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22 gennaio, mattina, bologna: conversazione con claire fontaine

lunedì 22 gennaio alle ore 11, l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (via Belle Arti 54) ospiterà l’evento Conversazione con Claire Fontaine.

Claire Fontaine è un’artista concettuale femminista collettiva fondata da Fulvia Carnevale e James Thornhill a Parigi nel 2004, che dal 2017 vive e lavora a Palermo. Lavora con il video, la scultura, la pittura e la scrittura e il suo nome è ispirato all’iconico ready-made di Duchamp, l’orinatoio intitolato Fontaine, e a una famosa marca di cancelleria francese (Clairefontaine). La sua pratica neo-concettuale agisce provocatoriamente, mettendo in discussione la questione dell’autorialità e rielaborando iconografie familiari all’immaginario collettivo. Il gruppo, che si definisce “un’artista ready-made”, rifiuta il culto del genio individuale, ponendo l’accento sull’importanza fondamentale della cooperazione. La ricerca di Claire Fontaine, sfruttando parole e immagini espressive, è finalizzata a colpire il sistema politico e culturale contemporaneo, nonché il capitalismo. La prossima Biennale di Arte di Venezia trae il suo titolo Foreigners Everywhere da una serie di lavori creati con il neon di Claire Fontaine, dal 2004 a oggi.

Conversazione con Claire Fontaine vuole essere un’importante occasione per indagare la lunga carriera del collettivo, anche a partire dalla prossima presenza alla 60ma Biennale d’arte di Venezia. Prendendo come spunto il titolo dell’imminente manifestazione veneziana, Foreigners Everywhere, il dialogo si concentrerà sui paradigmi dei molti immaginari spesso travolti e stravolti da Claire Fontaine. L’attenzione costante data alle parole come alle riflessioni sul sistema politico e culturale contemporaneo, il ready-made come dimensione simbolica, la potenza dei femminismi come elemento portante di molti interventi, saranno alcuni degli argomenti sui cui si concentrerà il dialogo fra Claire Fontaine e Fabiola Naldi. Continua a leggere

“autoritratto”, di carla lonzi, tradotto da allison grimaldi donahue

Allison Grimaldi Donahue ha tradotto in inglese Autoritratto, di Carla Lonzi. Il libro è già disponibile in pre-ordine presso l’editore: https://divided.online/#self-portrait

Copertina di Allison Katz. Postfazione di Fulvia Carnevale.

Gli artisti del libro sono Carla Accardi, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Pietro Consagra, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Salvatore Nigro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Giulio Turcato, Cy Twombly.

“Questo libro è nato dalla raccolta e dal montaggio di discorsi fatti con alcuni artisti. Ma i discorsi non sono nati come materiale di un libro: essi rispondono meno al bisogno di capire che al bisogno di intrattenersi con qualcuno in modo largamente comunicativo e umanamente soddisfacente. L’opera d’arte è stata da me, a un certo punto, come una possibilità d’incontro, come un invito a partecipare rivolto dagli artisti direttamente a ciascuno di noi. Mi è sembrato un gesto a cui non poter rispondere in modo professionale. In questi anni ho sentito crescere la mia perplessità sul ruolo critico, in cui avvertivo una codificazione di estraneità al fatto artistico insieme all’esercizio di un potere discriminante sugli artisti. Anche se non è automatico che la tecnica della registrazione, di per sé, basti a produrre una trasformazione nel critico, per cui molte interviste non sono altro che giudizi in forma di dialogo, mi pare che da questi discorsi venga fuori una constatazione: l’atto critico completo e verificabile è quello che fa parte della creazione artistica”

(L’edizione italiana è attualmente pubblicata da Abscondita).