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in Palestina prima e dopo il 7 ottobre: un video di Karem da Haifa

importante:

https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/

youtube ha rimosso questo video (che avevo scaricato da ig e caricato sul mio account yt @differx-2), quindi *va assolutamente visto e condiviso*: https://www.instagram.com/reel/C69VswUxUIy/

PROMEMORIA: l’assemblea dell’ONU approva la risoluzione per il riconoscimento dello Stato di Palestina come membro ONU

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https://it.euronews.com/2024/05/10/lassemblea-onu-approva-risoluzione-per-riconoscere-lo-stato-palestinese

Quindi, per chiarire quello che è già palese, israele non sta attaccando solo un’entità geografica, un popolo, già vittima di apartheid, un popolo chiuso (sempre da israele) in un campo di concentramento a Gaza e in un sistema razzista oppressivo di assedio minaccia uccisioni e furto da parte dei coloni in Cisgiordania (per non parlare di Gerusalemme est), ma sta anche e proprio minacciando, affamando, bombardando, attaccando in tutti i modi una realtà che da decenni si vede ignorata la reale concreta e più che legittima richiesta di riconoscimento come Stato sovrano, e che è sulla strada per diventare effettivo membro Onu.

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Clare Daly speaks the truth: about the lies of the (zionist) head of EU Commission

https://www.instagram.com/reel/C6_MYeas36N/ : “What is taking place in Palestine did not begin in October, but 76 years ago with Israel’s occupation. EU complicity did not begin in October either. Long before then, Ursula von der Leyen supported Israel & peddled its lies. Here’s a video from last year on pro-Israel propaganda from the European Commission”.

 

14, 16 e 17 maggio 2024, roma, cineforum palestina: gaza – nakba – catastrofe

Per ricordare la Nakba a 76 anni dalla “catastrofe”, il genocidio del popolo palestinese espulso dalle sue terre con la violenza – 750.000 persone nel 1948, altre migliaia nel 1967 – e per riflettere sulla ulteriore catastrofe in corso a Gaza e in Cisgiordania, dal 14 al 17 maggio si terrà nella sala Zavattini dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS (via Ostiense 106, Roma), in collaborazione con l’associazione Cultura è libertà, con Al Ard Film Festival e con Nazra Palestine Short Film Festival, una rassegna di film di autori e autrici palestinesi.

Con questa rassegna, ispirandosi a Zavattini e al suo impegno per la pace, L’AAMOD vuole mostrare un cinema che sappia suscitare nel pubblico l’indignazione per la cancellazione dell’umanità alla quale si sta assistendo: “Uomo, vieni fuori! Omo, veni foras!” era infatti l’incipit potente del film “La Veritàaaa” (1983).

Anche oggi far riemergere l’umanità, il desiderio di pace e di giustizia, e costruire un nuovo umanesimo sono obiettivi fondamentali per cui spendersi ed esporsi.

IL PROGRAMMA

Martedì 14 maggio – ore 18:00
Aurora Palandrani introduce:
NAKBA  di Monica Maurer (11min;  versione italiana)
1948: CREATION AND CATASTROPHE di Ahlam Mutaseb, Andy Triblett  (75 min ; s.t. ita.)
Video-messaggio di Ahlam Mutaseb

Mercoledì 15 maggio
Partecipazione alle varie iniziative per il NAKBA-Day

Giovedì 16 maggio – ore 18:00
Milena Fiore introduce:
TO SHOOT AN ELEPHANT  (Piombo Fuso, Gaza 2008) di Muhammad Rujailah and Alberto Arce  (113 min; s.t. ita)
SALUTE TO GAZA (video musicali del Conservatorio Edward Said di Gaza, aprile 2024)
DRAWINGS  FOR BETTER DREAMS (4 min) di May Odeh (regista e produttrice palestinese)
Video-messaggio da Gaza del Dr. Ezzaldeen Shalh

Venerdì 17 maggio – ore 19:00
Omaggio ai giornalisti e filmaker martiri a Gaza
Intervengono Monica MaurerAlessandra Mecozzi Vincenzo Vita
Video-messaggio del  Prof. Ghassan Abu Sitta (Chirurgo a Gaza)

BANK OF TARGETS  (26 min; s.t.ita) di Rushdi Sarraj
BETWEEN TWO CROSSINGS (42 min; s.t.Ita) di Yaser Murtaja
Video-omaggio a Rushdi e a Yaser di Al Ain Media, uccisi a Gaza

MSF – Medici senza frontiere – su Rafah / Palestina – ora (con una nota personale di mg)

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differx:

L’esercito sionista minaccia a Rafah il completamento di quello che già ora è di fatto e del tutto evidentemente un genocidio. Il cessate il fuoco deve essere immediato e permanente. Quella dei sionisti è un’azione di guerra razziale, di pulizia etnica e di conquista di terre (anche – e violentemente – in Cisgiordania), e ha per obiettivo dichiarato pubblicamente la distruzione di tutto il popolo Palestinese. Si tratta di un olocausto di cui sono evidenti al mondo, note e testimoniate e ormai storicizzate tutte le vicende, in diretta, giorno per giorno, da circa otto decenni e otto mesi.

La chiusura di Al Jazeera in israele / Giorgio Mascitelli. 2024

La chiusura di Al Jazeera in Israele da parte del governo israeliano è un provvedimento ovvio entro quella logica di potere che guida l’operazione di Gaza, in quanto Al Jazeera è la principale documentatrice delle atrocità commesse dagli israeliani e ha impedito con la sua attività che l’apparato mediatico occidentale ne tacesse; tardivo perché ormai nel mondo è del tutto chiaro quale sia la natura della rappresaglia israeliana contro la popolazione palestinese tenuta prigioniera a Gaza; maldestro perché mette in crisi la narrazione dell’Israele democratica nell’Occidente democratico dal momento che tutte le decisioni sono state prese da un governo di unità nazionale con l’avvallo degli Stati Uniti e dei principali paesi europei. Questo provvedimento è sintomatico di quello che potremmo chiamare la crisi del linguaggio orwelliano del potere americano: come noto, in 1984 il potere che promuove la guerra e l’odio parla sempre di pace e di amore. Ora la falsità di questo linguaggio emerge a occhio nudo, non occorre essere tra i pochi che analizzano in profondità le cose, ma è la narrazione stessa a non potere essere più credibile, Questa a sua volta significa che il potere non ha più spazio di manovra e di mediazione per costruire consenso e diffondere menzogne credibili, ma può reggersi soltanto sul terrore.

Roma, 13 maggio / Napoli, 14 maggio: convegno interateneo “Giornate della Nakba: diritti, informazione, attualità”

programma completo delle due giornate:

Programma del convegno interateneo (Roma e Napoli) "Giornate della Nakba: diritti, informazioni, attualità"

Nella locandina i link Zoom per assistere agli incontri da remoto

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La locandina su altri siti:
https://assoitaliapalestina.it/eventi/convegno-interateneo-giornate-della-nakba-napoli-seconda-giornata/

https://www.assopacepalestina.org/2024/04/26/13-e-14-maggio-convegno-inter-ateneo-universita-la-sapienza-di-roma-e-universita-lorientale-di-napoli-giornate-della-nakba/

https://tempi-moderni.net/2024/04/24/convegno-giornate-della-nakba-diritti-informazione-attualit%C3%A0-13-14-maggio

roma, 13 maggio / napoli, 14 maggio: convegno interateneo “giornate della nakba”

premesse e conseguenze (e riparazioni) di un genocidio

se le premesse remote sono le menzogne che si leggono qui sotto evidenziate in rosso, si capisce bene come il sionismo abbia praticato e pratichi, e giustifichi, l’apartheid, la pulizia etnica e infine il genocidio dei Palestinesi:
                 

«Non esiste una cosa come il popolo palestinese. Non è come se noi siamo venuti e li abbiamo cacciati e preso il loro paese. Essi non esistono.» (Golda Meir, dichiarazione a The Sunday Times, 15 giugno 1969)

«Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli.» (Golda Meir, 8 marzo 1969)

«A tutti quelli che parlano in favore di riportare indietro i rifugiati arabi devo anche dire come pensano di prendersi questa responsabilità, se sono interessati allo stato d’Israele. È bene che le cose vengano dette chiaramente e liberamente: noi non lasceremo che questo accada» (Golda Meir, 1961, discorso alla Knesset, riportato su Ner, ottobre 1961)

«Questo paese esiste come il compimento della promessa fatta da Dio stesso. Sarebbe ridicolo chiedere conto della sua legittimità» (Golda Meir, Le Monde, 15 ottobre 1971)

il genocidio inizia con l’abbassamento e la negazione dell’altro, e/o con l’auto-conferimento di un ruolo speciale nella storia, anzi sopra e oltre la storia.

spesso in questo innalzamento viene chiamato in causa un dio.

per israele i due vizi, addirittura, si sommano.

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