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un seminario sulla prosa breve (che non c’è stato)

Lo scorso anno si sarebbero dovuti tenere in una casa privata dei seminari (di “lettere grosse“) sulla “prose très prose“, sulla prosa breve, sulla scrittura di ricerca. Qui a Roma. Una serie di imprevisti ha dirottato e poi reso irrealizzabile il progetto, ma lo schema di massima di quel che si sarebbe andati a fare e dire era grosso modo questo:

#1 cambio di paradigma
Fénéon non è Fargue. Ponge non è Michaux. Beckett non è Char. Tarkos non è Bonnefoy. Tutti leggiamo con passione Fargue, Michaux, Char, Bonnefoy. Ciò non toglie che in alcune scritture si sia verificato – o sia non illogicamente ravvisabile – un cambio di paradigma.

#2 googlism non è googling
Come funziona un sought text.

#3 alcuni luoghi comuni sfatati
Sfatiamo l’idea che l’asserzione sia il male. Che i testi freddi siano tutti “dopo il paradigma”. Che i testi freddi siano “anaffettivi” (o stupiderie simili). Che funzionino sempre. Che Costa scriva le stesse cose di Spatola. Che Costa scriva le stesse cose scritte da tutti gli autori di Tam Tam. Che la scrittura di ricerca sia tutta cut-up. Che cut-up e googlism siano sinonimi. Che cut-up, googlism e poche altre tecniche siano solo “tecniche”, e che rappresentino l’intero della scrittura di ricerca. Che il non detto, l’ombra e l’allegoria non possano essere “dopo il paradigma”. Che Corrado Costa sia giocoso (Costa è tragico, dunque è anche giocoso). Che l’opera di Giuliano Mesa sia risolvibile interamente entro i parametri del Modernismo. Che ci sia una qualche necessaria contraddizione fra tragedia e scritti “dopo il paradigma”. Che post-paradigma e postmoderno siano sinonimi. Che tutte le basi della scrittura “dopo il paradigma” siano state gettate dalle avanguardie vecchie e nuove. Che tra Gruppo 63 / Tel Quel e scritture nuove ci sia filiazione diretta e pacifica. Che la scrittura di ricerca sia “focused on language”. Che le scritture nuove siano sempre o spesso metatestuali.

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“la coscienza è un cut-up; la vita è un cut-up”

da http://gammm.org/index.php/2012/12/20/vuol-dire-quello-che-vedete-effettivamente-william-burroughs/

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Ora il montaggio è davvero molto più vicino ai fatti della percezione, della percezione urbana almeno, che non la pittura figurativa. Fate una passeggiata per una strada di città e mettete già, su una tela, quello che avete appena visto. Avete visto mezza persona tagliata in due da una macchina, pezzi e bocconi di cartelli stradali e pubblicità, riflessi da vetrine — un monteggio di frammenti. E la stessa cosa accade con le parole. Ricordate che la parola scritta è un’immagine. Il metodo del cut-up di Brion Gysin consiste nel tagliare a pezzi pagine di un testo per rimetterli insieme in combinazioni a montaggio. La pittura figurativa è morta, a meno che forse il nuovo fotorealismo si affermi. Nessuno più dipinge mucche nell’erba. Il montaggio è un vecchio trucco in pittura. Ma se applicate il metodo del montaggio alla scrittura, siete accusati dai critici di promulgare un culto di ininitelligibilità. La scrittura è ancora confinata nella camicia di forza sequenziale e figurativa del romanzo, una forma altrettanto arbitraria che il sonetto e altrettanto remota dai fatti reali della percezione e della coscienza umana quanto quella forma poetica del quindicesimo secolo. La coscienza è un cut-up; la vita è un cut-up. Ogni volta che andate giù per la strada o guardate fuori dalla finestra, il fluire della vostra coscienza è tagliato da fattori a casaccio.

[William Burroughs, The Last Potlatch, tr. it. di G.Saponaro, in
Id., La scrittura creativa, Sugarco, Varese 1981, 1994: pp. 32-33]

Brion Gysin ha parlato molto della relazione tra scrittura e pittura. Spiega come la pittura renda perfettamente esplicito un certo numero di caratteristiche della percezione umana. In breve, mostra alla gente qualcosa che conosce ma non sa di conoscere. Quando Cézanne ha esposto le sue prime tele per la prima volta, nessuno ha saputo vedere che erano semplicemente una mela, un’arancia o un pesce visti sotto un certo angolo. Io ho una tela di Brion Gysin su cui si possono vedere dei veicoli disposti su strati diversi, si tratta molto semplicemente di un taglio nel tempo. Se andate per strada, specialmente una strada che conoscete bene, non vedete soltanto le macchine che ci stanno, ma vedete anche quelle che c’erano ieri, che c’erano dieci anni fa, e questo per associazione mnemonica. Ma se mostrate questo fenomeno su una tela, la gente spesso dice: «Cosa vuol dire?». Vuol dire quello che vedete effettivamente: i dati della percezione umana. Questi dati sono resi espliciti nella pittura come nella scrittura, come in altre forme, per esempio nel cinema. 

Spesso la gente è disorientata nello scoprire ciò che sa già senza sapere. 

[William Burroughs, colloquio con
Gérard-Georges Lemaire, in Ibid., p. 111]

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gammm da gennaio a ora

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–  theodor w. adornocontro la questione dell’origine. 1970 [25-07-2013 .it]

– charles bernstein. ebook: recantorium [21-03-2013 .en / .fr / .it]

– gherardo bortolottila scoperta dell’america. 2006-07 [09-05-2013 .it]

– alessandro broggipartendo da duchamp. un appunto sull’”indifferente”. 2003 [28-02-2013 .it]

– joel chacepopup. 2013 [19-06-2013]

– bob cobbingalphabet of californian fishes. 1985 [01-08-2013 .en]

– danielle collobert. da: dire II. 1972 [23-05-2013 .it, con una nota di andrea raos]

– christian dotremontà tervuren le train pour bruxelles, …. 1972 [14-02-2013 .fr / .it]

– giovanni duminucoun’idea di crisi, #2. 2012 [14-03-3013 .it]

– greg evasona rambling sort of essay on poetics and despair. 1987 [21-02-2013]

– greg evasonto go mad. 2013 [30-05-2013 .en / .it]

– marco giovenalephobos 2′ 34”. 2013 [06-06-2013 .it]

– peter handkela nascita di un episodio durante la colazione. 1966 [27-06-2013 .it]

– helmut heissenbütteldibattito del mercoledì. 1962 [16-05-2013 .it]

– andrea inglesequello che si vede. 2006 [03-01-2013 .it]

– elfriede jelinek. da: le amanti. 1975 [11-04-2013 .it]

– giacomo leopardiargomenti di «idilli». 1819 [18-07-2013 .it]

– serse luigettidue “volantini”. 2011-12 [24-01-2013]

– man rayle retour à la raison. 1923 [11-07-2013]

– renato pediocronache. 1967 [04-04-2013 .it]

– giuseppe pellegrinoipotetiche. 2012 [17-01-2013 .it]

– stephen rodefer. da: quattro conferenze. 1982 [07-03-2013 .en / .it]

– gustav sjöbergebook: πάθος. 2012 [07-01-2013]

– luigi soccibibliografia fantastica. 2009 [03-07-2013 .it]

– silvia tripoditre prose. 2013 [25-04-2013 .it]

– reid wood011213. 2013 [12-01-2013]

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…and more:

david shrigley [31-01-2013], marc van elburg [07-02-2013], luca zanini: opeb [27-03-2013], joseph beuys [18-04-2013], intervallo [02-05-2013]

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quando si dice un sonetto / all about (some) sonnets

Ron Padgett, Sonnet. Homage to Andy Warhol, 1964 (April)
https://gammm.org/2022/09/21/sonnet-homage-to-andy-warhol-ron-padgett-1964/

Mary Ellen Solt, Moonshot Sonnet, 1964 (July)
https://monoskop.org/images/thumb/4/42/Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png/708px-Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png
da https://monoskop.org/File:Solt_Mary_Ellen_1964_Moonshot_Sonnet.png
(cfr. anche https://socks-studio.com/2019/12/15/mary-ellen-solt-moonshot-sonnet-1964/)

Nanni Balestrini, Ipocalisse, 1986
https://gammm.org/2014/06/09/da-ipocalisse-nanni-balestrini-1980-83/

Corrado Costa, Sonetto n. 1, 1986
https://slowforward.net/2022/04/18/sonetto-n-1-corrado-costa-1986/

Corrado Costa, Due sonetti su grattugia e carta a mano, 1989
https://www.instagram.com/p/CLzBKy5FT9C/
https://slowforward.net/2022/07/23/due-sonetti-su-grattugia-e-carta-a-mano-corrado-costa-1989/ 

Avelino de Araújo, Soneto América Latina, 1987-2003
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/avelino-de-araujo_-soneto-america-latina_-1987-2003.jpg
da https://www.facebook.com/photo.php?fbid=159122990944999&set=gm.610628722303195

cliccare per ingrandire

Paula Claire, A Sonnet in Motion, 2007
https://xkora.files.wordpress.com/2016/04/claire-paula-a-sonnet-in-motion-1.jpg
da https://xkora.wordpress.com/2016/04/08/typography-and-language-pt2/
(cfr. anche Kim Campanello on Paula Claire: https://youtu.be/vec0RQ5fE0M)

Jared Hayes, Body Sonnet, 2005
https://gammmorg.wordpress.com/2007/12/10/da-body-sonnet-jared-hayes-2005

cliccare per ingrandire

K. Silem Mohammad, The Sonnagrams, 2009
http://gammm.org/index.php/2010/03/30/sonnagram-40-k-silem-mohammad-2009/

Marco Giovenale, Piccoli suoni, in Quasi tutti, 2010
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/giovenale-2010.jpg

Sean Bonney, Sonnet d’automne, in Happiness: Poems after Rimbaud, 2011
https://slowforward.net/2022/04/19/sonnet-dautomne-sean-bonney-2011/

Gary Barwin, Three Spam Emails Sonnet, 2011
https://vallum.wordpress.com/2015/05/11/vallum-poem-of-the-week-three-spam-emails-sonnet-by-gary-barwin/

John Crouse, Sonnet, 2013
http://ex-ex-lit.blogspot.it/2013/07/poem-john-crouse.html

Gary Barwin, Sonnet, 2014
https://slowforward.files.wordpress.com/2013/09/barwin-2014.jpeg
cfr. https://alllitup.ca/Blog/2015/Poetry-as-the-Conceptual-Experiment-of-Language#topofpostcontent

Gary Barwin, Servants of Dust, 2015
http://dl.gauss-pdf.com/GPDF181-GB-SOD.pdf
da https://www.gauss-pdf.com/post/127645484712/gpdf181-gary-barwin-servants-of-dust
e https://soundcloud.com/himself-1/sonnets-1-20-by-gary-barwin
= https://youtu.be/PvQiuigBm7s

Catherine Vidler, Lost Sonnets, 2018
https://timglasetcom.files.wordpress.com/2018/09/lost-sonnets-free.pdf
cfr. https://slowforward.net/2022/01/05/lost-sonnets-catherine-vidler-2018/

Mark Staniforth, Anti-sonnets, Fryup sonnets, Non-sonnets, 2019-2020
https://gammm.org/2021/11/25/anti-sonnets-mark-staniforth-2019/
https://gammm.org/2021/11/26/fryup-sonnets-mark-staniforth-2019/
https://gammm.org/2021/11/27/non-sonnets-mark-staniforth-2020/

Antonio Loreto su Balestrini e Giovenale, nel saggio Il sonetto dopo la lirica: parodie (falsità, promesse, allegorie), uscito su «Between», vol. VI, n. 12 (nov. 2016): http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/2594/2299 e https://www.academia.edu/31144316/Il_sonetto_dopo_la_lirica_parodie_falsit%C3%A0_promesse_allegorie

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weird sonnets are the new sonnets

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altri link per nutrire l’errore (diffuso)

Pratiques et enjeux du détournement dans le discours littéraire des XXe et XXIe siècles
http://www.puq.ca/catalogue/livres/pratiques-enjeux-detournement-dans-discours-litteraire-15540.html
http://excerpts.numilog.com/books/9782760532151.pdf

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Littéralité
http://xn--littralit-e4af.com/

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Christian Bök @ Harriet:
http://www.poetryfoundation.org/harriet/tag/christian-bok/

*

K.S.Mohammad @ Harriet:
http://www.poetryfoundation.org/harriet/author/ks-mohammad/

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Craig Dworkin, Accents Graves/ Accents Gravés
http://eclipsearchive.org/Editor/DworkinAccents.pdf

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Découvrir C. Tarkos
http://www.cervantesvirtual.com/obra/dcouvrir-ctarkos-0/
http://www.cervantesvirtual.com/descargaPdf/dcouvrir-ctarkos-0/

*

Tarkos (Pan)
http://flipbook.cantook.net/?d=http://www.edenlivres.fr/flipbook/publications/16375.js&oid=16&c=&m=&l=fr
http://www.aup.edu/faculty/publications/game_ChristopheTarkos.pdf

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Kate Lermitte Campbell, Thought, perception and the creative act. A study of the work of four contemporary French poets: Pierre Alferi, Valère Novarina, Anne Portugal and Christophe Tarkos
http://ora.ox.ac.uk/objects/uuid%3A2c3c572e-1419-4835-a0ce-ed4e721da0d0
http://ora.ox.ac.uk/objects/uuid%3A2c3c572e-1419-4835-a0ce-ed4e721da0d0/datastreams/THESIS01

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Antoine de Gaudemar, Qu’est-ce que tu fabriques? […] la «Revue de littérature générale» de Pierre Alferi et Olivier Cadiot
http://www.liberation.fr/livres/0101142154-qu-est-ce-que-tu-fabriques-pour-sa-livraison-inaugurale-la-revue-de-litterature-generale-de-pierre-alferi-et-olivier-cadiot-s-attaque-avec-un-gros-pave-et-une-armee-de-contributeurs-heteroclites-aux-r

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la matière littéraire
http://www.vacarme.org/article1110.html

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http://epc.buffalo.edu/authors/

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http://otherroom.org/

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http://jacket2.org/

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http://www.gauss-pdf.com/

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http://www.mottodistribution.com/site/

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http://www.manystuff.org/

un errore diffuso

Sì, forse un errore diffuso offusca la vista di taluni italiani, statunitensi, canadesi, belgi, svedesi, australiani, francesi, di tanti europei, che – proprio come gli artisti, gli artisti visivi – sono stranamente cocciutamente persuasi che la comunicazione, le arti, la letteratura, gli scambi linguistici anche più semplici, siano – con il Novecento e in questo primo quasiquindicennio di XXI secolo – mutati alla radice, avviandosi guarda caso nelle direzioni e nel senso già indicati e prefigurati da alcune ricerche artistiche e letterarie che in tutto il mondo e perfino in Italia si erano moltiplicate dal secondo dopoguerra in avanti. Senso sbagliato e direzioni sbagliate, allora? Così dicono in tanti. Chi? (Le gazzette, le case editrici, le tv e le librerie generaliste ci spiegano tante cose).

            Saranno forse nel giusto le terze pagine dei quotidiani, le tv, le centinaia anzi migliaia e milioni di lettori e critici e autori fautori di una condizione e tradizione di trasparenza aproblematica, transitività, metro e plot classici, filmici, narrazione lineare, superlirica o libido confessionale, soggetti anzi eghi iper-coesi, ostili all’ironia? Certo. La maggioranza vince. È nel giusto chi in sintesi sostiene che il Novecento – specie nella sua seconda metà – è in buona parte un unico errore, da arginare. Pur diffuso, abbastanza diffuso, forse troppo. (Così affermano le maggioranze, raramente silenziose).

            Senz’altro Pennsound sbaglia, allora, diffonde perniciosissimi virus attraverso decine di migliaia di file audio. Se ne deduce che è in errore l’intera Università di Pennsylvania, così come sbagliate sono e saranno le iniziative della Kelly Writers House; sbaglia Charles Bernstein, docente in quell’ateneo e uno dei fondatori e curatori (con Al Filreis) di Pennsound. Bernstein fra l’altro ha ammesso e abiurato nel suo Recantorium tante eresie. Sbaglia l’Università di Chicago che gli pubblica il libro più recente; e… idem: una delle maggiori case editrici statunitensi, Farrar, Straus and Giroux, sbaglia a pubblicare All the Whiskey in Heaven. È in errore l’EPC (Electronic Poetry Center @ Buffalo, State University of N.Y., dip. di Inglese), e Continua a leggere