da Ziad Medoukh, 26/01/2024
post di Fabiana Bartuccelli
nel gruppo fb bukra / ghadan
Un saluto da Gaza la distrutta e da Gaza la devastata.
Credetemi: la mia determinazione, il mio coraggio, la mia resilienza, la mia pazienza e il mio ottimismo non riescono a superare la mia angoscia totale.
Dopo quasi quattro mesi dall’inizio di questa orribile aggressione da parte dell’occupazione contro la popolazione civile della Striscia di Gaza, la situazione sul campo è sempre più catastrofica e terrificante.
La vita ha un sapore amaro. Di fatto, non c’è vita a Gaza.
La vita è completamente paralizzata.
Non c’è niente: niente cibo, niente acqua, niente medicine, niente elettricità, niente gas, niente latte, niente pane, niente frutta, niente verdura, niente carne, niente pollo, niente pesce, niente mezzi di trasporto, niente alloggi e nessuna prospettiva.
Migliaia di studenti sono privati delle lezioni e decine di migliaia di studenti sono privati degli studi.
Migliaia di dipendenti pubblici, impiegati e operai sono privati del lavoro e dello stipendio.
Attualmente a Gaza non funziona nulla: né amministrazione né commercio. Continua a leggere