Archivi tag: installazioni

oggi, 16 dicembre, a parma: “scritture complesse 2023” @ abbazia di valserena _ un primo confronto sulle esperienze più recenti

si tiene OGGI – sabato 16 dicembre 2023 – a Parma,
nella cornice dell’abbazia di Valserena,
il primo raduno dedicato alle
SCRITTURE COMPLESSE

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pdf:
scritture complesse_ 16 dic 2023_ parma

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16 dicembre, parma, “scritture complesse 2023” @ abbazia di valserena

si terrà a Parma, nella cornice dell’abbazia di Valserena
il primo raduno dedicato alle
SCRITTURE COMPLESSE
sabato 16 dicembre 2023.

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scritture complesse_ 16 dic 2023_ parma

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oggi, 1 dicembre, a palermo, due inaugurazioni: enzo patti, “kosmos”; matteo fraterno, “frottage”

DUE INAUGURAZIONI ALL’ARCHIVIO STORICO COMUNALE, 1-21 dicembre

[Archivio Storico Comunale, 01.12.2023 / 21.12.2023, Sala D. Almeyda]
Enzo Patti / KOSMOS / an Asemic Tazebao, installazione site-specific, 2023
/ A cura di Gaetano La Rosa
/ col patrocinio di Fondazione Orestiadi

[Archivio Storico Comunale, 01.12.2023 / 21.12.2023, Sala Finanze]
Matteo Fraterno / FROTTAGE – La materia dell’Ucciardone (anche i muri muovono le menti)
/ A cura di Gaetano La Rosa
/ col patrocinio di Fondazione Orestiadi e Fondazione Morra

#wallofsounds 2023 festival è realizzato dall’Associazione Dionysus col supporto dell’Assessorato alla Cultura di Palermo, di Studio Rizoma, della Fondazione Orestiadi, del Conservatorio Alessandro Scarlatti Palermo, della Lithuanian Embassy, del Lithuanian Cultural Institute, del Lietuvos muzikos ir teatro akademija, dell’Institut Français Palermo, dell’Istituto Cervantes Palermo, del Goethe Institut Palermo, di KULTUR ENSEMBLE, della Fondazione Morra, di 313 film production, e in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Spazio Etnoantropologico e Archivio Cittadino.

luoghi:

Archivio Storico Comunale di Palermo
Via Maqueda 157
1-21 dicembre
orari: lunedì/venerdì 9.30-13.30
mercoledì 9.30-17.30
sabato e domenica 9.30-17.30

Basilica della Magione
Via della Magione, 44

Museo Diocesano
Via Matteo Bonello, 2

 

1 dicembre, palermo, due inaugurazioni: enzo patti, “kosmos”; matteo fraterno, “frottage”

DUE INAUGURAZIONI ALL’ARCHIVIO STORICO COMUNALE, 1-21 dicembre

[Archivio Storico Comunale, 01.12.2023 / 21.12.2023, Sala D. Almeyda]
Enzo Patti / KOSMOS / an Asemic Tazebao, installazione site-specific, 2023
/ A cura di Gaetano La Rosa
/ col patrocinio di Fondazione Orestiadi

[Archivio Storico Comunale, 01.12.2023 / 21.12.2023, Sala Finanze]
Matteo Fraterno / FROTTAGE – La materia dell’Ucciardone (anche i muri muovono le menti)
/ A cura di Gaetano La Rosa
/ col patrocinio di Fondazione Orestiadi e Fondazione Morra

#wallofsounds 2023 festival è realizzato dall’Associazione Dionysus col supporto dell’Assessorato alla Cultura di Palermo, di Studio Rizoma, della Fondazione Orestiadi, del Conservatorio Alessandro Scarlatti Palermo, della Lithuanian Embassy, del Lithuanian Cultural Institute, del Lietuvos muzikos ir teatro akademija, dell’Institut Français Palermo, dell’Istituto Cervantes Palermo, del Goethe Institut Palermo, di KULTUR ENSEMBLE, della Fondazione Morra, di 313 film production, e in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Spazio Etnoantropologico e Archivio Cittadino.

luoghi:

Archivio Storico Comunale di Palermo
Via Maqueda 157
1-21 dicembre
orari: lunedì/venerdì 9.30-13.30
mercoledì 9.30-17.30
sabato e domenica 9.30-17.30

Basilica della Magione
Via della Magione, 44

Museo Diocesano
Via Matteo Bonello, 2

https://www.sicilianews24.it/wallofsounds-2023-festival-la-quinta-edizione-dal-1-al-21-dicembre-allarchivio-storico-di-palermo-761939.html

 

oggi, 23 novembre, notte bianca a villa medici: installazioni, proiezioni e performance

In mostra i lavori dei borsisti in residenza a Villa Medici:
Pierre Adrian, Mali Arun, Ismaïl Bahri, Séverine Ballon, Hélène Bertin,
Alix Boillot, Madison Bycroft, Laure Cadot, Céline Curiol,
Jean-Charles de Quillacq, Ophélie Dozat, Hamedine Kane,
Kapwani Kiwanga, Laure Limongi, Morad Montazami, Justinien Tribillon.

Luci: Rä di Martino

Laboratorio: Andrew Iacobucci

Curatrici della Notte Bianca:
IUNO (Ilaria Gianni e Cecilia Canzani, con la collaborazione di Giulia Gaibisso)

La Notte Bianca torna a Villa Medici OGGI, giovedì 23 novembre per presentare il lavoro dei borsisti in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma. Continua a leggere

23 novembre, notte bianca a villa medici: installazioni, proiezioni e performance

In mostra i lavori dei borsisti in residenza a Villa Medici:
Pierre Adrian, Mali Arun, Ismaïl Bahri, Séverine Ballon, Hélène Bertin,
Alix Boillot, Madison Bycroft, Laure Cadot, Céline Curiol,
Jean-Charles de Quillacq, Ophélie Dozat, Hamedine Kane,
Kapwani Kiwanga, Laure Limongi, Morad Montazami, Justinien Tribillon.

Luci: Rä di Martino

Laboratorio: Andrew Iacobucci

Curatrici della Notte Bianca:
IUNO (Ilaria Gianni e Cecilia Canzani, con la collaborazione di Giulia Gaibisso)

La Notte Bianca torna a Villa Medici giovedì 23 novembre per presentare il lavoro dei borsisti in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma. Continua a leggere

i canali di slowforward: whatsapp e telegram

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22 settembre, fondazione baruchello: “industria indipendente. the truth is a matter of the imagination”

Fondazione Baruchello presenta:

INDUSTRIA INDIPENDENTE
THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION
con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri

Giovedì 22 settembre 2022 // Ore 18:00 – 19:30
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, Roma 

Sara Basta, Archivio degli oggetti concavi: la sporta (pubblicazione), 2022

Nell’ambito della mostra Il giardino libernautico, progetto nato da un’idea di Elena Bellantoni, la Fondazione Baruchello presenta “INDUSTRIA INDIPENDENTE -THE TRUTH IS A MATTER OF THE IMAGINATION” con Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, un live-set legato al testo The Carrier Bag Theory of Fiction della scrittrice Ursula K. Le Guin, tradotto da Giulia Crispiani per l’opera di Sara Basta in mostra. 

Giovedì 22 ottobre alle ore 18 alla Fondazione Baruchello in via del Vascello 35, attraverso un viaggio sonoro fatto di brani inediti, registrazioni vocali, canzoni, field recording, utilizzo di strumenti analogici e voce, Industria Indipendente lavora per la prima volta a una ricucitura, in forma di live-set, del lavoro degli ultimi anni, ispirato alla Ursula K. Le Guin, in particolar modo alla sua scrittura, illuminante e profetica. Allo stesso modo Sara Basta, nell’opera in mostra Archivio degli oggetti concavi: la sporta, sviluppa il proprio lavoro a partire dalla narrazione della scrittrice per rileggere lo strumento della sporta attraverso un’azione di tessitura collettiva.

Industria Indipendente è un collettivo di arti performative e visive fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri. Negli anni hanno attraversato linguaggi e pratiche differenti: dalla creazione di performance a happening di lunga durata, dalle installazioni alla scrittura per teatri, musei, spazi indipendenti e non convenzionali. I loro lavori si articolano intorno a diversi temi: il rapporto tra essere umano e natura, la dimensione del tempo “improduttivo”, la costruzione di mondi alternativi e di finzione in cui generare comunità e alleanze, il continuo rovesciarsi e ricrearsi di identità individuali e collettive.

Per scaricare il comunicato stampa della mostra Il giardino libernautico clicca qui

*

Il giardino libernautico
Sara Basta, John Cascone, Grossi Maglioni, Jacopo Natoli
A cura di Elena Bellantoni
In collaborazione con Niccolò Giacomazzi e Benedetta Monti
15 giugno – 30 settembre 2022
Dal lunedì al venerdì ore 16 – 19
Fondazione Baruchello
Via del Vascello 35, 00152 Roma

Il progetto Summer Show della Fondazione Baruchello, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali

scritture installative (un articolo da alfabeta2, 2015) _ prima parte _

Era del 2006 un intervento che, su gammm, dava l’avvio non soltanto ad alcune delle peculiari scelte editoriali o indicazioni del sito, ma all’osservazione di una serie di fenomeni testuali che da vari anni – a quell’altezza della diffusione di scritture di ricerca in rete – erano presenti sulla scena, e che da allora si sarebbero ulteriormente moltiplicati.

Per semplicità – e forse semplificazione non però del tutto fuori luogo – si era pensato di chiamare alcune di queste opere “scritture installative”.

In poche parole, si trattava (e si tratta) di sequenze, libri, post in rete, ebook, pdf in varie sedi usciti, dai connotati difficilmente inquadrabili in un’idea di letteratura leggibile linearmente, e tantomeno interamente (ossia dalla prima all’ultima riga); forse neanche leggibile tout court… Si tratta cioè di opere la cui principale caratteristica è l’eccesso, forse il gigantismo, e sicuramente l’impossibilità di scansione ordinaria, sequenziale. Pagine, quindi, all’incrocio fra textus ampio e oggetto visivo, o – come recita il titolo di un saggio di Liz Kotz che riprende un’espressione (1967) di Robert Smithson – costituite da “words to be looked at”, ossia da parole fatte per essere guardate – non lette. (Charles Bernstein, autore nel 1976 di una vera e propria cortina testuale intitolata Veil, parla chiaramente, tuttavia, per quella sua opera, di processi di sovrascritture, non di stampe sovrapposte; insiste quindi sull’idea di oggetto testuale, non puramente grafico: https://jacket2.org/commentary/my-veils. Un esempio del tutto diverso e altrettanto ‘estremo’ può essere quello di Coazione a contare, di Gian Pio Torricelli, 1968).

Se negli anni successivi avrebbe acquisito sempre più spazio un ambito specifico noto come “scrittura concettuale” (cfr. i post dedicati a K.Goldsmith, qui e qui), che sembra ad oggi la corrente più fortunata nell’esibire tali caratteristiche, va pur detto che – soprattutto nell’arco di tempo tra anni Novanta e primo decennio del XXI secolo – numerosi erano gli autori che, in riviste digitali e ovunque in rete, specie in area anglofona, sperimentavano fabbricando più o meno estese installazioni verbali, talvolta vere e proprie steli alfabetiche. Un elenco anche veloce dovrebbe forse menzionare soprattutto Peter Ganick, Jim Leftwich, Jukka-Pekka Kervinen.

La pratica dell’installazione, nel loro caso, spazia da materiali basati sulla indefinita moltiplicazione di apposizioni e aggettivi propria dell’inglese (Kervinen, Next Door; Kervinen, con Matina Stamatakis, harmonious hogwash), a tessiture intenzionalmente guaste, corrotte, di parole (Leftwich, Death Text #7; Kervinen, also hea), a una mescolanza delle due modalità (Kervinen e Leftwich, Circulations One), a flussi verbali intrecciati a materiali prettamente legati al campo informatico (Kervinen, root testing gotten; Leftwich e Kervinen, [ mnl is f930: ]), a opere quasi puramente grafiche (Ganick, existence eleven; Kervinen, oceanic x-ray), o testuali e grafiche (Ganick, existence part seven), o alfabetiche ma totalmente illeggibili (Leftwich, Logi I; Ganick, existence fifteen), o pienamente ‘scrambled’, disarticolate, nei propri nessi sintattici e grammaticali (Leftwich, ] you gospel Mark).

Non a caso gli stessi autori, oltre ad aver accumulato negli anni un numero impressionante di collaborazioni, sono stati legati da vari progetti comuni. Ad esempio l’archivio http://vuggbooks.randomflux.info/, o le edizioni White Sky Ebooks (da una precedente iniziativa dedicata a diffondere le opere di Ganick), o Blue Lion Books, che pubblicava libri (non necessariamente installativi) di dimensioni ampie o amplissime, di ad autori come Eileen Tabios, Richard Kostelanetz, John M. Bennett, Catherine Daly, Scott MacLeod e vari altri. Ancora più ambiziose le dimensioni delle opere edite da Extensive Immanence (a cura di Peter Ganick), che superano ciascuna le 1200 pagine, muovendosi così con decisione sul fronte integralmente, esclusivamente installativo/artistico – si direbbe – dell’operazione testuale. Esempi del tutto espliciti possono essere no puncture, di Kervinen; e quantum rilke deconstruction, di Alan Sondheim, opera costituita da pagine e pagine di “righe di codice Linux di video”.

In anni più recenti, precisamente dal 2010, e in più o meno obliquo o frontale dialogo con le pratiche concettuali, ensemble di autori come Troll Thread o Gauss PDF (entrambi significativamente su piattaforma tumblr) propongono non solo scritture, ma anche video, mp3, immagini, folder interi di materiali. Sul piano testuale, in Troll Thread troviamo sequenze come Spam Bibliography, di Angela Genusa (download qui); o Black Friday, di Holly Melgard (qui, pdf di oltre settecento pagine nere); o l’ancor più ‘estremo’ Ex tempore, di Lawrence Giffin (qui). Per Gauss PDF pensiamo di nuovo ad Angela Genusa (Tender buttons, download qui), a Cecilia Corrigan (Luck, qui), o Harold Abramowitz (Writing dvic, qui).

Link ulteriori

Peter Ganick:
http://epc.buffalo.edu/authors/DUPS/ganick

http://authors-text.blogspot.com

Anny Ballardini su Peter Ganick:
http://wiz.cath.vt.edu/pipermail/new-poetry/2012-October/074357.html

Jim Leftwich:
http://jimleftwichtextimagepoem.blogspot.com/
https://app.box.com/s/l76xlrg78e5s8evbi4c4

Jukka-Pekka Kervinen:
http://jukkapekkakervinen.blogspot.com
http://rhizome.org/profiles/jkervinen/

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Per Troll Thread
Intervista di Tan Lin all’ensemble:
http://www.poetryfoundation.org/harriet/2014/05/troll-thread-interview/

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Per Gauss PDF
Intervista di Tan Lin a J. Gordon Faylor:

http://www.poetryfoundation.org/harriet/2014/05/gauss-pdf-interview-with-j-gordon-faylor/

Kristen Gallagher in dialogo con lo stesso Faylor e Chris Alexander:
http://jacket2.org/commentary/gauss-interview

colori e immagini della scienza: dal 22 marzo @ palazzo delle esposizioni (roma)

https://www.palazzoesposizioni.it/mostra/colori-e-immagini-della-scienza-l-arte-della-ricerca-scientifica

L’allestimento a Palazzo delle Esposizioni della mostra “Colori e Immagini della Scienza” è il capitolo conclusivo di una delle tredici tappe del progetto europeo INFN/CERN Art&Science Across Italy, un percorso tra arte e scienza che nel biennio 2020/2022 ha coinvolto oltre 5000 studenti da tutta Italia. L’allestimento presenta oltre 70 creazioni artistiche ispirate a temi scientifici, realizzate da più di 200 studenti di 21 scuole superiori di secondo grado di Roma e provincia (con la partecipazione di una scuola di Pescara e una di Ancona), e affiancate a opere di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Nel suo complesso, la tappa romana di Art&Science Across Italy ha coinvolto complessivamente più di 1000 studenti che hanno lavorato con il supporto e la supervisione di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e di Sapienza Università di Roma, per la parte scientifica, e di artisti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, per la parte artistica.

ArtScience Across Italy è un progetto europeo per la diffusione della cultura scientifica curato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dal CERN, con l’obiettivo di promuovere la cultura scientifica tra gli studenti del quarto e quinto anno dei licei scientifico, artistico e classico, coniugando i linguaggi dell’arte e della scienza.

Alla sua terza edizione, Art&Science Across coinvolge per il biennio 2020/22 tredici città italiane (Bari, Cagliari, Frascati, Genova, Lecce, Napoli, Milano, Padova, Pisa, Potenza, Roma, Torino e Venezia), per un totale di oltre 100 scuole e un totale di 5.650 studenti impegnati in attività di formazione e produzione di opere artistiche, nel contesto di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.

Per ognuna delle tredici città, il percorso è articolato in quattro fasi – formativa, ideativa, creativa, competitiva – seguite da una mostra locale e da una selezione nazionale che avrà come teatro la mostra conclusiva “Colori e Immagini della Scienza. Nell’arte della ricerca scientifica” nel maggio 2022, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. I vincitori della competizione nazionale, selezionati da un comitato internazionale di esperti, prenderanno parte a un master sul rapporto tra arte e scienza, al CERN di Ginevra o in uno dei laboratori nazionali dell’INFN.

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