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Chris Hedges: “Abolizione del primo emendamento” (28 lug. 2025)

Coloro che hanno testimoniato nella capitale del New Jersey contro l’adozione dell’IHRA da parte dello Stato, sostenendo che avrebbe criminalizzato la libertà di parola, si sono visti spegnere i microfoni e sono stati zittiti, a dimostrazione della nostra tesi.

Chris Hedges – 28 luglio 2025

La scorsa settimana ho testimoniato nella capitale dello Stato del New Jersey, a Trenton, contro il disegno di legge A3558, che adotterebbe la definizione di antisemitismo dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (International Holocaust Remembrance Alliance – IHRA), che confonde l’antisionismo con l’antisemitismo.
“Questo è un pericoloso attacco alla libertà di parola, che cerca di criminalizzare le legittime critiche alle politiche israeliane”, ho affermato. “La campagna dell’amministrazione Trump per sradicare apparentemente l’antisemitismo nei plessi universitari è chiaramente un modo per mettere a tacere la libertà di parola ed espellere i non cittadini, anche se si trovano qui legalmente. Questo disegno di legge confonde falsamente l’etnia con uno Stato politico. E, sia chiaro, il peso della repressione nei plessi universitari è diretto contro studenti e docenti che si oppongono al Genocidio a Gaza, 3.000 dei quali sono stati arrestati e centinaia sono stati censurati, sospesi o espulsi. Molti di questi studenti sono ebrei. Che dire dei loro diritti? Che dire delle loro tutele costituzionali?”
“Ho avuto numerosi rapporti con giornalisti e dirigenti politici israeliani”, ho continuato. “Conoscevo, ad esempio, l’ex Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin, che negoziò l’accordo di pace di Oslo. Rabin fu assassinato nel 1995 da un ultranazionalista israeliano che si opponeva all’accordo di pace. Rabin affermò senza mezzi termini in numerose occasioni che l’Occupazione era dannosa per Israele. I colleghi israeliani criticano spesso le politiche israeliane sulla stampa israeliana con un linguaggio che questo disegno di legge definirebbe antisemita”.
“Ad esempio”, continuai, “il giornalista israeliano Gideon Levy, che ha prestato servizio nell’esercito israeliano e scrive per il quotidiano Haaretz, ha chiesto l’imposizione di sanzioni a Israele per fermare il Massacro a Gaza, affermando ‘Fate a Israele quello che avete fatto al Sudafrica’”.
“Omer Bartov, che fu comandante di compagnia israeliana nella guerra del 1973, è Professore di Studi sull’Olocausto e il Genocidio all’Università Brown”, dissi. “In un articolo del 15 luglio sul New York Times, ha affermato che la sua “inevitabile conclusione è diventata che Israele sta commettendo un Genocidio contro il popolo palestinese”.
“Questo tipo di dichiarazioni, e molte altre che potrei citare da colleghi e amici israeliani, li vedrebbero criminalizzati come antisemiti ai sensi di questa legge”, ho aggiunto.
Il presidente della commissione, Robert Karabinchak, un democratico, ha silenziato il mio microfono, ha picchiato il suo martello per impedirmi di parlare e ha permesso a gruppi di Sionisti, che molestavano e insultavano apertamente i musulmani presenti nella sala, di schernirmi e zittirmi.
Ero lì a sostenere che questa legge avrebbe limitato la mia libertà di parola, mentre allo stesso tempo mi veniva negata la libertà di parola.
Questa dissonanza cognitiva definisce gli Stati Uniti e Israele.

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