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tarkos poète: du samedi 19 février 2022 à marseille

Tarkos, 1 quai 13002, Pascal Doury (ed.), L’Encyclopédie des images, 09/1996, 14,5 x 21 cm, offset, 16 pages. Épreuve originale, collage et encre sur papier A4. Collection Thierry Aué © DR

Du samedi 19 février 2022 au dimanche 15 mai 2022
Vernissage vendredi 18 février 2022
de 17h00 à 19h00 au Cipm – Centre de la Vieille Charité (Marseille)
de 19h00 à 22h00 au Frac – plateau expérimental
Lecture d’extraits de Le Kilo et autres inédits (P.O.L, 2022) samedi 19 février au Cipm

Exposition proposée et conçue par le Cipm,
en coproduction avec le Frac Provence-Alpes-Côte d’Azur,

Tarkos poète est réalisée
en partenariat avec l’Imec (Institut Mémoires de l’édition contemporaine),
avec le concours de Valérie Tarkos,
en collaboration avec les éditions P.O.L.
et avec la participation du [mac] musée d’art contemporain
et du Service des Bibliothèques de Marseille.
Commissaires : David Christoffel et Alexandre Mare.

http://cipmarseille.fr/evenement_fiche.php?id=1448

Fruit des dernières recherches effectuées dans les archives Christophe Tarkos de l’Imec ainsi que dans les collections du Frac Provence-Alpes-Côte d’Azur, au Cipm et chez les prêteurs privés, Tarkos poète est la première exposition monographique d’ambition rétrospective consacrée à la poésie de Christophe Tarkos (1963-2004). C’est une exposition logique, conçue sur le modèle de l’œuvre. Elle se déploie au Cipm et au Frac – plateau expérimental selon 12 agrégats de chantiers et de formes à travers lesquels on retrouve ronds, carrés, listes et circuits, questions de poids et de parentés, d’argent et de valeur, de contenants et de mesures. Elle réunit des publications, livres et revues devenus très rares et des documents originaux de toute nature tels que des carnets et des cahiers manuscrits, des pages A4, des vidéos et des audios de performances, parlées, improvisées, avec ou sans musique, des photocopies, des grands et des petits dessins. Bref, elle assemble un ensemble où tous les aspects de la pratique du poète sont observables ; elle entend montrer la parfaite cohérence de son œuvre, évidente et étonnante, novatrice et absolument originale.

dal 9 ottobre: emilio villa @ biblioteca mozzi borgetti (macerata)

da: facebook.com/events/633718330951908

charta tunc cantat, nec indormir illa,
crepitat charta
E.Villa

Presentare a Macerata una mostra su Emilio Villa e colmare le antiche teche della Biblioteca “Mozzi Borgetti” di curiosi oggetti poetici, libri d’artista unici e perlopiù introvabili, e rare carte manoscritte, sparse e disperse nella caosmologia villiana, significa riscoprire e, almeno in parte, ‘restituire’ una delle più prolifiche e singolari esperienze che questa città abbia mai ospitato in fatto di ricerca poetica e sperimentazione artistica. Quando, nel bel mezzo degli anni Sessanta, Villa entra in relazione con diversi artisti marchigiani, tra cui i maceratesi Silvio Craia e Giorgio Cegna, si trova subito coinvolto nella coraggiosa quanto prestigiosa attività dell’editrice “Foglio OG” di Macerata (futura “Nuova Foglio” di Pollenza), ideandone e dirigendone le più irregolari imprese editoriali fino all’inizio degli anni Settanta.

Da questa straordinaria stagione provengono i libri sulle celebri “Idrologie” (sfere testuali di plastica trasparente contenenti acqua e firmati Villa, Craia, Cegna); i titoli perduti della fantomatica collana “Lapsus”, diretta dallo stesso Villa (che riunisce autori quali Claudio Parmiggiani, Corrado Costa, Giulio Turcato ecc.); l’inudibile disco in cartone intitolato “DISCOrso”, realizzato anch’esso insieme a Craia e Cegna; il fuori-formato “Green”, opera-libro polimaterica, tesa alla ricerca di una estrema concrezione testuale su materiali poveri; o ancora il cibernetico “Brunt H Options 17 eschatological madrigals captured by a sweetromantic cybernetogamig vampire, by villadrome”, realizzato in pochi esemplari unici con varianti e interventi a mano su copertina e testo. Queste opere, insieme a molte altre pubblicate in Italia e all’estero dagli anni Sessanta ad oggi, a manifesti in copia unica e a ‘crepitanti’ fogli manoscritti, saranno esposte come tracce da seguire – come sonde – per immergersi nella straripante ricerca di Emilio Villa (1914-2003), poeta, scrittore, promotore d’arte, traduttore e biblista, universalmente riconosciuto come uno dei massimi rappresentanti della cultura europea del secondo Novecento. Geniale e polimorfo interprete di una «avanguardia permanente», per tutta una vita non smise mai di interrogarsi – di interrogare gli abissi del segno e della forma – attraversando, da «clandestino», le vertigini e i labirinti della parola poetica e dell’arte, nel tentativo – ininterrotto – di rigenerarle, di ‘riformularle’ ad «immaginazione di un dopo, di un più in là del mondo».

La mostra, a cura dell’A.P.S. “Nie Wiem” di Ancona e della libreria Catap di Macerata, è stata realizzata con il sostegno e la collaborazione della Regione Marche.

curatore:
Andrea Balietti (libreria Catap)
organizzatori: Fabio Orecchini (casa editrice Argolibri) e Virgilio Gobbi (libreria Catap)
comunicazione / progetto grafico: Francesca Torelli
ufficio stampa: Valerio Cuccaroni (casa editrice Argolibri)
catalogo: “Crepita la carta. Libri e vertigini di Emilio Villa” a cura di Andrea Balietti e Giorgiomaria Cornelio, ideato da Lucamatteo Rossi

PROGRAMMA

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trasposizione grafica durante l’ascolto della ‘prima’ di prometeo, di luigi nono / giustina prestento. 1984

 

Giustina Prestento, Trasposizione grafica durante l’ascolto della ‘prima’ di PROMETEO di Luigi Nono, Venezia, 25 settembre 1984, cm 30 x 21 (Collezione Gianni e Giuseppe Garrera)

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