Archivio mensile:Marzo 2014

[replica] _ (k)notnotes

§

_ 01. take note of things
_ 02. overwrite the notes while writing
_ 03. no “law & order”. no hurry
_ 04. rip and throw out the leaflets if needed
_ 05. do not scan the unripped ones
_ 06. take photos of them
_ 07. edit/encode the low-res digital photos. or not
_ 08. you are free
_ 09. the series of edited/encoded low-res digital photos of unripped leaflets with strange and superimpressed notes about things is not:
___ 09.1. – a series of poems
___ 09.2. – a series of notes
___ 09.3. – a series of leaflets
___ 09.4. – a series of photos
___ 09.5. – a series of things
_ 10. let’s call it a series of “notnotes” – or: [k]notnotes
_ 11. install or disperse them at will
_ 12. post (some of) them or edit a pdf file or forget

§

(first published in 2007, June 3rd:
http://slowforward.wordpress.com/2007/06/03/k-notnotes/)

27 marzo: “i meravigliati”, di ilaria scarpa, in camera verde

Roma, giovedì 27 marzo 2014, dalle ore 18 alle ore 21
presso il Centro culturale La camera verde

inaugurazione della mostra di fotografia
e presentazione della Cartella d’artista

I MERAVIGLIATI

di
Ilaria Scarpa

con un testo di
Attilio Scarpellini

Fotografie realizzate presso gli ospedali psichiatrici giudiziari di
Aversa Montelupo Fiorentino e Castiglione delle Stiviere

Un particolare ringraziamento
all’Associazione Antigone – per i diritti dei carcerati,
a Graziano Graziani,
e a Radio 3 – Rai

§

La mostra si può visitare tutti i giorni,
esclusi i lunedì dalle ore 17 alle ore 21
(la mattina su appuntamento)
dal 27 marzo al 15 aprile 2014

….

Centro Culturale
LA CAMERA VERDE
direttore
Giovanni Andrea Semerano
via Giovanni Miani n.20, 20a, 20 b
00154 Roma
3405263877

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odd december bounce

it may be labelled “seriously”. each line one cop. ice cup. every few lines. one. two haters list maintainers think the problem is they can’t purchase hovercraft insects. 1 parsec away from here, the marginal czar chooses another round rosy cheeked soma. truth without makeup. of a single partnership between computer options. i’m the genetic pop livejournal preface area.

a bare meme of egyptian dubdance. pople know. we all at the chew choir hour would play “bergman task voicecoder” at darmstadt to minority keratinocyte cells.

one dim anatomical transparent cube suspended like a bat in a ball. true terror weapon.

paraphrase your meal.

una comunità unita nella colpa

linee di comunicazione in uscita, il codice serve per i capitoli, li chiamano appartati. prese di corrente, numero di posti di lavoro, dura lex sed indirizzo restituito, modalità interattiva, quando penso che il problema sia entomologico, è realmente importante aiutare le importazioni del momento sbagliato.

ogni risposta è un oggetto, ma non in ogni oggetto si cela la risposta.

il trucco sta nel verbo “celarsi”.

funzioni di ellissi? attenzione, le testine del disco potrebbero bloccarsi su net-urla. il vantaggio di un ritorno giuridico sta negli errori di battitura. pensano di aver capito. è una roulette russa. con i binari. allora sarà un treno. andate a vedere voi, io sto digitando, ho meno tempo. c’è una conchiglia, è giugno, c’è del fumo.

pavel, esegui il dramma. c’è il comitato centrale e il pesce di grotta. albino. un ambiente con delle regioni tiepide. se ti fa felice vuol dire che è giusto.

(s)finito il novecento

In poesia (dato che alla poesia insiste disperatamente ad abbarbicarsi) il mainstream pare non avere più carburante. (Qualcuno lo aiuti). È finita un’epoca, è finito un rimario, un giacimento, una vena. Un secolo, è finito.

Il mainstream non lo sa, o se lo sa (da buon malato) se lo nasconde. Vuole “vivere”. (Come tutti gli agonizzanti, del resto).

Il mainstream in questo decennio recente poteva o attingere dal sottobosco kitsch-alato che da venti anzi trent’anni lo scimmiottava e corteggiava, o aprirsi alle nuove scritture e ammettere che proprio tecnicamente tutta la baracca modernista e neomodernista non aveva e non ha risorse al suo interno per continuare (meglio: per fingere lo spettacolo di una qualche continuità dotata di senso). E bon. Ha scelto la prima via: aprirsi al sottobosco. Far salire il sottobosco in ascensore. Elevarlo. Ciò che ne consegue è la pletora di uscite in collane anche prestigiose o ex prestigiose o semplicemente volenterose.

Il mainstream ha preferito danneggiare la letteratura che se stesso. Ha preferito la crisi di tutti alla crisi del proprio modello. In perfetta sintonia con la prassi politica del nostro paese (e non solo del nostro), prima dell’unità, dopo l’unità, con il fascismo, con la repubblica (prima e seconda). Nessuna contraddizione.

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