Archivi categoria: Resistenza

rifutare il trattato ACTA

La settimana scorsa 3 milioni di noi sono riusciti a respingere l’attacco americano a internet! Ma ora c’è una minaccia persino più grave, e il nostro movimento globale per la libertà di internet è l’arma migliore per annientarla.

ACTA, un trattato mondiale, darebbe il potere alle multinazionali di censurare internet. Dopo che è stato negoziato in segreto da un manipolo di paesi ricchi e poteri forti, ora potrebbe mettere in piedi un organismo nell’ombra per combattere le contraffazioni e che permetterebbe a interessi organizzati di controllare tutto quello che facciamo su internet, imponendo sanzioni che prevedono addirittura il carcere contro chi metterebbe in pericolo i loro affari.

L’Europa sta decidendo ora se ratificare o meno ACTA: se non lo farà questo attacco globale alla libertà di internet cadrà. In passato si sono già opposti a ACTA, ma ora alcuni parlamentari vacillano: diamo loro l’ultima spinta per rigettare il trattato. Firma la petizione: faremo una consegna spettacolare a Bruxelles non appena avremo raggiunto le 500.000 firme:

http://www.avaaz.org/it/eu_save_the_internet/?vl

E’ una vergogna: i governi dei quattro quinti della popolazione mondiale sono stati esclusi dai negoziati dell’Accordo commerciale anti-contraffazione (ACTA) e burocrati non eletti hanno lavorato spalla a spalla con i lobbisti delle multinazionali per scrivere le nuove regole e un regime sanzionatorio pericoloso. ACTA sarebbe inizialmente esecutivo negli Stati Uniti, in Europa e in altri 9 paesi, poi in tutto il resto del mondo. Ma se riusciremo a far dire no all’Europa, il trattato perderebbe il momento buono e potrebbe essere chiuso in un cassetto per sempre.

Grazie a queste regole liberticide persone in ogni dove potrebbero essere sanzionate per semplici gesti come condividere l’articolo di un giornale o scaricare un video di una festa dove c’era musica protetta dal copyright. Venduto come un trattato commerciale per difendere il diritto d’autore, ACTA potrebbe vietare anche la vendita di farmaci salvavita e mettere in pericolo l’accesso degli agricoltori ai semi di cui hanno bisogno. E, incredibile ma vero, la commissione ACTA avrebbe carta bianca per cambiare le sue stesse regole e sanzioni senza alcun scrutinio democratico.

Potenti interessi organizzati stanno facendo di tutto per far passare il trattato, ma il Parlamento europeo si è messo in mezzo. Inviamo un grido enorme ai parlamentari per contrastare le lobby e difendere la libertà di internet. Firma ora e inoltra questo appello a tutti:

http://www.avaaz.org/it/eu_save_the_internet/?vl

La scorsa settimana abbiamo visto in concreto la forza del nostro potere collettivo: quando milioni di noi hanno unito le forze per fermare gli Stati Uniti dall’adottare la legge sulla censura a internet, che avrebbe trafitto il cuore della rete. Abbiamo anche dimostrato al mondo quanto possono essere potenti le nostre voci. Uniamole ancora una volta per contrastare questo nuovo pericolo.

da Carlo Bordini (e Olivier Favier)

Voici quelques réflexions du poète Carlo Bordini sur les actuels mouvements de contestation dans la traduction française. La traduction allemande sera publiée en février sur la revue eXperimenta: http://www.experimenta.de/

Ecco qualche rifessione del poeta Carlo Bordini sugli attuali movimenti di contestazione nella versione originale italiana. La traduzione tedesca verrà pubblicata in febbraio nella rivista eXperimenta: http://www.experimenta.de/

http://dormirajamais.org
http://blogs.mediapart.fr/blog/Olivier%20Favier

Su Roberto Roversi: Roma, Biblioteca Vallicelliana, 26 gennaio

A Roma, giovedì 26 gennaio 2012

ROBERTO ROVERSI: POESIA E PASSIONE CIVILE
Gli scritti, i documenti, l’impegno di un grande poeta attraverso il nostro secoloa cura di Federica Taddei

Biblioteca Vallicelliana
Dir. Maria Concetta Petrollo Pagliarani

Salone Borromini
Piazza della Chiesa Nuova, 18

Inizio ore 16:00
Conduce l’incontro Massimo Raffaeli

Interventi:
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save the web

2,898,778 hanno firmato. Aiutaci ad arrivare a 3,000,000
http://www.avaaz.org/it/save_the_internet_action_center_b/?cl=1523435463&v=12126

Oggi potrebbe essere il giorno in cui salviamo la libertà di internet.Il Congresso americano era sul punto di adottare una legge che avrebbe dato ai funzionari il potere di proibire l’accesso a qualunque sito internet in qualunque parte del mondo. Ma dopo che abbiamo consegnato la nostra petizione di 1 milione e 250 mila firme alla Casa Bianca, questa si è schierata contro la legge e con una pressione pubblica in ebollizione anche alcuni sostenitori della legge hanno cambiato posizione. La protesta guidata da Wikipedia ha sbattuto la protesta sulle prime pagine dei giornali.

Stiamo invertendo il corso di questa storia. Ma i poteri forti che spingono per la censura stanno facendo di tutto per mandare in porto la legge. Affondiamola oggi una volta per tutte: firma questa petizione urgente per salvare internet e se hai già firmato guarda sotto per contattare i politici e le multinazionali che stanno facendo pressione e per dire loro di arrendersi. Poi inoltra questo messaggio a tutti.

Diciamo ai sostenitori di questa legge di arrendersi!
http://www.avaaz.org/it/save_the_internet_action_center_b/?cl=1523435463&v=12126

Why PennSound is going dark today

from Charles Bernstein’s
http://jacket2.org/commentary/why-pennsound-going-dark-today

Universities depend upon the free exchange of ideas. PennSound is the Internet’s largest archive of poetry sound recordings, all available for free for noncommercial and educational use. PennSound will symbolically go black on Wednesday in solidarity with those opposing SOPA and PIPA. PennSound will not be directly affected by these proposed laws, if they are enacted, because all our material is fully permissioned.  But all of us who use the Internet for research or education will be gravely affected by unnecessary regulations that will stifle innovation and block access to information.  Large corporate interest want to privatize knowledge: to gobble it all up (whether it is theirs or not) and sell it. They want to turn around the American principle of presumption of innocence on its head by saying that all knowledge and information is private until proven otherwise. Unlike in China, in our democracy, the presumption must be that information is free to circulate unless a compelling reason can be shown to block it. Knowledge is our commons, a fundamentally shared resource. To indiscriminately block access to vital web resources – without full due process and presumption of innocence – wounds our democracy and cripples our republic. The cures these two bills propose are far worse than the problems they seek to address. There are better, wiser approaches. Don’t let Big Brother get away with this one.

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Archivio della Camera, 65 anni di documenti: uno su quattro è una richiesta d’arresto

da Yahoo News / Vanity Fair

I numeri sul «Portale storico della Camera»: il 27% dei documenti riguardava richieste d’arresto di deputati italiani. Il picco durante Tangentopoli

Ogni quattro documenti arrivati alla Camera, uno si occupava di richieste d’arresto nei confronti di deputati italiani. Il dato non fa certo piacere agli onorevoli, in questi giorni al centro del dibattito per gli stipendi molto più alti rispetto ai colleghi europei.

[ continua qui ]

Zinefayre 2011

Anche un semplice sguardo a qualcuna delle foto da Brighton (data: circa un anno fa), o a Manystuff o a Motto o a SPD, dà un inizio di idea di quel che saggiamente un commentatore sperso in un thread diceva tempo addietro a taluni scalmanati, che parlavano di letteratura pensando di averla tutta sott’occhio (tenendo essi d’occhio il mainstream e pace). Costui diceva loro: moderate le pretese.

Già.

Ci si rende conto che forse al lettore (non solo italiano) – a qualsiasi lettore, umanamente e felicemente – talvolta qualche tassello manca.