Archivi tag: retrospettiva

città del messico: “la muerte no existe”, retrospettiva di ben vautier

Sandro Ricaldone

MOSTRA RETROSPETTIVA BEN 

La morte non esiste

MUAC, Città del Messico (Messico)
Dal 1 ottobre 2022 al 2 aprile 2023

Grazie a Ferran Barenblit (ex direttore del MACBA, Barcellona) il MUAC (Museo Universitario Arte Contemporaneo), sostenuto dalla Galerie Eva Vautier, organizza una mostra retrospettiva di Ben Vautier, La muerte no existe.

Estesa su oltre 1.500 mq, questa retrospettiva accoglie l’opera dell’artista in tre stanze: storica, contemporanea ed etnica. La mostra segue e descrive il viaggio di Ben e la sua riflessione artistica.

Per saperne di più: https://eva-vautier.com/hors-les-murs-la-muerte-no-existe/

MUAC Museo Universitario Arte Contemporáneo

AXA

RASSINI

IFAL – Institut français d’Amérique latine

Embajada de Francia en México

Comité Professionnel des Galeries d’Art

Botoxs

tarkos poète: du samedi 19 février 2022 à marseille

Tarkos, 1 quai 13002, Pascal Doury (ed.), L’Encyclopédie des images, 09/1996, 14,5 x 21 cm, offset, 16 pages. Épreuve originale, collage et encre sur papier A4. Collection Thierry Aué © DR

Du samedi 19 février 2022 au dimanche 15 mai 2022
Vernissage vendredi 18 février 2022
de 17h00 à 19h00 au Cipm – Centre de la Vieille Charité (Marseille)
de 19h00 à 22h00 au Frac – plateau expérimental
Lecture d’extraits de Le Kilo et autres inédits (P.O.L, 2022) samedi 19 février au Cipm

Exposition proposée et conçue par le Cipm,
en coproduction avec le Frac Provence-Alpes-Côte d’Azur,

Tarkos poète est réalisée
en partenariat avec l’Imec (Institut Mémoires de l’édition contemporaine),
avec le concours de Valérie Tarkos,
en collaboration avec les éditions P.O.L.
et avec la participation du [mac] musée d’art contemporain
et du Service des Bibliothèques de Marseille.
Commissaires : David Christoffel et Alexandre Mare.

http://cipmarseille.fr/evenement_fiche.php?id=1448

Fruit des dernières recherches effectuées dans les archives Christophe Tarkos de l’Imec ainsi que dans les collections du Frac Provence-Alpes-Côte d’Azur, au Cipm et chez les prêteurs privés, Tarkos poète est la première exposition monographique d’ambition rétrospective consacrée à la poésie de Christophe Tarkos (1963-2004). C’est une exposition logique, conçue sur le modèle de l’œuvre. Elle se déploie au Cipm et au Frac – plateau expérimental selon 12 agrégats de chantiers et de formes à travers lesquels on retrouve ronds, carrés, listes et circuits, questions de poids et de parentés, d’argent et de valeur, de contenants et de mesures. Elle réunit des publications, livres et revues devenus très rares et des documents originaux de toute nature tels que des carnets et des cahiers manuscrits, des pages A4, des vidéos et des audios de performances, parlées, improvisées, avec ou sans musique, des photocopies, des grands et des petits dessins. Bref, elle assemble un ensemble où tous les aspects de la pratique du poète sont observables ; elle entend montrer la parfaite cohérence de son œuvre, évidente et étonnante, novatrice et absolument originale.

“alfonso leoni, genio ribelle” al mic faenza, 1 ottobre 2020 – 19 gennaio 2021

Alfonso Leoni (1971)

Alfonso Leoni, il genio ribelle
Il MIC di Faenza dal 1 ottobre al 19 gennaio dedica una mostra a una meteora dell’arte, indiscusso talento e innovatore, per celebrare i 40 anni della sua scomparsa

Un assoluto protagonista dell’arte contemporanea, un genio talentuosissimo e ribelle, purtroppo prematuramente scomparso. Ad Alfonso Leoni, nel quarantesimo anno della sua scomparsa, è dedicata la prossima grande mostra del MIC di Faenza. Un lungo lavoro di ricerca, a cura di Claudia Casali, in collaborazione con l’Archivio Leoni, che raccoglie per la prima volta in una antologica tutto il lavoro dell’artista, con l’obbiettivo di analizzare la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura).
Nonostante Alfonso Leoni viva in provincia (studia arte e ceramica all’Istituto d’Arte Ballardini in cui, dal 1961, divenne anche docente di Arti Plastiche) la sua ricerca artistica è costantemente controcorrente, proiettata al nuovo: a scardinare la ceramica da meri aspetti tecnici e funzionali per elevarla a materia scultorea.
Leoni è figlio del proprio tempo. Un periodo quello di fine anni ’60 e ’70 di lotte e contestazioni che in arte si traduce in neoavanguardia: pop art, nuovo realismo, happening, performance e minimalismo. Si aggiorna sull’arte contemporanea e guarda a Fontana, a Leoncillo e allo stesso tempo all’arte giapponese. Capisce che gestualità, azione e imperfezione (la wabi-sabi, bellezza dell’imperfetto della filosofia buddhista) sono temi quasi intrinsechi al suo mezzo prediletto: l’argilla.
Il critico Enrico Crispolti lo prese sotto la propria ala e scrisse: “Interessava a Leoni il gesto più che il prodotto”. Ricordiamo le azioni di protesta e le performance presentati alle due edizioni del 1974 e 1976 del Premio Faenza, dove nella prima espone le proprie opere coperte da un lenzuolo come gesto critico contro la competenza della giuria e, nella seconda, distribuisce ai visitatori argilla cruda mentre lui distrugge con un martello sue vecchie opere, per poi impastarle in una grande sfera. E, infine, le “macchine celibi” del 1972-73, una serie di carrarmati eseguiti a colaggio che erano un chiaro segno di contestazione contro la guerra.
La sua produzione esplora le possibilità di altri materiali come la carta, la pittura e il metallo anche applicate al design arrivando, a volte, a soluzioni precorritrici dei tempi. Ricordiamo il Premio Faenza del 1976. Le “Vetrine archeologiche” una sorta di ready made che confonde la diacronia della storia in un’operazione che, in piccolo, ricorda quella realizzata da Damien Hirst nel 2017 con la mostra Treasures from the Wreck of the Unbelievable di Venezia o la pratica, oggi molto comune, di riutilizzare materiale di scarto come gli sfridi di lamiera per realizzare sculture o riciclare fogli di carta e cancellare pagine di patinate riviste di moda.
E poi il design applicato all’industria. Avvia la collaborazione prima con le Maioliche Faentine, poi con le tedesche Villeroy & Boch e Rosenthal, che riconobbero immediatamente il suo talento, fornendo atelier e assistenti per realizzare le sue innovative idee.
Nella sua pur breve carriera Leoni ha lasciato un’impronta e una eredità fondamentali per tutto il mondo della ceramica faentino e non solo. “Leoni è stato in grado di porre al centro della riflessione la ceramica, come provocazione, come canto fuori dal coro, metafora di cambiamento intellettuale innanzitutto. – spiega la curatrice Claudia Casali – Egli è ripartito dalla ceramica riconsiderandola dal punto di vista concettuale quale materiale dell’arte contemporanea. Aveva compreso che la ceramica era materia tanto antica quanto attuale”.
Per l’occasione verrà pubblicata da Silvana editoriale un’ampia monografia di 380 pagine, con oltre 400 immagini, a ripercorrere un’intensa, breve, carriera artistica.

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retrospettiva balestrini: presso il centro di poesia e scritture contemporanee (upter, roma, 25 settembre 2019)

Centro di Poesia e Scritture Contemporanee
(Upter, Roma, via Quattro novembre 157)

Video della retrospettiva su Nanni Balestrini tenuta a Palazzo Englefield il 25 settembre. Con noi a ricordare il poeta e l’uomo sotto la cui insegna è nato il nostro Centro, nell’ordine, Lidia Riviello, Tommaso Ottonieri, Vincenzo Ostuni, Maria Teresa Carbone, Guido Mazzoni, Sara Ventroni, Michele Zaffarano, Marco Giovenale, Massimiliano Manganelli, Franca Rovigatti, Andrea Cortellessa, video finale di Andrea Inglese.
Ringraziamo il Teatroinscatola per le riprese.

Upter – Università Popolare di Roma

Programma della terza edizione del corso “Verso dove? Orientarsi nella poesia”: https://www.upter.it/wp-content/uploads/Verso-dove-III_comp3.pdf

 

oggi, retrospettiva balestrini: all’upter, ore 17, piano III, centro di poesia e scritture contemporanee

facebook.com/events/2793501607347162

Il Centro di Poesia e Scritture Contemporanee dell’Upter – Università Popolare di Roma dedica una giornata commemorativa a Nanni Balestrini, grande poeta intellettuale e attivista del Novecento scomparso lo scorso maggio.

OGGI
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019, ORE 17

Roma, Palazzo Englefield
via Quattro Novembre 157, piano III

Ingresso libero

Presenta Valerio Massaroni
Introduce Marco Giovenale

Leggono
Maria Grazia Calandrone, Maria Teresa Carbone, Andrea Cortellessa, Massimiliano Manganelli, Guido Mazzoni, Vincenzo Ostuni, Tommaso Ottonieri, Lidia Riviello, Franca Rovigatti, Sara Ventroni, Michele Zaffarano

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Upter – Università Popolare di Roma

GAMMM