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fare le cose / alberto d’amico. 2022

Sono qui. La vita perfetta. Vorrei vivere qui. Fare le cose che si fanno qui. Farle per buona parte dell’anno. Poi tornare lì, ma solo per un po’. Qui si fanno le cose che piacciono a me o almeno credo che qui si facciano le cose che piacciono a me o forse credo che qui si possano fare le cose che io spero a me piacciano sempre. Ora sto qui. Ma sto qui per poco, tra un po’ me ne andrò e passerà del tempo prima che io possa tornare. Ma poi tornare perché? Io vorrei espropriare questo luogo e vorrei tornare indietro nel tempo, nel tempo in cui credo che si sarebbero potute fare le cose che spero a me sarebbero piaciute o le cose che a me sarebbe piaciuto fare. Fare è una parola generica.

Fare è il verbo generico. Cosa è una parola altrettanto generica, è un sostantivo tra i più generici. Tutti sappiamo cosa sia una cosa ma c’è chi ha dedicato saggi per spiegare agli altri cosa realmente sia una cosa. Das ding. The Thing. Nei Fantastici Quattro un personaggio si chiama la Cosa, probabilmente era un omaggio di Stan Lee a Martin Heidegger. Ma non è che io ne sia davvero sicuro, forse no, la Cosa era un supereroe generico e mostruoso ma come ne La bella e la bestia era buono e infelice. Stava insieme a Alicia, una bella donna non vedente, figlia del Burattinaio.

ghezzi + sanguineti_ fare-disfare_ shock-montaggio

idem: indicazioni per la scrittura (e la sua storia, remota e recente), anzi, le scritture

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dallo stesso video citato nel post precedente

il forum dell’arte contemporanea italiana lancia la campagna #arteculturabenicomuni

Alla luce della situazione estremamente critica in cui versano le arti visive, finora ignorate nelle misure del Governo, il Forum dell’arte contemporanea italiana lancia la campagna #arteculturabenicomuni.

In un momento in cui le più autorevoli voci internazionali invocano per l’Italia un New Deal per la Cultura, realizziamo con sconcerto che la direzione presa è quella opposta. Una società che non sostiene l’arte e la cultura si priva della creazione di una visione collettiva da cui non si può prescindere nel processo di ricostruzione che stiamo attraversando.
 
Sulla base della paralisi e chiusura di centinaia di spazi artistici e culturali, dell’assenza di riconoscimento giuridico dell’artista, della precarietà del lavoro nell’arte, della crisi che ha investito l’intero comparto, abbiamo invitato gli spazi del contemporaneo a unirsi in un intervento collettivo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi governativi una condizione non più sostenibile.

Hanno aderito all’iniziativa musei pubblici (Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre, GAMeC, Il Mattatoio, Palazzo Amati – Ketos, MACC, MA*GA, MACRO, MACTE, MAMbo, MAXXI, mudaC | museo delle arti di Carrara, Museo Civico di Castelbuono, Museion, Museo del Novecento Milano, Museo Nivola, PAC, Palaexpo, PAV Parco Arte Vivente), spazi non profit, fondazioni, gallerie, magazines, comitati, centri studi e progetti del contemporaneo (AlbumArte, ar/ge kunst, Artegiro, Artribune, ATP Diary, Cagliari Art Magazine, Casa Capra, Casa degli Artisti, Casa delle Artiste, degli artisti, Centro Arti Visive  Pescheria, Centro Itard Lombardia, Centro Studi Postcoloniali e di Genere – CSPG, Cittadellarte -Fondazione Pistoletto, Collezione da Tiffany, Contemporary Locus, Dimora Oz, Dislocata – WunderKammer, Espoarte, FARE, Flip Project Space, Fondazione Antonio Dalle Nogare, Fondazione Antonio Ratti, Fondazione Baruchello, Fondazione Casa Rossa -Alberobello, Fondazione Ermanno Casoli, Fondazione Centro Studi Doc, Fondazione Giuliani, Fondazione Lac o Le Mon, Fondazione Pastificio Cerere, Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Fondazione Sensus, Forum Arte Spettacolo, Galleria Kōart, Galleria Vittoria, Ganù Studio, Giuseppefraugallery – Scuola Civica di Arte Contemporanea, Macao, M.A.M. Matri-Archivio del Mediterraneo, NERO, NESXT, Prisma Studio, Quartz Studio, Riot Studio, Rivista Segno, S.a.L.E. Docks, Spazio Cordis, T.A.M. Cagliari, Ufofabrik, UP Urbs Picta, Viafarini, Villa Romana).
 
#arteculturabenicomuni sostiene la necessità improrogabile di prendere atto dell’emergenza in cui versa l’intero sistema e di proteggere i nostri beni comuni.
 
Dal 10 ottobre presenteremo sulle facciate degli spazi artistici e culturali e sulle piattaforme online sei statements emersi dall’edizione di emergenza di maggio, sei punti programmatici per riconoscere il ruolo essenziale per la società del nostro patrimonio artistico e culturale vivo.
 
Aderiscono:
AlbumArte, Roma
ar/ge kunst, Bolzano
Artegiro, Pontassieve
Artribune, Roma
ATP Diary, Milano
Cagliari Art Magazine, Cagliari
Casa Capra, Schio
Casa degli Artisti, Milano
Casa delle Artiste, degli artisti, Milano
Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro
Centro Itard Lombardia, Cremona
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Centro Studi Postcoloniali e di Genere-CSPG, Napoli
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella
Collezione da Tiffany, Firenze
Contemporary Locus, Bergamo
Dimora Oz, Palermo
Dislocata-WunderKammer, Vignola
Ecomuseo Mare Memoria Viva, Palermo
Espoarte, Albissola Marina
FARE, Milano
Flip Project Space, Napoli
Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano
Fondazione Antonio Ratti, Como
Fondazione Baruchello, Roma
Fondazione Casa Rossa, Alberobello
Fondazione Centro Studi Doc, Verona
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre, Napoli
Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano
Fondazione Giuliani, Roma
Fondazione Lac o Le Mon, Lecce
Fondazione MACC, Calasetta
Fondazione Pastificio Cerere, Roma
Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Briosco
Fondazione Sensus, Firenze
Forum Arte Spettacolo,
Galleria Kōart, Catania
Galleria Vittoria, Roma
GAMeC, Bergamo
Ganù Studio, Genova
Giuseppefraugallery–Scuola Civica di Arte Contemporanea, Iglesias e Villaggio Minerario Normann
Il Mattatoio, Roma
M.A.M. Matri-Archivio del Mediterraneo, Napoli
MA*GA, Gallarate
Macao, Milano
MACRO, Roma
MACTE, Termoli
MAMbo, Bologna
MAXXI, Roma
mudaC | museo delle arti di Carrara
Museion, Bolzano
Museo Civico di Castelbuono
Museo del Novecento, Milano
Museo Nivola, Orani
NERO, Roma
NESXT, Torino
PAC, Milano
Palaexpo, Roma
Palazzo Amati-Ketos, Taranto
PAV Parco Arte Vivente, Torino
Prisma Studio, Genova
Quartz Studio, Torino
Riot Studio, Napoli
Rivista Segno, Pescara
S.a.L.E. Docks, Venezia
Spazio Cordis, Verona
T.A.M. Cagliari
Ufofabrik, Moena
UP Urbs Picta, Verona
Viafarini, Milano
Villa Romana, Firenze

La documentazione dell’iniziativa verrà pubblicata dal 10 ottobre alle ore 16.00 qui:
https://forumartecontemporanea.wordpress.com/
Link
https://youtu.be/DPzVKYt5nGw
http://www.forumartecontemporanea.it/
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