Su “alfabeta2” di luglio, fra le altre cose, due brevi sequenze di miei testi in versi: una di inediti e una da Delvaux (Oèdipus, 2013).
Su Delvaux, intervista e letture qui.
Su “alfabeta2” di luglio, fra le altre cose, due brevi sequenze di miei testi in versi: una di inediti e una da Delvaux (Oèdipus, 2013).
Su Delvaux, intervista e letture qui.
Programma_«alfabeta2» / Gruppo 63 – Salone del libro, Torino
in collaborazione con FUSI Federazione Unitaria Italiana Scrittori
Giovedì 16 maggio
ore 10:30 (Sala Agorà)
Nanni Balestrini, Andrea Cortellessa e Angelo Guglielmi
Conferenza stampa di presentazione manifestazioni 63×50 e di Gruppo 63. L’Antologia / Teoria e critica
(Bompiani, 2013)
ore 16:00 (Padiglione 3, Stand T 13)
Andrea Cortellessa
presentazione di Ma dobbiamo continuare. 73 per Elio Pagliarani a un anno dalla morte (Nino Aragno Editore, 2013)
Venerdì 17 maggio
ore 10:30 (Padiglione 3, Stand T 13)
Angelo Guglielmi
presentazione di Germano Lombardi, Barcelona (Il Canneto, 2012)
ore 16:00 (Padiglione 3, Stand T 13)
Sparajurij
presentazione di Nanni Balestrini Antologica. Poesie 1958 – 2010 (Mondadori, 2013)
Sabato 18 maggio
ore 11:00 (Padiglione 3, Stand T 13)
Luigi Pestalozza e Maria Maddalena Novati
Il Gruppo 63 e la musica e presentazione di The Studio di Fonologia. A musical Journey (1954 – 1983)
(Ricordi, 2012)
ore 16:00 (Padiglione 3, Stand T 13)
Manuela Gandini e Anna Detheridge
Il Gruppo 63 e l’arte e presentazione di Scultori della speranza. L’arte nel contesto della globalizzazione (Einaudi 2012)
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In “alfabeta2” di questo mese, mia recensione al Faldone zero-venti di Vincenzo Ostuni.
In edicola: http://www.alfabeta2.it/2013/04/03/sommario-del-n28-aprile-2013/
incipit:
Insieme al numero 9 di «alfabeta2» arriva oggi nelle edicole e nelle librerie italiane una nuova rivista mensile dedicata ai libri: «alfalibri». Nuova perché, come indica la cifra 01 in evidenza sulla copertina, questa è la sua prima uscita. Ma soprattutto nuova perché si propone di pensare ai libri, di parlare dei libri, come oggetti vivi, attivi, in movimento. Non a caso la rivista si apre con una conversazione di Daniele Giglioli con Mario Lavagetto, che sottolinea, oggi più che mai, la necessità di una critica di avventura, nella quale si sa dove si comincia, ma non dove si andrà a finire. Sulla dimensione del rischio punta dunque «alfalibri»: il rischio di sfuggire alle logiche dell’industria editoriale, scegliendo ogni volta con grande cura e in modo autonomo i titoli di cui si occupa; il rischio di sperimentare stili diversi, che vadano al di là della forma stereotipata della recensione; il rischio infine di trovare lettrici e lettori curiosi, appassionati, intelligenti, pronti a cogliere la sfida e a lanciarsi in questa avventura.
Presentazioni:
Milano, Triennale, 10 maggio, ore 17
Napoli, Fondazione Morra, 10 maggio, ore 18
Torino, Salone del Libro, 13 maggio, ore 16
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Sul numero 09 di «alfabeta2»
Consumo ergo sum, a cura di Massimo Ilardi
Culture d’Italia – Campania
Alberto Burgio: La primavera e la guerra, G.B.Zorzoli: Fukushima mon amour, Furio Colombo: Fine corsa, capolinea, Sergio Bologna, Dario Banfi: Mettersi di traverso, Marino Badiale, Massimo Bontempelli: Una politica economica per la transizione, Continua a leggere
Da maggio la rivista mensile «alfabeta2»
raddoppia e propone in allegato il supplemento «alfalibri»:
16 pagine dedicate alle novità editoriali, e non solo
Insieme al numero 9 di «alfabeta2» arriva oggi nelle edicole e nelle librerie italiane una nuova rivista mensile dedicata ai libri: «alfalibri». Nuova perché, come indica la cifra 01 in evidenza sulla copertina, questa è la sua prima uscita. Ma soprattutto nuova perché si propone di pensare ai libri, di parlare dei libri, come oggetti vivi, attivi, in movimento. Non a caso la rivista si apre con una conversazione di Daniele Giglioli con Mario Lavagetto, che sottolinea, oggi più che mai, la necessità di una critica di avventura, nella quale si sa dove si comincia, ma non dove si andrà a finire. Sulla dimensione del rischio punta dunque «alfalibri»: il rischio di sfuggire alle logiche dell’industria editoriale, scegliendo ogni volta con grande cura e in modo autonomo i titoli di cui si occupa; il rischio di sperimentare stili diversi, che vadano al di là della forma stereotipata della recensione; il rischio infine di trovare lettrici e lettori curiosi, appassionati, intelligenti, pronti a cogliere la sfida e a lanciarsi in questa avventura.