Archivio mensile:Luglio 2013

datteri, dattili

   
ma hai capito cosa ha scritto o il tuo è un intervento casuale? hai letto cosa ha scritto? ne stai veramente parlando? o stai appena rendicontando al tuo passato – alle tue classi elementari medie superiori – lo stato presente di quel che ti sei lasciato persuadere a credere pagina tua? sarà un esercizio di sintassi? hai tirato le somme o solo individuato gli addendi separandoli col grande acume che tutti ti riconoscono? la leggi la lingua inglese o fai solo finta? e l’italiano? lo leggi quello che citi o il fatto di citarlo è un sottoinsieme della rubrica “scarico di coscienza”? scarichi i polmoni sospirando di noia o è tutta materia anatomica?
    

un errore diffuso

Sì, forse un errore diffuso offusca la vista di taluni italiani, statunitensi, canadesi, belgi, svedesi, australiani, francesi, di tanti europei, che – proprio come gli artisti, gli artisti visivi – sono stranamente cocciutamente persuasi che la comunicazione, le arti, la letteratura, gli scambi linguistici anche più semplici, siano – con il Novecento e in questo primo quasiquindicennio di XXI secolo – mutati alla radice, avviandosi guarda caso nelle direzioni e nel senso già indicati e prefigurati da alcune ricerche artistiche e letterarie che in tutto il mondo e perfino in Italia si erano moltiplicate dal secondo dopoguerra in avanti. Senso sbagliato e direzioni sbagliate, allora? Così dicono in tanti. Chi? (Le gazzette, le case editrici, le tv e le librerie generaliste ci spiegano tante cose).

            Saranno forse nel giusto le terze pagine dei quotidiani, le tv, le centinaia anzi migliaia e milioni di lettori e critici e autori fautori di una condizione e tradizione di trasparenza aproblematica, transitività, metro e plot classici, filmici, narrazione lineare, superlirica o libido confessionale, soggetti anzi eghi iper-coesi, ostili all’ironia? Certo. La maggioranza vince. È nel giusto chi in sintesi sostiene che il Novecento – specie nella sua seconda metà – è in buona parte un unico errore, da arginare. Pur diffuso, abbastanza diffuso, forse troppo. (Così affermano le maggioranze, raramente silenziose).

            Senz’altro Pennsound sbaglia, allora, diffonde perniciosissimi virus attraverso decine di migliaia di file audio. Se ne deduce che è in errore l’intera Università di Pennsylvania, così come sbagliate sono e saranno le iniziative della Kelly Writers House; sbaglia Charles Bernstein, docente in quell’ateneo e uno dei fondatori e curatori (con Al Filreis) di Pennsound. Bernstein fra l’altro ha ammesso e abiurato nel suo Recantorium tante eresie. Sbaglia l’Università di Chicago che gli pubblica il libro più recente; e… idem: una delle maggiori case editrici statunitensi, Farrar, Straus and Giroux, sbaglia a pubblicare All the Whiskey in Heaven. È in errore l’EPC (Electronic Poetry Center @ Buffalo, State University of N.Y., dip. di Inglese), e Continua a leggere

“atti impuri” n. 5

ricevo e volentieri rilancio:

Da inizio giugno è disponibile nelle librerie e nei negozi digitali il nuovo “Atti impuri”, rinnovato nella grafica e in tutto il resto…. fateci sapere se vi piace, speriamo di riuscire a far vivere questa nuova serie anche col vostro aiuto!

info: http://www.miraggiedizioni.it/demo/component/content/article/41-rivista/95-catalogo-atti-impuri-5.html

Per i torinesi, la sera del 12 luglio alle ore 21:00 presenteremo la nuova serie di “Atti impuri” a L’ibrida bottega di via Romani 0/a (corso Casale). Con noi Antonio Fournier e la rivista “Submarino”, anch’essa realizzata a Torino e dedicata alla cultura letteraria portoghese.

A Bologna invece, il 16 luglio alle ore 19:00, ci trovate alla Libreria Modo Infoshop con Andrea Tarabbia a parlare di “Atti impuri” e con Elisa Baglioni a presentare il primo volume italiano del poeta russo Michail Ajzenberg, da lei tradotto per Transeuropa.
“Atti impuri” è ordinabile in tutte le librerie, disponibile in molte Feltrinelli e presso i librai attenti all’editoria indipendente, in Italia e all’estero: per esempio a Parigi la rivista è già reperibile presso LA LIBRERIA all’89 di rue du Fbg Poissonnière: www.libreria.fr
Diffondete pure la notizia!
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La Redazione di Atti impuri

rivista a cura di sparajurij
 
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simone santi gubini e marco ferri in camera verde

Centro culturale LA CAMERA VERDE – Roma
via G.Miani 20

Giovedì 11 luglio 2013, alle ore 19:30

Presentazione della cartella d’artista

Ausgießung

di
Simone Santi Gubini

con le opere di
Marco Ferri

Centro culturale
La camera verde
Dir. Giovanni Andrea Semerano
Via G.Miani 20 – 00154 Roma
tel. 3405263877 –  www.lacameraverde.com

sapie

  
La conoscenza è tutto quello che abbiamo. Urlano i cani ma noi con la conoscenza sconfiggiamo i cani e il loro urlare.

Nelle buie notti della preistoria i lupi si approssimavano in inverno alle entrate delle grotte, delle gole innevate, ma noi con la conoscenza li discacciavamo.

Vi erano dubbi sulla natura delle stelle ma la conoscenza li ha fugati. Si guastano si producono molti guasti che la conoscenza ripara.

La conoscenza aiuta l’uomo ricco di spirito ad affrontare il cammino irto di minacce, e le minacce si dileguano. La conoscenza gli illumina la via.

Con la luce della conoscenza le tenebre si dissipano, i cani e i ghiacci si dissipano, le stelle appaiono chiare nel loro corso e i lupi giacciono riversi.

Senza conoscenza l’uomo si abbatte e giace prono in miserevoli condizioni, prostrato dalla fame, dal freddo e dal dolore di infiniti patimenti e fatiche.

Con la conoscenza l’uomo raggiunge la conoscenza e non più si prostra, anzi si erge e sconfigge: la fame, il freddo, il dolore, la fatica, i suoi nemici.

La conoscenza evita refusi e inutili ritorni sul già noto. La conoscenza è una benedizione che risolve l’annoso problema della mancanza di conoscenza.

Essa conduce l’uomo virtuoso a vivere pienamente la propria vita come egli desidera e ad essere padrone e principe del proprio destino.

Con la conoscenza, il freddo la miseria la fame la burocrazia la guerra l’accidia la sofferenza divengono lontani ricordi e la verità albeggia nuova dimora.

Chi conosce dimora nel vero e apprende la gioia d’amare e d’essere amato. La conoscenza porta all’amore, non si è più soli, si è con la conoscenza.

La conoscenza apre porte in infinita serie: lavoro, casa, riparo, tetto, colori, gioia, musica, serenità, spazio, tutto ciò che si desidera.

Si dimora nel giusto e nel bene, senza più dubbi e timori. Le conoscenze sono tutto nella vita. Senza conoscenze non andrai da nessuna parte.


      

epc digital library

da Charles Bernstein

EPC Digital Library
http://epc.buffalo.edu/library/
now integrates archives from Eclipse & Jacket 2 Reissues along with its extensive collection of books and periodicals from EPC’s own collection.
as always, free for noncommercial use.

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guarda è stupendo non c’è nemmeno un cliché nel tuttolibri del 6 luglio

“ho sfondato nel calcio con il gabbiano livingston”
nella venezia del 1500 il trionfo dell’amore
i sogni e le paure di un ragazzo sono incisi nelle foglie
con manganelli un prestigiatore sulle vie d’oriente
tra i fratelli bob e jim il padre che non muore mai
il bosco sussurra dure lezioni di vita
una penna di pavone per la fata di kabul
“il gas naturale ci impedirà di andare a fuoco”
rara rugiada divina per gli ebrei italiani
nelle praterie del web fioriscono idee ed estremisti
ho amato roth nell’isola di samos
nella lotta al terrore muore la giustizia
un’estate senza saggi