Archivi categoria: abandoned

installance 0168: asemic message in a capsule

installance n. : # 0168
type : asemic message in a
 plastic capsule
capsule lenght : ~ cm 2.5
record : highres shot
additional notes : abandoned
date : May 18th, 2022
time : 11:27pm
place :  Neaples, via San Biagio
 dei Librai
footnote : ---
copyright : (CC) 2022 differx

installance 0167: asemic jigsaw

installance n. : # 0167
type : jigsaw
size : cm 20 x 20
record : highres shot
additional notes : abandoned
date : Apr 28th, 2022
time : 11:41am
place :  Rome, via Amerigo Vespucci
footnote : ---
copyright : (CC) 2022 differx

installance #0165: “you’ve found” (card)

installance n. : # 0165
type : card
size : cm 5 x 7,5
record : highres shot
additional notes : abandoned
date : Feb 24th, 2022
time : 6:10pm
place :  Rome, via Edoardo Pantano
footnote : ---
copyright : (CC) 2022 differx

installance #0164: two confetti, “a” and “b”

installance n. : # 0164
type : two very little pieces of paper, signed "A" and "B"
size : ~ cm 1 x 1 each
record : highres shot
additional notes : abandoned
date : Feb 8th, 2022
time : 6:09pm
place :  Rome, Circonvallazione Gianicolense
footnote : it's a diptych, whoever finds a single piece doesn't own the actual work
copyright : (CC) 2021 differx

segni, glifi, tracce: l’ovunque di emilio villa

Per Emilio Villa tutto è oggetto/soggetto e supporto di scrizione, iscrizione, sovrascrittura, rilancio e metamorfosi e nuovo projectum del senso-non-senso.

Il segno, più e meno leggibile, più e meno incardinato in una sequenza di altri suoi simili in rigorosa anarchia, è quasi una marcatura anzi materia ontologica. Esiste a prescindere dai suoi testimoni, e dalla storia che gli seguirà.

Non sdegna né di venir ignorato, né di darsi come inciso in uno o altro fenomeno umile, sia esso naturale o frutto secondo, originato da culture (remote o recenti).

Brocche in vetro, polistirolo, sassi, piatti di plastica, cellophane, tutti i tipi di carte e cartoncino. E poi moltiplicazione, dispersione, perdita/abbandono, dimenticanza, cancellazione, distruzione: queste in fine (e per principio) le ultime estreme superfici dei segni di Villa, e la loro – per questo illimitabile – profondità.