Archivio mensile:Maggio 2013

biblioteca di monza: l’8 giugno, zaffarano; il 15 giugno, bellomi e micaletto

bibliodiversità in biblioteca
2a edizione 2013
presso la Biblioteca S. Gerardo di Monza
(via Lecco 12, Monza)

in collaborazione con
POESIAPRESENTE

8 e 15 giugno 2013

_ZAFFARANO_BELLOMI_MICALETTO


>>sabato 8 giugno, ore 16:00 incontro con Michele Zaffarano, poeta e traduttore, milanese di nascita e romano d’adozione, che presenta Cinque testi tra cui gli alberi (più uno), Benway Series – Tielleci, Colorno 2013 (edizione bilingue: traduzione inglese a cura di Damiano Abeni e Moira Egan). Verranno inoltre presentate le ultime pubblicazioni della collana Chapbook, che l’autore dirige insieme a Gherardo Bortolotti per l’editore milanese Arcipelago.

>>sabato 15 giugno, ore 16:00 incontro con Daniele Bellomi (Monza 1988) e Manuel Micaletto (Sanremo 1990), rispettivamente vincitori nel 2013 e nel 2012 del «Premio Opera Prima», curatori del blog plandeclivage.blogspot.itLetture dai loro volumi d’esordio, ripartizione della volta (2009-2012), Cierre Grafica, Verona 2013 e Il piombo a specchio, Cierre Grafica, Verona 2012.

Durante la rassegna la Biblioteca San Gerardo presenterà il neonato fondo EX.IT, gemello del fondo istituito presso la Biblioteca di Albinea (RE), sede dal 12 al 14 aprile 2013 del convegno EX.IT – Materiali fuori contesto ideato e organizzato da Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Giulio Marzaioli e Michele Zaffarano (tra gli invitati: Daniele Bellomi e Manuel Micaletto).

Il fondo EX.IT raccoglie le opere di quella che una volta si sarebbe detta avanguardia, e che oggi un clima di conflittualità estetica apparentemente minore suggerisce di chiamare arte, musica e letteratura di ricerca.

Il programma in formato Pdf (139 KB)

Biblioteca S. Gerardo di Monza
monza.sangerardo@brianzabiblioteche.it
t. 039.326376 – f. 039.324002
 

roma, 25 maggio: “le cose mute”, fotografie di elisabetta tomassini

prossimamente… presso la libreria Fahrenheit 451
in piazza Campo de’ Fiori

LE COSE MUTE

fotografie di
Elisabetta Tomassini

LeCoseMute

§

“Non vi è cosa, nella natura animata o inanimata, che non partecipi in qualche modo alla lingua.”

“Non si obietti che non conosciamo altra lingua al di fuori di quella dell’uomo: che non è vero.”

“Le lingue delle cose sono imperfette, e le cose sono mute.”

Walter Benjamin

§

Protagonisti di questo lavoro sono tubi, fili, centraline, oggetti o residui del nostro spazio quotidiano che assistono alla nostra vita, stanno tra noi silenziosi, quasi non visti.

_

cortometraggi di umberto bignardi: sabato sera in camera verde

a Roma, sabato 25 maggio 2013, alle ore 19:30
presso il centro culturale La camera verde
via G. Miani 20

proiezione dei cortometraggi

Motion Vision 1966/67

Illuminazione 1967

Ritorno alla città 1999/2000

Transepocale 1995

di
Umberto Bignardi

intervengono
Marco Perri e Umberto Bignardi

Centro Culturale
LA CAMERA VERDE
di Giovanni Andrea Semerano
via G. Miani n. 20, 20a, 20b
00154 Roma – tel. 3405263877
www.lacameraverde.com

il microfono implicito

   
1) voi parlate e mentre parlate avvertite il microfono registrare
o la telecamera, la videocamera
registrare (avvertite). il microfono registra. (registrate).

il microfono che registra è come l’osservatore
dei fenomeni
quantistici:

cambia la situazione osservata.

se è presente il microfono, il video, l’operatore, l’intervistatore
allora
la scena psicoanalitica cambia.

il microfono c’è già, dunque c’è già l’analista.
a chi parla rimane così soltanto la voce dell’isterico.
il suo discorso.
allora fa quello. fate.

voi
parlate e mentre
parlate avete
davanti a voi una due tre persone.
(pare ne bastino due per formare
un pubblico).
il pubblico
genera di fatto un (o il) microfono, anche se non c’è microfono
e la presenza del microfono ci porta al punto 1.
(non c’è punto 2).

e parlando parlando (nel discorso dell’isterico) voi di balza in balza
dislocate ossia (siamo sempre al punto
1) slogate spostate la figura intera che volete sia
percepita intera (dai vostri interlocutori)
in questa o in quella cosa. di identificazione in identificazione.
senza coscienza di questo processo. (l’analista che dovrebbe farvelo notare
lo avete predigerito in microfono: tace).

procedete e parlate costruendo continui
specchi nelle parole o nell’ascolto dell’altro
anzi degli altri
che (non per voi) sono davanti.

questo
forma il problema che nella pratica testuale contemporanea viene detto

narcisismo

si presenta o meglio può presentarsi (dipende da chi parla)
non più quantisticamente incerto ma newtonianamente stabile
tutte le volte che compare un microfono, un video, una platea
o il sommarsi di due o più sguardi o ascolti.

anche in assenza di microfono.

in ogni orante c’è un microfono implicito.
parla come essendo o volendo essere (e essere perché ri-preso)
registrato

messo a registro, in riga.
regolato. detto integro.
ma
(c’è un ma, o il ma)

strato dopo strato

si sfoglia è esattamente una cipolla ovviamente senza
ecc.