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“poetry for revolutions”: fino al 18 feb. 2024 una mostra collettiva all’istituto svizzero a roma

Poetry for Revolutions. A Group Show with Manifestos and Proposals
pdf del programma:
https://www.istitutosvizzero.it/wp-content/uploads/2023/07/TESTO-COMPLETO-1.pdf

Un progetto di collaborazione tra l’Istituto Svizzero (Roma) e il Cabaret Voltaire (Zurigo).

Con: Bassem Saad, Ceylan Öztrük, Guerreiro do Divino Amor, Giorgio Zeno Graf, Industria Indipendente, Ivona Brđanović, Maya Olah, Mathis Pfäffli, Michèle Graf & Selina Grüter, MigrArt/DACZ (Deniz Damla Uz & Niştiman Erdede), Ramaya Tegegne, RM, Sandra Mujinga, Shirana Shahbazi e Ursula Biemann. E una vetrina storica con materiale d’archivio e manifesti di Rivolta Femminile, Le Nemesiache e Anna Oberto.

A cura di Gioia Dal Molin (Istituto Svizzero) e Salome Hohl (Cabaret Voltaire).

Poetry for Revolutions: A Group Show with Manifestos and Proposals è un progetto espositivo nato dalla collaborazione tra l’Istituto Svizzero e Cabaret Voltaire, che si svolge simultaneamente a Roma e Zurigo. La mostra fa riferimento all’importanza storica e al potenziale del manifesto come mezzo di espressione politica e artistica che sfida le strutture di potere dominanti.

In questo contesto, numerose/i artiste/i e scrittrici/scrittori hanno concepito dei manifesti contemporanei affrontando temi di attualità, tra cui la crisi ecologica, il potere del linguaggio e le questioni sociopolitiche contemporanee. I manifesti sono esposti sia nella loro forma originale, sia come copie in bianco e nero che il pubblico può liberamente prendere dall’espositore creato appositamente dall’artista Ceylan Öztrük.

Oltre ai manifesti, alcune/i delle/degli artiste/i in mostra presentano opere aggiuntive, come le opere scultoree di Ceylan Öztrük, di Mathis Pfäffli e di Sandra Mujina, le fotografie di Shirana Shahbazi, l’opera sonora di Industria Indipendente, le video-installazioni di Bassem Saad e di Ursula Biemann, o l’installazione neon di Michèle Graf e Selina Grüter, all’ingresso principale della Villa.

La mostra include documenti storici di Rivolta Femminile, del collettivo Le Nemesiache e dell’artista Anna Oberto, offrendo un’immersione nella storia del femminismo italiano degli anni ’60 e ’70 attraverso il lavoro di movimenti che hanno giocato un ruolo significativo nel ridefinire la cultura e l’identità femminile in Italia e all’estero.

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22 settembre, fondazione baruchello: “industria indipendente. the truth is a matter of the imagination”

Fondazione Baruchello presenta:

INDUSTRIA INDIPENDENTE
THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION
con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri

Giovedì 22 settembre 2022 // Ore 18:00 – 19:30
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, Roma 

Sara Basta, Archivio degli oggetti concavi: la sporta (pubblicazione), 2022

Nell’ambito della mostra Il giardino libernautico, progetto nato da un’idea di Elena Bellantoni, la Fondazione Baruchello presenta “INDUSTRIA INDIPENDENTE -THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION” con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, un live-set legato al testo The Carrier Bag Theory of Fiction della scrittrice Ursula K. Le Guin, tradotto da Giulia Crispiani per l’opera di Sara Basta in mostra. 

Giovedì 22 ottobre alle ore 18 alla Fondazione Baruchello in via del Vascello 35, attraverso un viaggio sonoro fatto di brani inediti, registrazioni vocali, canzoni, field recording, utilizzo di strumenti analogici e voce, Industria Indipendente lavora per la prima volta a una ricucitura, in forma di live-set, del lavoro degli ultimi anni, ispirato alla Ursula K. Le Guin, in particolar modo alla sua scrittura, illuminante e profetica. Allo stesso modo Sara Basta, nell’opera in mostra Archivio degli oggetti concavi: la sporta, sviluppa il proprio lavoro a partire dalla narrazione della scrittrice per rileggere lo strumento della sporta attraverso un’azione di tessitura collettiva.

Industria Indipendente è un collettivo di arti performative e visive fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri. Negli anni hanno attraversato linguaggi e pratiche differenti: dalla creazione di performance a happening di lunga durata, dalle installazioni alla scrittura per teatri, musei, spazi indipendenti e non convenzionali. I loro lavori si articolano intorno a diversi temi: il rapporto tra essere umano e natura, la dimensione del tempo “improduttivo”, la costruzione di mondi alternativi e di finzione in cui generare comunità e alleanze, il continuo rovesciarsi e ricrearsi di identità individuali e collettive.

Per scaricare il comunicato stampa della mostra Il giardino libernautico clicca qui

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Il giardino libernautico
Sara Basta, John Cascone, Grossi Maglioni, Jacopo Natoli
A cura di Elena Bellantoni
In collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti
15 giugno – 30 settembre 2022
Dal lunedì al venerdì ore 16 – 19
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

Il progetto Summer Show della Fondazione Baruchello, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali