Archivio mensile:Settembre 2012

watt film: letture di sabato (22 settembre)

cambiamento di programma, rispetto a quanto scritto sul sito di
Watt Film, http://www.lacameraverde.org/watt-film/index.php

le letture del 21 settembre sono spostate al 22:

a Tropea, sabato 22 settembre 2012
ore 17:30 presentazione/lettura dei libri

Detour
di
Elisa Davoglio

*

Quattro Fasi
di
Giulio Marzaioli

*

Curvature, di Marco Giovenale e Francesca Vitale
e Altre ombre, di Marco Giovenale

(ed. La Camera Verde)

§

Watt Film Tropea

13 settembre 2012 – 28 settembre 2012

A cura di
Marco Perri
Giovanni Andrea Semerano

luoghi degli eventi:

Palazzo Collareto Galli

scuola media statale “Don Mottola”

Biblioteca Comunale “A. Lorenzo”

Largo Sedile Africano

Anfiteatro del Porto

Lido Tropical

via Marina del Convento

Chiesa della Michelizia

punto critico: primi articoli di settembre

la scomparsa di Roberto Roversi

nessuna polemica, ma un bit di suggerimento a (tutti i) giornalisti e blogger: si può anche NON scrivere poeta “bolognese”, o fare (in testa a tutto) i consueti riferimenti a Dalla.

è vero: se c’è stato un poeta legato con passione a Bologna e al suo territorio questo è stato Roversi. e se c’è stata una bella e valida collaborazione fra un poeta e un cantautore è stata quella con Dalla. siamo d’accordo.

è però forse importante ricordare che

(1) un autore – se è grande e RR lo è – non è aggettivabile / localizzabile, e che
(2) RR ha scritto molto, molti testi, molto altro.

[che so, sarebbe bello vedere giornalisti e blogger scrivere “è scomparso il poeta delle Descrizioni in atto” (è un esempio: se ne potrebbero fare molti). sarebbe bello che parlassero delle ristampe che Pendragon ha fatto di molti libri di RR, per esempio. ecco]

_

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check out

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filmabilità

      
La cosa più importante per gli asserragliati è raggiungere le loro costanti antropologiche (il bar, le automobili): ci sono i miei figli qui fuori che mi aspettano.
Essere una ballerina di talento, l’amministratore in fuga, la stagnina del motel gay, il prete fissato con le lucertole: questa è la roncola che uso.
Aspettare fino all’ultimo prima di far saltare col gas la baracca di legno al margine del bosco: ci nascondiamo nei barili d’acciaio della birra.
All’avvicinarsi, mancare il bersaglio, soccombere alle rane, dato che gli elicotteri sono tenuti alla larga dalla tempesta e la lavatrice che faceva andare la dinamo della radio per la lampadina ha finito il ciclo: oh shit, the sheriff’s gone.
    

[replay] _ corrado costa @ logosfere

Zonahttp://www.editricezona.it/thecompletefilms.htm

scheda pdfhttp://www.editricezona.it/pdf%20per%20la%20rete/LOGOSFERE.pdf

QuintaDiCopertinahttp://www.quintadicopertina.com/index.php?keyword=complete+films&Search=Cerca&Itemid=1&option=com_virtuemart&page=shop.browse&vmcchk=1&Itemid=56

cfr. anche: http://www.fattitaliani.it/index.php?mact=News%2Ccntnt01%2Cdetail%2C0&cntnt01articleid=7303&cntnt01returnid=102

da non dimenticare: CORRADO COSTA alla Biblioteca Panizzi:

http://slowforward.wordpress.com/2012/07/07/promemoria-il-titolo-lo-mettiamo-dopo-_-i-libri-dartista-di-corrado-costa-_-dal-7-luglio-a-reggio-emilia/

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[ … e su gammm: Vita di Lenin ]

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problem solving

problemi con i testi scritti? ripetizioni qui:

http://slowforward.wordpress.com/2011/01/04/chi-ha-problemi-con-i-testi-installativi/
->http://slowforward.wordpress.com/2011/01/04/extensive-immanence/

http://slowforward.wordpress.com/2011/01/06/chi-ha-problemi-con-le-immagini-di-prosa-in-prosa/

http://eexxiitt.blogspot.it/2012/09/spiegazione-della-scrittura-di-ricerca.html

e, per chi volesse performare, qui:
http://archive.org/details/quantum-rilke-deconstruction

 

[altra terza replica] _ “wall, 2010”

aprile :
intervista sull'”Ulisse”, da cui è tratto questo segmento:

Sono particolarmente interessato ai caratteri installativi dei testi verbali, che sarei tentato di definire in molti casi postverbali. Macchine elencative interminabili, blocchi verticali di textus che esce proprio quantitativamente dal campo della tessitura, del rinvio sonoro, lineare, performabile, per entrare semmai in quello della scultura, del volume-massa, dell’oggettualità piena, fissa. (Words to be looked at, recita significativamente il titolo del saggio di Liz Kotz dedicato non a caso a «Language in 1960s Art», MIT Press, 2007).

Se penso a Il dramma della vita, di Valère Novarina (la cui conclusione esce in italiano su Nazione indiana, tradotta da Andrea Raos), o ai monoliti che punteggiano le uscite di http://hotelstendhal.blogsome.com, o ai flowchart ritoccati di Brunt, di Emilio Villa, o ancora alle opere in rete di Jim Leftwich, Jukka-Pekka Kervinen, Peter Ganick, non mi torna affatto come eco distante un’idea di scrittura di scena che (si) fa muro: muro-scena, opera verbovisiva in sostanza. (Che perda o meno il suo carattere alfabetico cellulare, costituitivo). È una delle vie di comunicazione verso la visual poetry, anche.

*

giugno :
recentissimo testo di Peter Ganick, nella cui pagina di presentazione su Lulu.com si parla precisamente di “wall of text”:

What is a text? After John Coltrane’s “wall of sound”, we have here a “wall of text”. What does making sense entail? Is it in the words themselves and/or the sequence of words? In “An Archeology of Theory”, Peter Ganick suggests both and neither in true spatial reference. Energy is space is a version here-to-be-read.

cfr.
http://slowforward.wordpress.com/2010/06/28/wall-of-text-stele-di-testo/