunicazioni. tutto. la scrittura no, ecco, un freezer ce la serba come fu.

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come vedi (parte I)

varietà di varietà, tutto v.,
varietà essendo (e non stando) (né troppo però andando):
“come vedi” (esplicativo o comparativo), “come vedi?”, “come, vedi?” (in vari toni) eccetera
“se lecito è dir così” (:)

il centometrista nano e le sue occupazioni matematiche
come vedi ne abbiamo parecchi in entrambe le vesciche di compensazione, le camere d’aria.

la sostituzione del bello o della bella al buono al vero, al cielo al cielo al ciel andrò a vederla un dì, come si può vedere o sentire vox popu e così via.

cesare la lottatrice di wrestling, un occhio solo, ma non dimentica, come vedi.

per costa

da http://puntocritico.eu/?p=4341

Si può forse dire [attenuando: è mia cautelosa opinione sia non implausibile suggerire] che un po’ ovunque, verso la metà degli anni Sessanta, è successo qualcosa nel(la percezione del) linguaggio comune, quotidiano, che ha aperto un fronte pressoché nuovo nella poesia e nella prosa – e non solo nella scrittura di ricerca.

La parcellizzazione e le dissipazioni della (percezione della) solidità del soggetto, che ne facevano qualcosa di problematico o perfino insostenibile per gli autori della prima metà del Novecento, diventano il terreno ‘naturale’ dell’immaginazione nella seconda metà del secolo. (Quella di Chandos è così aria respirata poi da chiunque: letterato o meno).

Proprio mentre – nel secondo dopoguerra – alcuni decenni politicamente accesissimi declinano troppe certezze in termini di potere e sua distribuzione, tanta parte della poesia italiana (o per via di complessità o per via di linearità) mostra di prendere le distanze da ogni atteggiamento didascalico, parenetico. Dismette abiti egoticamente ‘crepuscolari’ ma sa tenere per fermo un “principio di esitazione” (Zublena) che non concede né al quotidiano né all’eccezionale di fissarsi in figura stagliata, e dunque “poetata”, cioè provvista di garanzie già codificate e statiche nella sensibilità ed esperienza di chi legge.

Gli autori – alcuni autori – congegnano e inventano materiali ricchissimi (e forme inedite, svincolate da molti schemi) senza pre-obbligare il lettore a identificarsi col loro sguardo, tantomeno col loro ‘ruolo’. E si rifiutano di proiettare sulla distanza che li separa dal lettore stesso l’ombra di una coesione che sanno (per tutti) inesistente. Se il corpo è un corpo-in-frammenti, l’incertezza dell’ombra è una grafia da reimparare a ogni pagina.

In questo, Corrado Costa ha rappresentato probabilmente una voce anzi la voce più divertita e affilata e persuasiva, nella scrittura italiana di quegli anni. (E dei nostri).

MG

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today: “how to read” / derek beaulieu

derek beaulieu
HOW TO READ
Opening Reception: Friday 22 March, 7-11 pm
Presented by the Niagara Artists Centre & Grey Borders Reading Series
354 St. Paul Street, St Catharines, ONT | www.nac.org

https://www.facebook.com/events/518834981493251/524107414299341

Readings by derek beaulieu, Sharon Harris, Jenny Sampirisi, and Karl Jirgens
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Launch of The Last Vispo Anthlogy, 1998-2008 (ed. Crag Hill & Nico Vassilakis)
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Launch of Please, no more poetry: the selected works of derek beaulieu by derek beaulieu (ed. Kit Dobson)

Additionally, Jay MillAr has generously agreed to join us onsite with his portable bookshop to satisfy all of your literary needs. Prints of vispoems from The Last Vispo will be on display in the Dennis Tourbin Members Gallery and available for purchase.

Free event; licensed, all ages; NAC is an accessible venue with an accessible washroom and entrance

newsletter lyrikline.org 2013 # 01

ricevo e volentieri diffondo:

Newsletter lyrikline.org 2013 # 01

21 March 2013 is UNESCO World Poetry Day, and of course www.lyrikline.org is joining in the celebrations.

For this year’s World Day, lyrikline.org is asking poets about the places where they work. From today, their contributions of photos and short but informative texts and poems are being posted on the lyrikline blog.

They include Edwin Torres (USA), Eirikur Örn Norddahl (Iceland), Amanda Stewart (Australia), Silvana Franzetti (Argentina), Yan Jun (China), Ghayat Almadhoun (Sweden), Erín Mouré (Canada), Valzhyna Mort (Belarus/USA), Jaap Blonk (Netherlands), Primož Čučnik (Slovenia), Morten Søndergaard (Denmark), Nikola Madzirov (Macedonia), Olli Heikkonen (Finland), Luke Davies (Australia/USA) Tadeusz Dąbrowski (Poland) and from Germany the visual poet Klaus Peter Dencker.

And here is the blog: http://lyrikline.wordpress.com

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